XVIII capitolo

28.2K 1K 83
                                    

La pioggia non accennava a smettere e io incominciavo a sentirmi  a disagio.

Si era formato un silenzio imbarazzante dopo la frase detta da Cole, da cui si potevano leggere  parecchi significati e non molto casti dietro ad esse.

Io guardavo nervosa fuori dalla piccola finestra che dava sul sentiero, mentre il moro era intendo a leggere un vecchio manuale sui fucili da caccia forse dimenticato da mio padre qualche tempo fa.

Lo guardai con la coda dell'occhio e notai che era parecchio assorto nella lettura.

<ti piacciono i fucili?> gli chiesi seguendo con il dito una goccia che cadeva sul vetro.

<un po'> e la conversazione finì lì.

Mi annoiavo e molto probabilmente anche lui visto che poco dopo chiuse il libro.

Decisi di ritornare a sedermi sulla poltrona e farmi una bella dormita , ma prima di arrivare al mobile, caddi come un sacco di patate inciampando in un' asse di legno.

<ma che cavolo?!> urlai , massaggiandomi il ginocchio ammaccato.

<tutto bene?> mi chiese Cole, cercando di non ridere, anche se non ci riuscì granchè.

Poi un rumore strano ci fece zittire all'istante. Come se un qualcosa si fosse aperto cigolando. Ci guardammo in torno e con nostra sorpresa il pavimento vicino al caminetto era come rientrato , lasciando al suo posto delle scale che portavano sotto terra.

<che cos'è> mi chiese il ragazzo, io scossi la testa . Ogni volta che ero andata lì, non avevo mai saputo che ci fosse un passaggio sotterraneo.

<vieni,andiamo a vedere>mi prese la mano, ma subito mi scostai.

<non ci penso neanche, e se ci fosse qualche animale pericoloso? e se ci perdessimo?> scoppiò a ridere e io mi imbronciai.

<dai andiamo fifona> senza aspettare una risposta mi riprese per mano e piano piano scendemmo.

Il passaggio era basso e stretto, dovevamo camminare uno davanti all'altro per poterci passare.

Per mia fortuna la mia bassezza in quel momento mi aiutò, dovevo solo piegare un po' la testa , ma Cole doveva piegare anche la schiena.

Ci facemmo luce con la torcia dei cellulari, era pieno di ragnatele e fili d'erba spuntavano da ogni dove. Strano che quel posto non fosse crollato negli anni, anche se non sapevo chi lo costruì e quando fu costruito.

<davvero non ne sapevi niente?>

<è da quando sono nata che vengo qua, ma non ho mai scoperto questo coso>

Il terreno era umido e pregai tutti gli dei di non cadere perchè per quello avevo già dato.

<sono 10 minuti che stiamo camminando..quando finisce ??> mi lamentai.

Lo sentii ridacchiare <che hai da ridere> chiesi infastidita.

<non lo so..sei solo tu che mi fai ridere> scrollò le spalle.

Non sapevo se prenderlo come un complimento o come un offesa.

Finalmente scorgemmo una luce fioca in fondo al tunnel.

Arrivati , rimanemmo a bocca aperta.  Si trattava di un grotta abbastanza spaziosa e al suo centro c'era un piccolo laghetto dall'acqua limpidissima . Era un posto bellissimo, non c'era più bisogno dei cellulari visto che sul soffitto roccioso entravano dei spiragli di luce, a quanto pare aveva smesso di piovere.

Non avevo mai visto posto più bello, l'acqua era come se luccicasse al riflesso della poca luce.

<guarda> Cole mi indicò una rientranza nella parete destra. Dentro c'erano dei libri rovinati e alcuni fogli strappati.

Il ragazzo prese in mano un piccolo diario, rigirandoselo fra le mani. Quando lo aprì, un sorriso gli spuntò sulle labbra.

Mi passò il piccolo guadernetto e lessi quello che c'era scritto al suo interno.

" Per te, mia piccola e adorata Alexandra. Da mamma>

--------------------

cosa ci sarà scritto nel quaderno? troveranno altre cose nella grotta?

Cosa succederà tra Cole e Alex? 
Ricordatevi sempre che tutto può sempre cambiare.

spero vi piaccia :) :)

I miei nuovi coinquiliniजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें