Capitolo 22

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"Tu hai un appuntamento con chi?!"
Urla Beth, facendo girare alcune persone che sono sedute poco distanti da noi, siamo nel nostro solito tavolo della mensa e ho appena detto a Beth che mi devo vedere con Cristian, e lei è impazzita.
"Shhhhh cosa urli, e poi ti ho già detto che non è un appuntamento!!"
La riproverò spazzientita.
Lei alza lo sguardo e guarda qualcosa dietro di me.
"Stanno arrivando"
Ma chi?
Mi giro per vedere di chi sta parlando e vedo, Lucas, Joe e Mark venire verso di noi con i vassoi in mano.
"Ehi belle ragazze"
Saluta Joe.
"Cosa ci fate voi qui?"
"Mangiamo"
Ribatte Lucas in tono ovvio.
Eccolo il simpaticone.
"Ma non mi dire"
Dico sarcastica.
"Lucas voleva dire che volevamo farvi compagnia"
Mi risponde Mark, mentre da un pugno sulla spalla di Lucas.
"Ah ma sei coglione"
"No non sono te"
Ribatte Mark, mentre Joe e Beth ridono di gusto, e io non posso non essere divertita.
Io adoro questo ragazzo!
Lucas rivolge un'occhiata di fuoco a tutti e tre e poi mette il broncio mentre si massaggia la spalla dolorante.
"Cosa avete dopo ?"
Chiede Joe, addentando il suo panino al tacchino.
"Io ho finito per oggi"
Rispondo.
"Io ho un ora di biologia"
Sbuffa Beth.
"Voi invece?"
Chiede quest'ultima.
"Io e Lucas abbiamo due ore di storia"
Risponde Mark.
"Ma solo io sono lo sfigato che ha un ora di educazione casalinga"
Ribatte Joe, mentre tutti scoppiano a ridere, pure io non posso trattenermi.
"Educazione casalinga? Ma esiste davvero?"
Chiedo divertita.
"Sinceramente si chiama in un'altro modo ma non me l'ho ricordo mai quindi l'ho chiamata cosi"
Risponde alzando le spalle mentre addenta un'altro pezzo del suo panino.
Beth sta praticamente morendo, e non sto scherzando perché credo gli sia andata di traverso la sua insalata, e vedere Mark che gli sta dicendo di respirare, mi fa ridere ancora di più, poi sposto lo sguardo su Lucas e mi accorgo che il suo sguardo è su di me.
"Tutto bene?"
Gli chiedo, risvegliandolo dal suo stato di trance.
"A meraviglia pasticcino"
Mi rivolge un sorriso sincero che ricambio.
"LUUUUCAS, patatino mio"
Credo che potrei vomitare da un momento all'altro.
Vedo Mark e Joe alzare contemporaneamente gli occhi al celo e vedo Beth fare conati di vomito, mentre nel viso di Lucas si dipinge l'irritazione.
"Melissa cosa vuoi?"
Chiede spazientito, appena arriva poco distante da lui.
"Ma come non sei felice di vedermi?"
Gli chiede facendogli gli occhioni, in modo seducente, anche se non gli riesce benissimo, assomiglia di più ad un'oca strabica.
"Perché c'è qualcuno che è felice di vederti?"
Chiedo, e vedo Beth, Joe, Mark trattenersi a stento dal scoppiare a ridere e anche Lucas e parecchio divertito.
"Come hai detto?"
Chiede scioccata, spalancando gli occhi.
Ma è sorda?
"Tu piccola insolente di una ragazzina, come osi parlarmi cosi eh, non hai ancora capito chi sono?"
Dio come è fastidiosa.
"Melissa vattene"
Ringhia Lucas, e questo comportamento la irrita ancora di più.
"Tu ti pentirai di non avermi più capito"
Tra poco credo che abbia un crollo psicologico.
