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【ʜᴀɪʟᴇᴇɴ】

Una volta tornata a casa con la spesa, chiamai una ad una le mie migliori amiche, ma sfigata com'ero, mi dissero che erano occupate. L'unica ad accettare di incontrarci era stata Tessa che mi disse di vederci a casa sua, dato che lei aveva il condizionatore funzionante mentre il mio era rotto da mesi. Era stata così carina da ricordarmelo, da ricordarmi che io dovevo morire di caldo grazie al ventilatore che faceva girare solamente aria calda mentre lei se ne stava beata al fresco.

Così adesso mi trovavo a zizzagare tra i passanti sudati e bollenti per arrivare a casa della mia migliore amica.

Ora vi starate chiedendo: perché non usi la tua macchina al posto di passare in mezzo a persone sudate? Il motivo era semplice: la mia auto era a secco.

Mi ero completamente dimenticata di fare benzina e adesso dovevo aspettare che una delle mie amiche mi portasse un bidoncino con quella roba per poter riempire il serbatoio. Peccato che erano tutte occupate con le loro faccende e l'unica libera non aveva la patente.

Mi passai il dorso di una mano sulla fronte imperlata dal sudore poi sbuffai sonoramente quando un cretino mi diede una spallata che mi fece voltare di tre quarti verso di lui, «Idiota», bofonchiai seccata.

Quando arrivai a casa della mia migliore amica, ero grondante di sudore e avevo il fiatone. Perché faceva così caldo? Stavo incominciando ad odiarlo con tutta me stessa.

Suonai al campanello e una risposta non tardò ad arrivare, «Chi è?», chiese Tessa.

«Babbo Natale. Ora mi apri?», biascicai, facendomi aria con una mano mentre la mia migliore amica ridacchiò dall'altra parte della porta poi la spalancò e mi sorrise felicemente appena incrociò il suo sguardo col mio.

«Benvenuto a casa mia Babbo Natale, ma non è un po' troppo presto per venirmi a trovare?», domandò giocosamente lei, spostandosi la treccia su una spalla e continuando a sorridermi con dolcezza.

«Non è mai troppo tardi», bofonchiai, scrollando le spalle per poi gettarle le braccia al collo, la quale strillò per la sorpresa poi mi baciò una guancia, «Be', devi sapere che sono stata una brava bambina.»

«Ne dubito molto...», mormorai, beccandomi un'occhiataccia da parte sua che mi fece solamente ridacchiare per quanto fosse tenera in quel momento.

Oreo [Supermarket Series ▪ Book #1]Where stories live. Discover now