•Capitolo 16•

20.6K 584 30
                                    

Il sole che entra dalle finestre mi sveglia, mi guardo intorno ed io, Ash e Sam siamo a casa di quest'ultima, siamo spiaggiati sul divano, proprio dove ci siamo addormentati appena tornati a casa. Sento dei passi e mi alzo subito impanicata, vedo la madre della mia amica avvicinarsi a noi
<<Avete fatto tardi?>> Mi domanda
<<Si, ci scusi>>
<<Grazie che li hai riportati. Sai per caso dov'è Chad?>> Mi chiede
Scuoto la testa
<<Ma come devo fare con loro>> continua con una lieve nota di esasperazione
<<Deduco che oggi saltate scuola>> dice poi guardando la figlia
<<Ogni tanto si può fare uno strappo a scuola>> biascica Sam alzandosi
<<Si ma solo per oggi>> le da un bacio ed esce probabilmente per andare a lavoro, e non appena la porta si chiude Sam inizia a parlare
<<Ieri ho fatto cose di cui potrei pentirmi?>>
<<Che io sappia no>>
<<Allora va bene cosi>>
Guarda Ash che ancora dorme e poi guarda nuovamente me
<<Mangi qui?>>
<<Se non è un problema si>>
<<Perfetto apparecchio subito>>
Non mi sono resa conto dell'ora, sono le 13 in punto, per fortuna ieri sera ho avvisato mia madre altrimenti mi avrebbe uccisa. Appena finito di mangiare Ash sparecchia mentre Sam va ad aprire la porta che hanno appena suonato.
Apre la porta e saluta Nate, appena mi vede mi viene incontro subito.
<<Ma no prego, entra pure>> ironizza Sam chiudendo la porta
<<Ella non essere arrabbiata con me era solo uno scherzo>> mi dice
<<Perché sei arrabbiata con lui?>> Chiede Ash
<<Che scherzo?>> Lo segue Sam
<<Vieni usciamo un attimo>> propongo

Una volta fuori spiego a Nate che ero semplicemente nervosa, tralasciando il motivo, e che comunque non mi ha fatto piacere il cosiddetto scherzo

<<Quindi tutto okay?>>
<<Tutto okay>> affermo
Mi da un bacio a stampo e poi mi abbraccia
<<Dai su ti porto a scuola>>
<<A scuola? Le lezioni sono finite da mezz'ora circa>>
<<Non dovevi fare le foto del campo?>>
<<Oddio si grazie che me l hai ricordato, prima possiamo passare a casa mia?>>
<<Certo>>

Nate mi lascia nel parcheggio di scuola assicurandosi che avessi un passaggio per il ritorno. Prima di venire qua sono passata a casa per prendere la macchinetta fotografica di mia madre, non l'ho mai usata ma è ora di provarla.
Entro nella scuola che è pressoché deserta, c'è solo qualche studente che va in giro per i corsi pomeridiani che offre la scuola, ma per il resto nessun altro. Mi dirigo alla palestra e decido di entrare dagli spalti, invece che in campo, appena entro sento rumore, c'è qualcun altro. Accosto la porta cercando di fare meno rumore possibile e mi siedo cercando di capire chi altro stia qui.
Mi allungo un po' per guardare in campo e vedo un enorme numero 17 spiccare sulla maglietta di un ragazzo che si dirige a canestro.
Non ci credo. Quante probabilità avevo di incontrare Chad qui ora? Evidentemente tante. Prima che lui si renda conto della mia presenza rimango ad osservarlo un po'. Mentre gioca sembra sereno, come se non avesse pensieri. Non so cosa penso io invece in questo momento perché prendo la macchina fotografica e inizio a fare foto a Chad che fa canestri e tiri multipli.
Ne ho fatta una di lui che salta a canestro, un'altra dove si gira agitando tutti i capelli, e un'altra ancora mentre lancia il pallone senza alcun senso. Continuo a scattare fino a che non mi cade la borsa proprio mentre stava tirando a canestro.
Istintivamente sentendo un rumore si gira verso di me e mi fissa.

Dopo circa 3 secondi si incammina verso di me uscendo dal campo per poi salire sugli spalti.
<<Mi prendi in giro? Sei pure qua?>> Accompagna il tutto con una risata disprezzante
<<La smetti di essere cosi stronzo?>>
<<Io non devo essere cortese con te>>
<<Non sei cortese con nessuno. Sei perennemente incazzato>> Arriccia il naso e assottiglia gli occhi
<<Che c'è vuoi intimidirmi?>>
<<Ti avevo detto di stare alla larga dal mio amico per non farlo stare male, e non l'hai fatto. Ti ho chiesto di badare a Sam e oggi era svenuta sul divano>> ringhia
<Allora dimmi, perché dovrei essere gentile con te>> continua

Sono scioccata dalle sue parole, mi sta anche accusando della condizione di Sam
<<Innanzitutto Sam era svenuta sul divano perché IO l'ho riportata a casa insieme ad Ash. Seconda cosa io non farò soffrire Nate, terza cosa, invece di accusarmi nonostante io abbia fatto tutto il possibile per Sam, tu dov'eri? Sei tu suo fratello>>

<<Devi comunque stare alla larga da me>> dice dopo aver ascoltato le mie parole

Cala il silenzio
<<Ti ho fatto queste foto>> gliene faccio vedere un paio
<<Adesso cerchi di essere gentile con me?>> Chiede
<<Io a differenza tua non voglio avere problemi con te o con nessun altro>>>
<<Tu semplicemente non mi piaci>>
<<Facciamo una tregua>> dico tutto d'un fiato
<<Una tregua?>> è confuso
<<Non dobbiamo essere amici, basta sopportarci nella stessa scuola>>
<<E nella stessa casa, stai sempre da me>>
<<Tanto tu non ci sei mai>> mi guarda male
<<Dovremmo sopportarci e cercare di non battibeccare sempre, almeno in presenza degli altri >>

Mi fissa
<<Poi quando stiamo da soli potremmo benissimo evitarci>>
Gli porgo la mano
<<Ci sto>> dice stringendola
<<Ma non pensare che da ora saremo amici>>
Detto questo scende dagli spalti prende il pallone ed esce dal campo.

Un canestro nel mio cuoreWhere stories live. Discover now