Detto questo si gira con le sue amiche e se ne va, rischiando di incappare in una sedia e maledicendo il povero ragazzo seduto poco più avanti.
Joe e Mark scoppiano a ridere, mentre Beth esclama.
"A una voce talmente fastidiosa che mi ha fatto venire malditesta nel giro di un secondo"
Poco dopo sentiamo la campanella suonare e ci alziamo tutti e cinque, saluto tutti, do il cinque a Joe e Mark ridendo e Beth mi informa che dopo "L'appuntamento", anche se non lo è, ma lei non se ne vuole fare una ragione, la devo assolutamente chiamare, e Lucas mi fa un cenno con la testa informandomi che sta sera torna a casa tardi.
Vorrei tanto chiedergli dove va e con chi, ma resisto alla tentazione e gli rispondo con un vago "va bene".
Per poi andarmene, devo assolutamente farmi una doccia e prepararmi non voglio fare tardi.

Sono al Floppy Caffè, dove devo incontrare Cristian, non posso negare di essere agitata, perché sinceramente ho paura che sia arrabbiato con me, anche io sarei arrabbiata se qualcuno non mi scrive più, non mi chiede come sto e dove sono finita.
La mia attenzione viene catturata dalla campanella alla porta che segna che qualcuno è appena entrato e appena alzo lo sguardo lo vedo.
È come me lo ricordavo, capelli scuri perfetti, occhi grigi, che come se avessero sentito il mio sguardo si incontrano con miei occhi azzurri, facendogli dipingere un grosso sorriso sul suo volto, caspita mi ero scordata di quanto fosse bello e noto anche non ha più il pearcing al labbro inferiore.
Porta una maglia nera che si mette in contrasto con i suoi occhi grigi, e dei jeans color usato, sta veramente bene.
"Ehi Jess"
Mi saluta avvolgendomi in un caloroso abbraccio, e io ricambio.
"Ehi Cristian come stai?"
Gli chiedo una volta seduti.
"Per favore chiamami Cris, e comunque tutto bene, anche te ti vedo in forma"
E io non so per quale strano motivo ma mi sento arrossire.
"Come va da queste parti? La scuola ecc"
Mi chiede subito dopo, forse per mettermi a mio agio, e gli sono grata.
"Oh qua tutto bene, sono tornata ieri da un campeggio con i miei e Lucas."
"Con Lucas?!"
Chiede curioso dopo aver detto al cameriere di portarci i menù, che ci raggiungerà poco dopo.
Leggo in fretta quello che c'è scritto e mi rivolgo al cameriere che con un sorriso aspetta le nostre ordinazioni.
"Io prendo una porzione di pancake,2 biscotti grandi al cacao e un te al limone freddo"
Gli rivolgo un sorriso e sposto lo sguardo su Cris che mi guarda con aria divertita.
"Che c'è?"
Chiedo.
"Nulla sono solo sorpreso che mangi cosi tanto"
Mi risponde prima di rivolgersi verso il cameriere per dirgli la sua ordinazione, e subito dopo scompare dietro al bancone.
"Quindi...parlami di te adesso"
Gli chiedo.
Passiamo le altre due ore a parlare, mi racconta che dopo un mese di scuola se n'era andato perché suo babbo sarebbe partito per un viaggio di lavoro a Sydney, e lui la seguito per un stage in una scuola di musica poco distante dalla lavoro di suo babbo, mi racconta che si trova benissimo la, ma purtroppo non può tornarci fino a fine anno, quindi ripeterà lo stage a fine anno.
Mi racconta di quanti pezzi ha scritto e quante sgridate a preso dal suo maestro di musica quando, faceva di testa sua, perché riteneva che lui fosse troppo noioso e vecchio, facendomi ridere quando imitava la sua voce grossolana.
Come se nella mia testa ci fosse un interruttore, che fa scattare il mio sguardo alla porta quando sento la campanellina suonare e vedo entrare, Lucas che sta ridendo con Mark.
Ma cosa ci fa qui?
Beh è un bar, perché mai si trova qui seno?!
Come se avesse sentito la mia domanda si gira nella mia direzione e il sorriso gli si spegne in volto quando vede che sono con Cris.
Cazzo.
E quest'ultimo, notando che avevo smesso di ascoltarlo, si gira per vedere quello che stavo guardando e nota Lucas.
"E lui che ci fa qui?"
Mi chiede.
Poco dopo Mark e Lucas sono davanti al nostro tavolo.
Vedo negli occhi di Lucas la rabbia mista all'irritazione.
Mi sento che accadrà il peggio.
"Ei bionda"
Mi saluta Mark.
"Ei bruno"
Lo saluto a mi volta.
"Lucas?"
Lo richiamo, visto che sta trafiggendo con lo sguardo Cris, che anche quest'ultimo non lo guarda nel migliore dei modi.
"Jess puoi uscire un attimo?"
Chiede a detti stretti, senza spostare il suo sguardo da quello di Cris.
"Perché?"
Chiedo sorpresa, e in un attimo fa saettare i suoi occhi su di me.
"Esci!"
Non mi da tempo di rispondere che si dirige verso la porta, quindi sbuffo, chiedo scusa a Cris e mi dirigo di fuori.
"Che cazzo ci fa lui qui? E perché sei con lui?"
Ringhia Lucas appena arrivo.
"Uno non ti dovrebbe interessare, due posso stare con chi voglio e tre non puoi pretendere di darmi ordini"
Sbotto irritata, chi si crede di essere, Mister-Io Ordino-E-Tu-Obbedisci.
"Non se ne era andato? Cos'è e tornato per te, ti ha confidato amore eterno?"
Urla.
"Ma ti senti quando parli? Siamo amici e stavamo parlando punto"
Sbotto urlando a mia volata.
"Certo parlando"
Fa una risata velenosa e porta i suoi occhi carichi di rabbia sui i miei.
"Tu ora torni a casa con me"
Rimango sbalordita dalle sue parole, prima mi urla contro poi pretende di darmi ordini.
"Io non ci vengo a casa con te, e non puoi darmi ordini!"
Mi ha fatto incazzare in meno di un secondo nuovo record.
"Se non vieni a casa con me ora, ti ci porto a peso e sai che posso farlo"
Si è vero, potrebbe tranquillamente caricarmi sulle spalle, quindi gli volto le spalle e raggiungo Cris, con alle spalle Lucas, invento una scusa dicendoglieli che mia mamma ha bisogno di me lo saluto con un abbraccio, sotto gli occhi fiammanti di Lucas, poi mi giro verso Mark ma è già scappato in un tavolo con tre ragazze, quindi lascio stare.
Salgo sulla macchina di Lucas e in un silenzio tombale ce ne andiamo verso casa.
Sono incazzata nera con lui, e so che lo è anche lui perché ha la mandibola tesa e stringe talmente forte il volante che le nocche della mano gli sono diventate bianche.
Arrivati davanti a casa esco dalla sua macchina il più veloce possibile e raggiungo la porta di casa.
Non ho voglio di parlare con nessuno, quindi supero mia mamma che mi chiedo come è andata e gli bofonchio un "a meraviglia" sarcastico.
Lucas mi supera e si dirige verso camera sua, sbattendo violentemente la porta, e anche io mi rifugio nella mia.
Sento degli oggetti cadere segno che sta lanciando via qualunque cosa gli passi sotto mano.
Ma cosa gli prende? Perché reagisce cosi? Cosa gli da fastidio? E geloso? Impossibile.
Scrivo un veloce messaggio a Beth che sono troppo stanca e che gli racconto domani a mensa e spengo il telefono, mi cambio e vado a dormire, questa giornata si è rilevata più stressate di quanto credessi, e poco dopo mi addormento pensando a cosa gli è preso a Lucas prima.

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