XXI capitolo

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Mi domando perchè la vita deve essere così complicata. Vorrei sapere perchè sono nata con un orgoglio che la metà basta e che per colpa sua mi sono ritrovata a farmi torturare la testa da Shannon, che cerca in tutti di sistemare il nido che ho in testa.

E' da mezz'ora  che cercava di pettinare i miei stupidi capelli mossi, ma ogni due per tre trovava un nodo più districato dell'altro.

Mancavano 5 ore al ballo e mentre la mia amica era già a buon punto con i capelli bigodinati, io ero in alto mare, che di più non si può.

A riportarmi sulla terra dai miei pensieri contro me stessa e il mio orgolio è Shannon che quasi mi fa prendere un infarto.

<cavolo!!> urlò facendomi sobbalzare.

<che hai?> le chiesi, massaggiandomi la testa dove mi aveva tirato i capelli.

<le scarpe! Non ti ricordi? costavano troppo quelle decolletè quindi non le abbiamo prese e ci siamo completamente dimenticate di cercarne delle altre!>  tra noi due non so chi ha la memoria peggiore.

Una volta, all'età di 15 anni, eravamo andate in vacanza con i suoi genitori in un villaggio sperduto pieno di fattorie. All'inzio non ne eravamo molto entusiaste , ma con il passare del tempo era diventato il nostro posto preferito .

Il 5 giorno, andammo io e lei da sole a fare una passeggiata lungo un fiume vicino. I suoi genitori ci avvertirono di tornare prima delle 9 di sera, inutile dire di esserci completamente dimenticate di controllare l'orario e all'alba delle 24 ,tornate a casa, venimmo sgridate per almeno una mezz'ora. Ma non era quello il problema, appena entrate in camera ci ricordammo che quando eravamo partire con noi avevamo portato anche delle borse, con dentro il cibo e oggetti vari nonchè i cellulari.

Fù così che il giorno seguente lo passammo a ripercorrere il percorso di ieri alla ricerca degli oggetti dimenticati...potrebbe benissimo essere il titolo di un film.

<vabbe, vorrà dire che verrò con queste> alzai un piede per mostrarle le mie bellissime pantofole.

<per quanto siano stupende, le babbucce a cacchetta non sono molto adatte per un ballo> ridemmo insieme.  E' proprio vero quando dicono che è meglio essere pazzi in due invece che da soli..qualcuno l'ha mai detto vero?

<quanto è fine signorina Bryan> mi beccai da lei una sberla sul braccio, ma non smise di ridere.

Se non ci fosse lei a quest'ora avrei dimenticato cosa significa socializzare. Anche se non l'ho fatto, la ringrazio per avermi aiutata a trovare  un ragazzo per il ballo, e aveva proprio ragione quando ha detto che è colpa mia se gli altri non si avvicinano.

Ma c'è qualcosa in fondo al cuore che mi spinge a usare il sarcasmo come difesa così da non permettere a nessuno di ferirmi. E' una vocina che mi dice di non affezionarmi a nessuno, perchè prima o poi tutti se ne vanno, ma Shannon mi ha fatto capire che non è così.

<ma si, metterò un paio di scarpe da ginnastica ,tanto non dovrebbero vedersi sotto al vestito>

<toglitelo dalla testa bella mia , tu metterai un paio di tacchi come si deve> non replicai, perchè lei era come me: se si metteva in testa una cosa , era troppo difficile per non dire impossibile, farle cambiare idea.

<a proposito, non mi hai più detto cos'è successo dopo che Abel ti ha urlato quelle cose contro il fratello! Esigo spiegazioni! >
Sbuffai scuotendo la testa.
Non ne volevo parlare, ma ero pronta a scoppiare da un momento all'altro,  quindi era meglio farlo con la mia migliore amica che con qualcun'altro.

<un cavolo! Cole si comporta come se non mi conoscesse, é diventato freddo, distaccato e mi parla a fatica.
Mentre Abel è diventato gentile e simpatico! É come se si fossero scambiati il corpo..Non ci capisco un cavolo!!>  che nervoso ..Volevo prendere a pugni qualcosa!

<Sorella...La tua vita é troppo avventurosa! > Si..Come no.

4 ore più tardi eravamo finalmente pronte io nel mio vestito color cipria e la mia amica nel suo color bordeaux che stava a pennello con la sua pelle olivastra.

Alla fine per le scarpe , venni costretta da lei a indossarne un paio dall'altezza vertiginosa, quasi 1 ora di avanti e dietro per la casa per riuscire a camminarci bene.

Fuori c'erano Adam e Thomas pronti per accompagnarci, ma prima di aprire la porta mi arrivò un messaggio dal mittente sconosciuto.

"non andarci con lui"

<chi l' ha scritto? e che cavolo dovrebbe significare> mi chiese Shannon , neanche lei conosceva il numero.

<vorrei saperlo anche io. Mah avranno sbagliato> alzai le spalle e aprimmo l'uscio.

In fondo, ma veramente in fondo, sapevo che non avevano sbagliato..

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ABEL 's pov

Cazzata, che grande, gigantesca  e colossale cazzata. Il mio dito si era mosso da solo. Vorrei prendermi a schiaffi in questo momento.

<che ti succede?>domandò la bionda accanto a me in macchina. Non sapevo nemmeno chi era fino a 2 giorni prima , ma rispetto alla altre che mi avevano chiesto di andare al ballo era di gran lunga la meno fastidiosa .

Scrollai le spalle senza risponderle e lei non fece una piega. Di sicuro faceva la carina perchè a fine serata si aspettava un regalino, ma non sarebbe successo proprio nulla di quello che sperava.

L'unica con cui volevo andarci era con un altro, le mani mi prudevano , volevo prendere a pugni qualcuno. Ma non ne avevo il diritto. L'ho sempre guardata da lontano perchè sono un codardo e quando avevo l'occasione di starle accanto non facevo altro che trattarla nel peggiore dei modi. Sono solo uno stupido, ma voglio che le cose cambino e spero che succeda stasera.

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Il ballo è alle porte, cosa succederà? Abel è pronto alla rissa per la ragazza che ama.

Aspettatevi sorprese, terribili certo, ma grandi! (Olivander cit...un po'storpiata )

Spero vi piaccia :)

I miei nuovi coinquiliniWhere stories live. Discover now