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【xɪᴀᴠᴇʀ】

La guardai in cagnesco poi feci scoccare la lingua contro il palato, incrociando le braccia al petto con fare annoiato, «Holland.»

Haileen sorrise e io sentii il mio cuore perdere un battito a quella vista. «Bene. Io amo già Holland», ammise infine, ridacchiando sommessamente.

Mi passai una mano tra i capelli nello stesso momento in cui un cameriere arrivò a servirci le nostre ordinazioni. Gli occhi del tipo si soffermarono un po' troppo su Haileen che a quello scambio di sguardi, arrossì violentemente. Le sue guance si tinsero di rosso e io sentii uno strano formicolio alla bocca dello stomaco. Ma che diavolo...

«Ora puoi andare», esclamai stizzito e con acidità verso il cameriere che sbatté scioccato le palpebre poi scrollando le spalle se ne andò, lasciandoci finalmente soli — per modo di dire, dato che c'erano anche James e Theresa, l'amica della bionda.

«Scusa? Per quale motivo lo hai trattato in quel modo così sgarbato?», mi domandò irritata Haileen, ravvivandosi i capelli un'altra volta e mettendo in mostra il collo tempestato di nei, cosa che mi fece deglutire pastosamente.

Scrollai le spalle, pensando a cosa potessi dirle, dato che nemmeno io sapevo per quale motivo lo avessi trattato in quel modo, «Aveva finito di servirci le bevande quindi non capivo per quale motivo stesse ancora al nostro tavolo», bofonchiai infine, beccandomi un'occhiata di sbieco da parte di James.

Haileen inarcò un sopracciglio con scetticismo poi serrò le labbra sottile tra loro, «Una scusa un po' meno banale, no?», sputò infine, spalmandosi una mano sulla fronte e scuotendo il capo.

Mi sforzai di sorridere, ma tutto quello che riuscii a fare fu far tremolare le labbra verso l'alto in un mezzo sorriso, «Mi stava sui coglioni perché continuava a fissarti», ammisi infine. Spalancai gli occhi appena mi resi conto di quello che avevo detto poi balbettai qualche altre parola senza senso ed infine portai entrambe le mani al viso, percependo le guance ribollire per la vergogna.

«Geloso, Xiaver?», la vidi ghignare attraverso le fessure delle dita mentre i battiti del mio cuore aumentavano velocemente.

Feci spallucce, cercando di darmi un po' di contegno, «No. Solo che non volevo che qualcuno altro cadesse nella tua trappola da faccino d'angelo, quando in realtà sei un diavolo», borbottai adirato, appoggiando una mano sotto al mento e ricambiando il ghigno che pian piano scomparve dal suo viso.

«Stronzo», sibilò furiosamente, tirandomi uno schiaffo in pieno viso e facendomi inevitabilmente strabuzzare gli occhi per lo stupore. Mi ha davvero tirato uno schiaffo? Quella piccola stronza.

«Xiaver!», esclamò James mentre Haileen si alzò da tavolo e in un lasso di tempo brevissimo incrociai i suoi occhi e notai che fossero lucidi, «Te lo sei meritato.»

Cazzo.

Oreo [Supermarket Series ▪ Book #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora