13-11-2015

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Riecheggiò tra Parigi e la rete,

un venerdì da saltimbanchi tristi,

tra gli assidui del terrore 

tra le fila di parole 

tra il trillo di un'urgenza 

e il preventivo di un dolore 

tra la sveglia che languiva

e la lancetta delle ore 

pugnalata a tradimento dai minuti,

tra la gente 

da cui mi nascondevo 

sotto una coperta a scacchi bianchi e neri,

non lo sparo, già liso dalle voci,

ma la pallottola, 

e dove si piantò.









N.d.A.: E finalmente ritorno. Da parte mia c'è stata pigrizia e il perdurare del mio rapporto conflittuale con internet.

Ho riflettuto a lungo sull'opportunità di inserire questa poesia su Wattpad. Come avrete capito dal contenuto e dal titolo si tratta di un testo legato agli attentati di Parigi del 13 novembre scorso. Scritta senza grazia, è stata buttata giù di getto per lo sconforto. Sconforto derivato non soltanto dall'accaduto, come si potrebbe arguire - il mondo ha un bicchiere robusto e profondo di orrori, e cerco per quel poco che posso di riflettere su tutti senza lasciarmi uccidere dallo sgomento - ma dalla reazione della massa brulicante dei social a questo avvenimento straziante. Prima ancora che nei contenuti, questa reazione mi ha desolato per la forma che ha preso: quella di un vespaio.

Vi lascio in pace, giuro U.U

In principio è l'insonnia [Completa]Where stories live. Discover now