Esterno notte

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Eravamo fragili

ma sapevamo d'esserlo

era notte,

si acquattavano i sospiri

ad occupare gli angoli.

Di chi è la notte? Dei sognatori.

Era così banale

bastava essere insonni

per assurgere al girone dei diversi.

In vita mia non sono stata

esente da protagonismo

e ti ho pensato spesso

lungo ogni strada

storta o disadorna al punto

da potersi inventare un orizzonte.

Pensavo ai nostri passi

che mandavamo a memoria per paura

di avere un po' meno eternità

di essere ingannati

piccoli rituali

per i quali impiccarsi.








N.d.A.: Abbiamo ormai superato i due terzi della raccolta: è composta da sessanta poesie perché tanti sono i componimenti in "Ossi di Seppia" di Montale, la prima raccolta che abbia mai contribuito al mio modo di intendere la poesia. Non sto in alcun modo cercando di tracciare paralleli tra me e il Maestro, prendetelo piuttosto come un affettuoso omaggio.

Grazie per essere rimasti con me fino ad ora. La mia gratitudine non può passare attraverso queste righe, ma è reale.

In principio è l'insonnia [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora