Capitolo 8

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Pov's Rebekah
Mentre ragionavo su come attaccare sentii Clint gridare
<Alle tue spalle>
Così mi girai e trovai davanti a me il ragazzo dagli occhi color ghiaccio che mi aveva salvato durante la missione per recuperare lo scettro. Mi stava studiando da capo a piedi
<Non mi aspettavo di trovarti qua>
Disse lui
<Io se fossi in te non ne sarei tanto sorpreso>
Senza lasciargli il tempo per ribattere una freccia lo colpì sul polpaccio e lui si accasciò per terra, mi abbassai alla sua altezza e gli sussurrai in maniera sarcastica
<Mi sa che questa ti era sfuggita>
Senza ascoltare la sua risposta andai via dato che la sua gemella si avvicinò per soccorrerlo
<Mi servirebbe una ninna nanna per il gigante>
Disse mio padre tramite l'auricolare
<L'intera squadra è KO, ci siamo solo io e Rebekah>
Rispose Clint
<Portate tutti sul jet, ci vediamo là appena recupero Banner>
Esclamò mio padre chiudendo le comunicazioni
Così io e Clint iniziammo a soccorrere gli Avengers
<Ma come diavolo li aiutiamo a questi due? Sono il triplo di me>
Chiesi io ridendo riferendomi a Thor e Steve
*Un'ora dopo sul jet*
<Ora che siamo tutti a bordo possiamo partire, riposatevi, vi sveglio io appena arriviamo>
Esclamò Barton al posto di comando
<Dove ci stai portando?>
Domandò mio padre curioso
<In una casa sicura>
Così mi addormentai con la testa poggiata sulla spalla di Thor.
<Mini Stark, siamo arrivati, svegliati>
<Dammi ancora cinque minuti>
<Non penso proprio, alzati subito>
<Mamma mia, sei proprio uno stronzo Thor>
Senza neanche darmi il tempo per stiracchiarmi mi ritrovai su una spalla del dio del tuono sotto il sole cocente.
<Eccoci qua, tesoro sono a casa>
Disse Clint varcando la porta dell'abitazione. Sentendo quelle parole una donna incinta uscii dalla porta della cucina
<Amore, finalmente sei tornato->
Disse la donna baciando l'arciere
Io guardai mio padre e lui disse
<Sarà sicuramente un agente>
La nostra curiosità però aumento quando sentimmo dei passi provenienti dalla scale
<Eccoli qua i miei ragazzi>
Esclamò Clint abbracciando i bambini
<Saranno agenti più piccoli>
Suppose dubbio mio padre
<Papà, hai portato zia Nat?>
Domandò la bambina
<Perché non la abbracci e lo scopri da sola?>
Disse Natasha sollevando la bambina
<Tutto ciò è veramente strano>
Sussurrò mio padre tra se e se
<Scusate, avremmo avvisato solo che eravamo impegnati a non sapere della vostra esistenza>
<Senti da che pulpito viene la predica>
Dissi io rivolgendomi a Tony
Dopo i primi momenti di imbarazzo fortunatamente la situazione migliorò, scoprii che Laura era una donna veramente ospitale e simpatica e i piccoli mostri non erano tanto male.
*La sera*
<Guardate chi ho trovato nel fienile>
Disse mio padre entrando in casa con un'altro uomo
<Buonasera miei cari Avengers>
Esclamò lo sconosciuto
<Lei è?>
Chiese a me
<Piacere, Rebekah Stark>
<Stark, non credevo fossi sposato, quante altre cose tieni all'oscuro?>
In risposta io iniziai a ridere
<Mio dio no, io sono sua figlia>
<Oh, non credevo che avesse figli>
<Doveva sembrare così infatti, solo che per un piccolo inconveniente hanno scoperto il segreto>
Disse mio padre riferendosi al mio primo incontro con gli Avengers.
<Ora che abbiamo fatto le presentazioni dobbiamo discutere del fattore Ultron. Ha recuperato molto vibranio dobbiamo capire cosa vuole costruire>
<Magari un nuovo corpo>
Ipotizai io
<Qualcuno ha più avuto notizie dalla dottoressa Helen Cho?>
Domandò Bruce con uno sguardo abbastanza preoccupato dopo aver visto un disegna fatto dalla piccola Barton.
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now