•Capitolo 13•

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<<Allora?>>
<<Mh?>>
Non sto ascoltando mia madre e lei non fa altro che parlare da più di dieci minuti, non so di cosa
<<Ma mi stai ascoltando?>>
<<Se dico di si ci credi?>>
Sospira rassegnata
<<Parlavo del film che abbiamo visto al cinema, dico ti è piaciuto?>>
<<Oh certo fantastico>> mento, il film è stato orribile, uno dei più brutti che hanno fatto nell'ultimo secolo
<<Non ti lamenti mai quando stai con me, lo so che hai dormito tutto il tempo del film>>

<<Più che dormito, mi sono annoiata>> ammetto
Mi guarda per un secondo ridendo poi sposta nuovamente lo sguardo davanti a lei, era un po' che non mi portava in giro in macchina.
<<Non devi sempre accontentarmi>> dice
<<Lo so>>

<<Allora non farlo, dimmi quello che pensi>>
<<Va bene hai ragione>>
<<L'hai rifatto>> mi rimprovera mentre ridacchia
<<Non mi piace protestare, specie con te>>
<<Lo so tesoro, ma devi far sapere al mondo cosa pensi in quella testolina>>

Appena arriviamo a casa do da mangiare a Mirtillo, e mi siedo sul divano.
<<Io devo andare a fare la spesa, oggi esci?>> Urla mamma dalla cucina
<<Non ho organizzato nulla penso di restare a casa, in caso se dovessi uscire ti mando un messaggio>>
Sbadiglio in una maniera assurda, infatti Mirtillo mi guarda con una faccia strana mentre mamma mi rimprovera dicendo che devo mettere la mano davanti la bocca, il micetto mi si struscia sul braccio e poi si accuccia sulle mie gambe.
<<Io esco tesoro ci vediamo dopo>> mi da un bacio sulla fronte ed esce.

La mia suoneria mi fa sobbalzare, e non solo me anche Mirtillo che istintivamente mi graffia il braccio. Rispondo e vedo che sullo schermo c'è la faccia di Nate
<<Pronto>> mentre lo dico mi scappa un altro sbadiglio

<<Ei, dormivi?>>
<<Nono, sono sveglissima>>
Sbadiglio di nuovo
<<Sveglissima eh?>> Ironizza
<<Sveglissima>>
<<Senti ti va di andare a fare una passeggiata? Sai alla prima uscita ho fatto pena, devo rifarmi con questa>>

Rimango stupita dalle sue parole
<< Si, certo, passi da me tra un ora?>>
<<Va bene, a dopo>>
Attacco
Guardo Mirtillo e lo prendo in braccio
<<Io e te riusciremo mai a dormire tranquilli insieme?>> domando ironica

Dopo un'ora esatta il campanello suona, apro e trovo Nate sorridente come al solito sulla porta
<<Vieni accomodati>>
Mi sembra un po' in imbarazzo, o a disagio non so distinguere.
<<Guarda 5 minuti e arrivo, intanto se vuoi in frigo c'è da bere>>
<<Okay grazie>>
Vado di sopra in camera e finisco di prepararmi, una volta pronta torno giù in salotto e lo trovo con un bicchiere d'acqua in mano mentre si guarda intorno.
I suoi capelli biondi sono come al solito in perfetto ordine e pettinati, indossa una felpa con il numero 54 dietro, suppongo sia della squadra perché ha i colori della scuola
<<È il tuo numero?>>
Si gira di scatto, forse l'ho spaventato perché gli cadono un paio di goccioline d'acqua sul pavimento
<<Come?>>
<<Quello dietro la felpa>>
<<Oh si, io sono il 54>> sorride
<<Dove andiamo?>> chiedo poi interrompendo il silenzio che si era creato
<<Dove vuoi>>

Dopo un paio d'ore inizia a fare buio cosi entriamo in una caffetteria e ci sediamo ad un tavolo
<<Cosa vi porto?>> Chiede il barista
<<Due cappuccini?>> Mi domanda Nate
Annuisco
Il ragazzo si allontana e Nate si volta verso di me
<<Vieni spesso qui?>> Mi chiede
<<Veramente no, però sembra un posto carino>>
Sorride
<<Cosa fai nel tempo libero?>>

<<Non molte cose in realtà, o sto a casa o esco con voi, però mi sono iscritta al corso di Morris quindi devo iniziare a scrivere e ad occuparmi di questo>>
<<Bello, anche se Morris mi sembra molto strano>>
<<Si questo si>>
Ride
Stava per chiedermi qualcosa quando mi squilla il telefono
<<È Scott>> dico ad alta voce
<<ODDIO SCOTT, dovevo andare a fare la sua intervista oggi da lui....mezz'ora fa>> dico colta dal panico

<<Ti posso accompagnare da lui?>> Mi chiede Nate
<<Certo>> dico prima di rispondere al cellulare
<<Pronto Scott scusami, arrivo subito>>

Parcheggia davanti casa del nostro amico e spegne la macchina, c'è del silenzio imbarazzante.

<<Sono stato bene oggi>>
<<Anche io, ma ora devo proprio andare, scusami>>
<<Certo>> dice un po' dispiaciuto
Scendo dall'auto insieme a lui, lo saluto con un abbraccio e vado verso la porta di Scott.
Poi non so cosa mi succede, non capisco cosa penso.
<<Nate>> lo chiamo girandomi verso di lui
Ancora non è rientrato in macchina e mi guarda confuso
Vado verso di lui spedita come un treno mi avvicino e lo bacio attirandolo a me.
Lo colgo alla sprovvista infatti resta qualche secondo pietrificato, poi mi attira a se e ricambia il mio bacio.
Si stacca dopo un po' e mi accarezza una guancia, mi da un ultimo bacio a stampo ed entra in auto tutto sorridente.

<<Ben arrivata eh>> mi dice Scott aprendo la porta
<<Scusa mi sono dimenticata>>
<<Dai sbrighiamoci che è tardi>>
Si siede sul divano e cosi anche io.
Avvio il registratore
<<Ciao Scott, ora ti farò delle domande, le stesse che ho fatto ad Ash e Logan>>
Annuisce
<<Come ti sei appassionato al basket?>>
<<Prima che papà si trasferisse in un'altra città a causa del lavoro, mi ha insegnato a giocare e io mi sono appassionato cosi ho continuato>>
<<Va bene>>
<<Con quali aggettivi ti descriveresti?>>
Scrolla le spalle
<<Ah senti dovrei chiederti se sei single ma vuoi che specifico il tuo orientamento sessuale?>> domando
È paonazzo e sgrana gli occhi. Abbassa lo sguardo
<<È così evidente?>> domanda debolmente
<<Scusami, non credevo che ti nascondessi>>
<<Come te ne sei accorta?>>
<<Sono un osservatrice, e poi l'altra sera da McDonald non facevi altro che puntare il cassiere>>
<<Non sono pronto per dirlo, per favore non dirlo a nessuno e cancella la registrazione>>
<<Certo tranquillo>>
Solo dopo la mia affermazione ricomincia a respirare. 

Un canestro nel mio cuoreWhere stories live. Discover now