•Capitolo 9•

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Sono a casa di qualcuno di cui neanche conosco il nome, alla fine aveva deciso Ash a quale delle due feste andare, e questa non era per niente male, c'era probabilmente tutta la scuola che ballava, peccato che a me non piacciono queste cose, poi ora che Sam è andata a ballare la situazione è peggiorata drasticamente.
In questo momento sono in piedi accanto ad un tavolo con tutti alcolici, me ne sto qui ad osservare la gente. Logan è circondato da ragazze e tanto per cambiare, Nate e Scott parlavano tra di loro, Ash invece è vicino ai suoi amici, ma non fa altro che fissare con insistenza Sam che sta ballando con un ragazzo. Chad come Logan è circondato da ragazze, però non presta minimamente attenzione a quello che dicono, guarda un punto fisso nel vuoto finché le ragazze non capiscono che non è interessato e si scansano lasciandolo solo.
Inizia a camminare nella mia direzione, ma non sta venendo a parlare con me, infatti non appena arriva affianco a me afferra una birra dal tavolo. Dopo averla sorseggiata un pochino, senza neanche guardarmi mi fa il medio.
<<Ti dovevo un vaffanculo>> dice riferendosi a quello che gli ho fatto mentre giocava, e finalmente mi guarda negli occhi. Gli ricambio un sorriso falso.
<<Senti una cosa, ma tu devi sempre trovarti nelle mie vicinanze? Chiedo perché cosi magari mi preparo prima alla merda di compagnia>> continua poi
<<Sei gay?>> domando mentre beve, e nel sentirmi quasi non gli va di traverso la birra

<<Come scusa?>> è stupito
<<Guarda che non c'è niente di male nell'essere gay, non pensare di essere giudicato>> continuo
Mi fissa cercando di capire se sono seria o se lo sto prendendo in giro, si avvicina, è circa a 10 centimetri di distanza da me e mi guarda dall'alto. Socchiude gli occhi

<<Pensi che io sia gay?>> mi domanda abbassando la voce, e quasi non lo riesco a sentire a causa del volume alto della musica di sottofondo

Si abbassa lievemente, ed ora è proprio quasi attaccato al mio volto

<<Non lo penso, te lo sto chiedendo>> dico con voce strozzata

Sono un a disagio da tutta questa vicinanza, i nostri respiri praticamente di fondono. Lui si avvicina ancora di un paio di centimetri. Mi sta per baciare. Chad mi sta per baciare. Mi sto per far baciare da questo stronzo. Io non voglio. Però non mi sto opponendo.

Si ferma poco prima che le nostre labbra si sfiorino. Lo sta per fare, mi sta per baciare, ma non appena muovo leggermente la testa si allontana di scatto.
<<Non sono gay>> dice poi con un lieve sorriso sul volto

Io sono ancora pietrificata, è successo tutto troppo in fretta, non ho ancora metabolizzato

<<Che c'è? Sei triste perché non ti ho baciata?>> dice con aria di sfida

<<Se avessi voluto baciarti lo avrei già fatto io>> dico

Lui si porta una mano sul mento con aria pensierosa

<<Non lo hai fatto solo perché pensavi fossi gay?>> continua

Alza ancora un po' l'angolo della bocca, e da quel sorriso abbozzato s'intravede una piccola fossetta al centro della sua guancia.
<<Non l'ho fatto perché sei uno stronzo, ma è proprio questo tuo tratto distintivo che renderà il mio articolo emozionante>>
Non si aspettava questa risposta, mi guarda con una faccia disgustata

<<Scriverai che sono uno stronzo?>> domanda

<<Sono ironica. Non posso scriverlo, Morris non me lo farebbe mai pubblicare>>

Incrocia le braccia al petto
<<Che schifo di ironia>>
<<Sicuramente faccio più ridere di te visto che non fai altro che brontolare tutto il giorno>>
<<Da quando sei diventata mia madre?>> domanda assottigliando gli occhi sempre di più
<<Da quando tu parli con me?>> ribatto sostenendo il suo sguardo
Sbuffa
<<Non rovinarmi la serata>>
<<Sei tu che ora hai iniziato a parlarmi, tra l'altro hai esordito con un vaffanculo>> dico incrociando anche io le braccia al petto

Un canestro nel mio cuoreWhere stories live. Discover now