Capitolo 23

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Cerco di correre il più veloce possibile per riuscire a raggiungere l'aula di italiano, questa mattina la sveglia non ha suonato, in verità l'ho lanciata non so dove e mi sono rimessa dormire per poi svegliarmi di colpo 15 minuti dopo.
Lucas era già andato da un pezzo e ovviamente non ha nemmeno avuto l'idea di svegliarmi.
Entro di corsa in classe, pregando che non mi veda nessuno, ma le mie preghiere non vengono ascolterò, accidenti!
"Signorina Howen, lei è in ritardo"
Esordisce la professoressa appena varco la soglia, e non mi spiego come cavolo ha fatto a vedermi visto che è di spalle e sta scrivendo.
"Lo so mi dispiace professoressa Thomson"
Mi liquida con un occhiata e mi dirigo verso il baco in fondo, e mi accorgo che l'unico posto libero è di fianco a Lucas.
Aspetta cosa ci fa Lucas in quest'aula?
Io e lui non abbiamo italiano insieme.
"Che ci fai qui?"
Gli chiedo in un sussurro mentre mi siedo.
"Lezzione non credi"
Mi risponde rivolgendomi un sorriso più che acido.
Dopo la sua sfuriata di gelosia psicopatica non ci siamo rivolti più la parola e sono passati esattamente due giorni, e a mensa passavamo il tempo a insultarci.
"Sul serio? Per un attimo avevo pensato che ti mancassi e avevi incominciato questo corso per stare con me"
Gli faccio il suo stesso sorriso e mi metto ad ascoltare la professoressa, senza alcun interesse, e pensare che a me la letteratura piace.
Ora che ci penso stare in compagnia di Lucas negli ultimi mesi mi ha cambiata ad esempio prima non avrei mai risposto cosi e sarei stata imbarazzata, anche se a volte lo sono ancora, ma sono fiera del mio cambiamento.
Dopo vari minuti la voce di Lucas mi interrompe dal mio momento "appunti" facendomi dimenticare cosa stavo scrivendo con un "ti piacerebbe vero pasticcino?"con voce sexy, facendomi diventare paonazza, come può una domanda cosi banale a farmi questo strano effetto.
"So che sei arrossita non ti devi nascondere da me"
Gli vorrei tanto mandare via a schiaffi quel suo sorrisetto di superiorità che ha stampato in viso, ma per fortuna la campanella mi salva e corro praticamente fuori dalla classe.
Prima mi allontano meglio è.
Ora che ci penso ho una fame terribile mi dirigo verso la mensa dove vedo già seduti, Mark, Joe, e Beth che sta discutendo apertamente con gli altri due, appena mi siedo mi rivolgono un saluto distratto e ricominciano a discutere, e da quel che ho capito sta avendo ragione Beth, non che sia un novità, quindi ridacchio appena li zittisce con un grissino.
Da quando quel giorno il trio meraviglia si è seduto con noi questo in tavolo, ci siamo ritrovati tutti i giorni sempre qui.
Dopo qualche minuto intravedo Lucas che viene verso di noi con uno strana espressione stampata in faccia.
Sembra che si infastidito.
"Ragazzi, domani sera, ore 22:10, Melissa ci ha invitati a casa sua per un festa voi andate?"
Chiede rivolto a Joe e Mark.
"Noi ci andiamo solo se anche le ragazze vengono con noi"
Esclama Mark mentre Joe concorda.
Io ad una festa? Me ne è già bastata una, per lo più se è organizzata da quella befana da quattro soldi e in più a casa sua?Puff piuttosto mi devono ammazzare.
"Io ci sono ovvio"
Esclama Beth, mentre addenta il suo grissino. Strano.
"Io non ci penso neanche"
Ribatto, ovvia.
"Ohhh ma daii JJ non puoi abbandonarmi con sti 3 rincoglioniti"
Mi supplica Beth facendo gli occhioni dolci e il labbruccio.
Questo è giocare sporco!
Ma poi JJ da dove gli è uscito? Devo ricordarmi di chiedergli spiegazioni.
"Faro finta di non sentirmi offeso" ribatte Joe mentre lancia un occhiataccia a Beth "ma senza di te come facciamo" e anche lui fa gli occhioni dolci.
"Eh esatto JJ"
Concorda Mark.
"Tanto sappiamo che non viene"
Ribatte Lucas, e io gli lancio un occhiata di fuoco.
"Voi sapete come giocare sporco quindi vengo"
Gli punto il dito contro, sottolineando l'ultima parola lanciando un'occhiataccia a Lucas.
E in quel momento incominciano i balli della vittoria tra loro.
Mark sembra che stia imitando un piccione.
Joe balla in stile Michael Jackson.
Beth balla in stile anni 80.
E Lucas sta piangendo dal ridere
E io scoppio in una fragorosa risata, piegandomi in due, in tutto questo abbiamo tutta l'attenzione della mensa su di noi.

Mi sto dirigendo verso la fermata dell'autobus, quando sento chiamare il mio nome, mi giro e vedo che Cris sta correndo verso di me.
"Ehi"
Mi saluta affannato, rivolgendomi un lieve sorriso, ma comunque mozzafiato.
"Ehi"
Ricambiato un sorriso.
"Come stai?"
"Bene bene te?"
"Tutto bene grazie" risponde con un sorriso dolce.
"Che ci fai qui?"
Spero non abbia interpretato questa domanda in modo cattivo.
"Oh beh ho visto un bella ragazza che camminava da sola verso la fermata dell'autobus e ho deciso di salutarla"
Risponde ridacchiando.
"Ho ma davvero? Che strano io non lo vista"
Mi guardo in torno, facendo la finta tonta.
Lui mi guarda e ridacchia.
"Dai vieni ti do un passaggio"
Esclama ancora divertito.
Beh preferisco che mi accompagni a casa lui che uno schifoso autobus.
Quindi accetto volentieri.
Per tutto il viaggio chiacchieriamo e scherziamo, quando arrivo davanti a casa mia, mi viene pure ad aprire la portiera, e io ridacchio per il suo comportamento, e mi avvisa che mi scriverà per uscire ancora insieme, per finire di parlare visto che l'ultima volta siamo stati interrotti da un certo Lucas.

•innamorata del nemico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora