•Capitolo 30•

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<<Piacere ragazzi>>
Chad resta imbambolato cosi mi porgo verso di lui presentandomi
<<Piacere, sono Ella>>
Mi stringe la mano ma fissa Chad dritto negli occhi
<<Tu invece come ti chiami?>> Gli chiede porgendogli la mano
<<Chad, Chad Hill>> gliela stringe
I due si guardano con aria di sfida ma non capisco perché, alla fine Chad gli ha solo fatto perdere il posto nella fila e nascosto il carrello, ha solo dovuto correre per tutto il supermercato. Effettivamente ripensandoci, capisco il perché.
<<Io sono Andrew>> si presenta mio fratello interrompendo il duello di sguardi
<<Sei sempre un ritardatario>> gli dice mia madre scherzando
Bryan la guarda sorridendo
<<Beh, l'ultima volta ero in ritardo per un inconveniente al supermercato>> dice

A queste parole istintivamente mi volto verso Chad e non sono sorpresa nel trovarlo già a fissarmi
<<Oh si me l'hai detto, raccontalo a loro cosi si fanno due risate>>
Noi facciamo finta di niente
<<Magari glielo racconto dopo>> dice Bryan passando lo sguardo da me a Chad
<<Sicuramente è una storia divertente ma perdonate la franchezza, avrei un languorino allo stomaco>> dice Chad per cercare di cambiare argomento
<<Languorino? Ma come parli? Siamo nel ventunesimo secolo>> gli sussurro
<<Oh certo, Chad ha ragione tutti a tavola, Ella vieni in cucina con me a darmi una mano>>
<<Vengo anche io>> dice Andrew
<<No, ci pensa Ella>> insiste lei
Non capisco cosa succede. Vado in cucina e non ho tempo di chiedere spiegazioni che mia madre mi precede
<<Ti piace? Ti sta simpatico? Secondo te piace ad Andrew?>>
Alzo le sopracciglia, sembra una liceale
<<Si è un bell'uomo e mi sembra simpatico, sicuramente ad Andrew piacerà>>
Mi sorride e mi abbraccia
<<Chad è fantastico tesoro, e poi la mamma ha sempre ragione, te l'avevo detto che sembrava interessato a te>>
Aggrotto la fronte confusa da quello che ha appena detto
<<Quando me l'avresti detto?>> Chiedo
<<Alla partita>>
Improvvisamente realizzo. Alla partita lei mi aveva detto che un giocatore carino mi guardava, io ero convinta intendesse Nate, ma a quando pare parlava di Chad.
<<Intendevi lui?>>
<<Certo chi altrimenti?>>
Si volta e tira fuori qualcosa dal forno
<<Dove devo aiutarti?>> Domando cambiando il discorso

Durante la cena mamma si fa raccontare tutto da Chad, letteralmente tutto, e non appena lui le dice di essere il gemello di Sam, lei scoppia di felicità. Mamma adora Sam, e a quanto pare anche Chad, ma ora che sa che sono fratelli, penso che li ami di più. Andrew sembra interessato nel fare la conoscenza di Bryan, chiacchierano molto del più e del meno mentre mamma osserva ogni espressione sul viso di Andrew, per lei deve essere davvero importante quest'uomo se spera così tanto che ci piaccia.

<<Invece Ella come vanno le interviste della squadra?>> mi domanda mamma. Ero sovrappensiero e nel vedere tutti i presenti che si girano verso di me arrossisco per l'imbarazzo.
<<Ho fatto le bozze, però devo rivisitarle>>
<<Quando hai fatto quella di Chad?>> continua lei
Chad ha lo sguardo confuso, d'altro canto lui non sa delle interviste, veramente nulla.
<<Gliel'ho fatta circa due settimane fa>> mento
Lui annuisce reggendomi il gioco
<<Che interviste?>> Chiede Bryan
<<Devo fare un articolo per scuola con le interviste dei giocatori di basket>>
<<Bello il basket, ci giocavo anche io da ragazzo>>
Seriamente? In questa città giocano tutti a basket? Eppure esistono altri sport, il baseball, il calcio, la pallavolo. Non capisco perché tutti qui giochino a basket.
<<Non lo sapevo>> dice mia madre
<<Allora alla prossima partita puoi accompagnarmi>> continua lei
<<Certo>>
Mi giro verso Chad e noto che mi sta guardando cosi alzo le sopracciglia e fa uno dei suoi sorrisetti, quelli appena accennati, quelli suoi veri, non quelli falsi che fa da tutta la sera
<<Sei il capitano?>> Chiede Bryan
Chad annuisce, e mentre gli racconta della sua ultima partita incontro lo sguardo di Andrew che mima qualcosa con la bocca: <<Ti fissa>>
Ricambio con un: <<Piantala>>

Alza gli occhi al cielo
<<Qual era la storia divertente del supermercato?>> Chiede mio fratello
Chad mi da un colpo con la gamba da sotto al tavolo
<<Andrew tu invece non avevi nessuno da portare stasera?>> Chiedo cambiando discorso
Noto che Bryan sorride per il mio tentativo di evitare il suo racconto
<<Andrew quand'è che mi porti una ragazza a casa?>> domanda mamma
<<Prima o poi>> risponde lui mentre mi lancia un'occhiataccia, dopo mi sgriderà per aver messo in tavola questo discorso, ma dovevo spostare l'attenzione su altro
<<Comunque Ella hai interrotto Bryan>> continua lui
<<Non fa niente, non fa neanche tanto ridere quello che è successo>>
<<Hai ragione non fa ridere, quei ragazzi sono stati molto maleducati, non divertenti>>
<<Ma che è successo?>> Chiede Andrew
Bryan sta zitto, non vuole accusarci.
<<Qualche giorno fa Bryan era a fare la spesa e due ragazzi gli hanno preso il carrello e l'hanno fatto correre per tutto il supermercato, e come se non bastasse gliel'hanno nascosto cosi lui anche se andava di fretta è rimasto mezz'ora a cercare il carrello e a rifare la fila per pagare>>
Io e Chad stiamo in silenzio, ma non appena Bryan si gira verso di noi istintivamente poggio la mia mano su quella di Chad. Lui inizialmente si irrigidisce, ma poco dopo la stringe.
Andrew scoppia in una risata alle parole di mamma, ma non appena vede Chad guadarmi capisce qualcosa.

A fine cena Bryan se ne va salutandoci e così anche Chad, o almeno credevo perché non appena salgo su in camera, dopo aver dato la buonanotte a mamma, me lo ritrovo seduto sul divanetto.

<<Senti il mio divanetto non è che è diventato casa tua>>
Sbuffa
<<Sono qua per dirti che>> dice
<<Che sei stato un bugiardo fantastico, anche se non pensavo che l'avrei mai fatto: ti faccio i miei complimenti>> lo interrompo
Mi guarda serio
<<Grazie ma comunque volevo dirti che quello che è successo questa sera non dovrai raccontarlo assolutamente>>
<<Altrimenti?>> lo punzecchio
Si alza e mi si avvicina, si avvicina troppo, ha un'aria minacciosa
<<Meglio che non lo fai>> dice
Resta qualche secondo cosi poi si allontana e va verso la finestra, ma prima di uscire si blocca nel vedere sulla scrivania il suo berretto, quello che mi ha regalato a Natale, prima di baciarmi
<<L'ho tenuto>> dico semplicemente
si volta a guardarmi, e nei suoi occhioni azzurri colgo un guizzo di felicità, infatti sta sorridendo.

<<Mi fa piacere>> dice prima di uscire fuori dalla finestra.

Un canestro nel mio cuoreWhere stories live. Discover now