Commiato

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Non voglio turbarti di nuovo

col male che covo nei lombi.

Non voglio tu sappia del pianto

che preme il suo calco di ombra

nell'incavo dietro al costato

e neppure dell'aspro vociare

che forgia in acciaio ogni ciglio.

Non ho che da darti un sorriso

di carta e di filo spinato

e svelto tu legalo al polso

che forse a guardarci negli occhi

ci riesce quel trucco ostinato

quel tragico gioco di specchi

In cui, come un bacio a teatro,

Il falso rintocca di vero.

In principio è l'insonnia [Completa]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora