Vorrei fuggire da questi versi liberi
che fanno
che vanno, volevo dire,
su e giù,
e non mi lasciano quietare.
Vorrei tornare alla vecchia metrica latina.
Saperla fare!
Mi basterebbe solo una terzina
dantesca
abbandonata in un cantuccio,
qualcosa con cui tenere il ritmo.
Un metro lirico
per misurare pazzia e normalità,
la vita.
E invece abbiamo perso il tempo
e siamo
una battuta avanti
o indietro.
Siamo tutti discordanti appesi nel lucore
di lingue differenti,
di Babeli.
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In principio è l'insonnia [Completa]
PoetryPoesie di una persona inquieta che ha conversato a lungo con la notte. "Notte, fabbricatrice di tentazioni, Pazza, immaginifica, chimerica [...] Abitatrice di menti vuote, ...