Verezzi

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Mi piace che il ricordo si arrovelli

a dipanar sentieri

e lastricati di conchiglie

e i passi miei

da questi muri belli

si facciano cadenza incontro al mare

e tra le fronde

lo stanco rosseggiare

delle mie membra appena

si intraveda tra le canne.

A te, che non conosco

a te, uomo che muore

chiedo scusa.

In tasca ho ancora

- e la rigiro tra le dita -

una moneta di ferro ormai consunta.

In principio è l'insonnia [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora