Mi sono pugnalata il cuore
con una matita appuntita
per liberarlo dal gonfiore
di quel nome che ha fatto infezione.
Non resta ora che una ferita
asimmetrica e sporca di grafite;
diligente ho inviato campioni
al laboratorio analisi emotive,
che del mio male ho fatto
una scienza esatta come un pendolo.
Ho disegnato con pazienza
sulla mappa i luoghi del dolore.
Mi metterò in cammino a primavera.
Ripasserò ogni passo
mandandone gli spigoli a memoria
finché non mi indovino. Intanto
ricaverò una tana dal silenzio
in cui metterò vino e foglie nere,
e spalmo un po' di inchiostro sulle piaghe
che ancora vedo neve
[alla finestra.
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In principio è l'insonnia [Completa]
ПоезіяPoesie di una persona inquieta che ha conversato a lungo con la notte. "Notte, fabbricatrice di tentazioni, Pazza, immaginifica, chimerica [...] Abitatrice di menti vuote, ...