Capitolo 3

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Narratore esterno
Ancora confusi dalle parole del dio del tuono i due Stark si scambiarono un lungo e contorto sguardo
<Tesoro stai tranquilla, sicuramente Thor si starà sbagliando, appena arriviamo alla torre facciamo delle ricerche per capire meglio tutta questa assurda situazione>
Disse Tony cercando di tranquillizzare la figlia, la giovane però non diede risposta, si alzò dal letto, superò gli Avengers e si sedette per terra in attesa del decollo.

Pov's Rebekah
Durante il volo nessuno accennò più alla mia "condizione" ed ero veramente grata a tutti per questo, mentre ero immersa nei miei pensieri, mi tornò in mente una cosa: il ragazzo che mi aveva salvata. Chi era quello strano ragazzo dai capelli biondi? E come aveva fatto a spostarsi così velocemente?
A risvegliarmi dai miei pensieri fu Natasha che mi avvertì di essere appena atterrati sulla torre, la prima cosa che notai appena scesa fu una donna che mi guardò da capo a piedi
<Chi è questa ragazzina?>
Chiese sottovoce al capitano
<Sono la figlia di Tony, piacere Rebekah>
Dissi stringendole la mano, dalla sua faccia capì perfettamente che non si sarebbe mai aspettata una risposta del genere e per cortesia non mi domandò nulla
<Oh, piacere, io sono l'agente Hill ma puoi chiamarmi Maria>
Le sorrisi ed entrai, l'ultima volta che avevo visitato quel luogo era stato qualche anno prima e non era ancora l'Avengers Tower. Ad accogliermi all'interno fu mio padre
<Tesoro, sai già qual'è la tua camera, ci vediamo tra due ore nel laboratorio di Banner, voglio fare qualche esame>
E dopo avergli fatto un cenno con la testa mi incamminai verso la mia vecchia stanza, appena aprii la porta mi riaffiorano in mente tanti ricordi, l'ultima volta che ero entrata in quella camera avevo quattro anni in meno e diciamo che da allora erano cambiate parecchie cose. Mettendo da parte quei pensieri, decisi di alleviare i nervi facendo una doccia, dopo aver finito mi vestì e diedi un'occhiata più approfondita alle cose che mi circondavano.

*Flashback*
Narratore esterno
Poteva sembrare una giornata come le altre agli occhi di chiunque ma per una piccola ragazzina quella giornata era una delle più importanti della sua vita, infatti suo padre Tony Stark la invitò a vedere il nuovo palazzo progettato da lui. Ad aspettarli fuori casa come al solito c'era Happy che li scortò fino al luogo desiderato
<È davvero bellissimo papà!>
Esclamò la ragazzina appena l'ascensore si aprí al loro piano
<Sono felice che ti piaccia tesoro, ora però devi scegliere la tua stanza>
E senza farselo ripetere due volte la piccola si fiondò in uno dei tanti corridoi per cercare la camera migliore
<Ho scelto questa papà>
Esclamò lei sorridente
<Ottima decisone, hai veramente degli ottimi gusti, non a caso sei mis figlia>
Disse l'uomo facendoli ridere entrambi.
*Fine flashback*
Pov's Rebekah
L'ultima cosa che ricordavo ancora di quel giorno era la mia risata chiara e cristallina come solo quella di una bambina può essere.
In realtà, per motivi di sicurezza non ero mai più tornata in quel luogo quindi tutte le cose che erano presenti in quella stanza sono state collocate là da papà o da Pepper.
<Signorina Stark, suo padre a richiesto la sua presenza nel laboratorio del dottor Banner>
Mi avvisò Jarvis distogliendomi dai miei pensieri
<Ci vado subito>
E senza pensare più al passato andai da mio padre
<Sono qua, ditemi tutto>
Esclamai facendo il mio ingresso
<Ho fatto qualche piccola ricerca ma non sono totalmente convinto dei risultati, dovremmo fare qualche esame per capire maglio se l'urlo proviene realmente da te>
Disse tutto d'un fiato mio padre
<Per me va bene ma io sono sicura di ciò ch'è successo, l'ha visto pure il ragazzo veloce>
Conclusi io senza riflettere troppo sulle mie stesse parole
<Tu hai incontrato uno dei Maximoff? Per quale motivo non l'hai detto prima?>
Mi chiese Tony visibilmente arrabbiato in volto
<Non avevo la più pallida idea che lo stavate cercando. Con me è stato parecchio gentile, mi ha salvata da un proiettile e mia ha soccorsa dopo l'urlo>
Dissi straparlando troppo di nuovo
<Di quale proiettile stai parlando? Si può sapere con precisione cos'è successo mentre noi non eravamo con te?>
Così raccontai tutta la storia a mio padre
<Di questa situazione una sola cosa è certa, non ti lascerò mai più sola>
Esclamò mio padre tra un misto di ironia ed esasperazione.
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Se la storia è di vostro gradimento lasciate una stellina o un commento. Al prossimo capitolo⚡💙

Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now