Capitolo 35

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Pov's T/n
Mi girai di scatto
-Quando la smetterai di mettere a rischio la tua vita per aiutarmi?Non hai pensato che potevi farti seriamente male?-
Gridai io prendendolo a pugni sul petto
-Hey piccola, calmati adesso. Sai perfettamente che per te potrei anche morire-
Quelle parole però non ebbero un effetto rassicurante in me ansi tutto il contrario
-Sei uno stupido, non devi rischiare la pelle per salvare me-
Continuai io guardandolo dritto negli occhi
-Non mi puoi impedire di salvare la vita ad una persona alla quale tengo-
-Pietro tu non capisci, eri morto. Sei morto tra le mie braccia per salvarmi e io non potrei mai sopportare di nuovo una cosa del genere, non potrei sopportare di nuovo di perderti-
Singhiozzai io mentre delle calde gocce mi rigarono le gote
Le sue mani si posarono sul mio viso e con i pollici cacciò via la maggior parte delle lacrime
-Ti prometto che non proverai più quel dolore-
Sussurrò lui
-Non puoi esserne così sicuro se continui a fare l'eroe-
-Ma io lo sono, il mio compito è salvare le persone, compresa te-
Esclamò lui
-È qui che ti sbagli, il tuo compito è quello di salvare gli indifesi non gli eroi. Pietro io devo collaborare con te non essere protetta-
Ammisi io
Calò un assoluto silenzio per parecchi secondi
-L'ultimo ricordo che ho impresso in mente prima della sparatoria in Sokovia sono i tuoi occhi. Mentre quel robot spara proiettili si avvicinava a te, tu non avevi paura, ti sei fatta coraggio ed hai deciso di fare da scudo a quel bambino. In quel esatto momento ho capito che sotto al tuo lato freddo e fastidioso si nascondeva una ragazza coraggiosa pronta a sacrificarsi per salvare la vita altrui. Pensai che tu avresti potuto salvare tante altre persone e senza pensarci due volte mi misi in mezzo-
Esclamò lui
Senza lasciarmi ribattere continuò il suo discorso
-Sai, quando ti ho salvata la prima volta lo feci d'istinto, non pensai alle conseguenze,
l'unica cosa che mi passò per la testa fu salvare quella piccola ragazza che aveva bisogno d'aiuto.La seconda volta che ci siamo incontrati avevo già capito che eri una ragazza abbastanza... difficile, però sono riuscito a tenerti testa durante lo scontro-
-Ti ho messo al tappeto in meno di 5 minuti-
Dissi io ridendo interrompendo il suo discorso
-Io la ricordo in maniera diversa, comunque, la terza volta che ci siamo visti abbiamo lottato uno al fianco dell'altro anche se non sapevo ancora chi tu fossi realmente. Non posso negare che dopo il mio trasferimento nella torre tutto questo...-
Disse lui indicando noi due
-Era un gioco per me, volevo riuscire a conquistare la ragazza arrogante e ironica per poi lasciarla e ferirla ma durante il primo incontro con tua madre e di seguito al tuo urlo mi accorsi che non avevi bisogno di altri problemi in giro così decisi di levarmi di mezzo per un po' fino a quando però non capii che non ti potevo stare lontano, credo che proprio in quel momento qualcosa sia cambiato nella nostra "relazione", si stava creando qualcosa di reale tra noi due-
Senza esitare un altro momento mi avvicinai a lui e feci combaciare le nostre labbra in un dolce e tenero bacio ricco di passione, lui mi strinse di più a se mentre le mie mani si infilarono in mezzo ai suoi folti capelli, in quel secondo eravamo solo dei semplici ragazzi che cercavano di estraniarsi dal resto del mondo per vivere al massimo alcuni attimi fugaci della loro vita. Era quello il momento speciale che avremmo ricordato per sempre, quello era l'inizio di tutto
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now