Capitolo 30

1K 67 8
                                    

Pov's T/n
La giornata passò molto velocemente, durante la mattinata mi allenai con Steve mentre di pomeriggio iniziai un importante discussione con Thor.
-Io ti sto dicendo che la birra migliore è quella di Asgard-
Esclamò il dio del tuono
-Io non metto in dubbio le tue parole ma se non mi porti ad Asgard io non posso assaggiare la tua tanto amata birra e di conseguenza non posso stabilire se hai ragione o meno-
Dissi io scrollando le spalle
-Hai ragione mini Stark, ti devo portare ad Asgard-
Disse lui cingendomi la vita con un braccio
-Calmati, non intendevo di certo ora-
Conclusi io
Durante la notte fonda dopo essermi addormentata in camera mia, feci uno strano incubo e decisi di andare in cucina per rilassarmi un po'
Senza prestare attenzione a tutto il resto mi incamminai verso la cucina dove vidi una figura seduta su uno sgabello
-Non credevo ci fosse qualcun altro a quest'ora-
Esclamai io
-Non riuscivo a dormire-
-Siamo in due Speedy-
Non lo chiamavo in quella maniera da un po' di tempo infatti un silenzio imbarazzante invase la stanza
-Perché non riesci a dormire?-
Mi domandò lui
-Tu perché non ci riesci?-
-L'ho fatta prima io la domanda piccola-
Ed eccola, una minima parola che riusciva a scombussolarmi completamente
-Ho troppi pensieri -
Mentii io chinando il capo
-Cosa succede? Guai in paradiso?-
Chiese lui ironicamente
-Ma di quale paradiso stai parlando?-
Domandai io confusa
-Parlo di te e James-
-L'ho lasciato, quella sera stessa dopo neanche cinque minuti che ci eravamo messi insieme-
-A me risulta che la cosa sia andata diversamente-
-Smettila con i giochi di parole, di cosa cazzo parli?-
-So perfettamente che quella sera lui l'ha passata in camera tua-
Confessò lui
-Cosa? No! Ma chi diavolo ti ha detto questa cosa? Ho espresso molto chiaramente a James le motivazioni per la quale non potevamo stare insieme proprio subito dopo la proposta-
-James ha detto a me e a Wanda che doveva venire in camera tua e che tu lo aspettavi là-
-Ora ha superato il limite quel ragazzo, se gli altri ti chiedono dove sono digli che sto commettendo un omicidio-
Senza aspettare repliche mi incamminai verso l'ascensore ma Pietro si posizionò davanti a me senza lasciarmi via di scampo
-Non mi sembra l'orario appropriato, lo potrai ammazzare più tardi-
Disse lui riportandomi in cucina
Nel bel mezzo di un lungo silenzio decisi di dare voce ai miei pensieri
-Perché l'hai fatto?-
Domandai rivolgendomi a Pietro
-Di che parli?-
-Perché mi hai fatto quel segno con la testa?-
-E tu perché ti sei girata verso di me?-
Entrambi rimanemmo in silenzio
-È davvero interessante il tipo di relazione che abbiamo-
Esclamò lui ridendo
-Ora abbiamo un tipo relazione?-
Domandai io frustata
Lui non disse una parola
-Pietro sono stanca di questi giochetti,
non voglio leggerti nella mente quindi parlami, fammi capire cosa ti passa per la testa-
In risposta ricevetti un ennesimo silenzio
-Si può sapere che cosa vuoi?-
Domandai io con le lacrime agli occhi
-Voglio stare con te-
Esclamò lui lasciandomi a bocca aperta
————————————
Se la storia è di vostro gradimento lasciate una stellina o un commento. Al prossimo capitolo⚡️💙

Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Där berättelser lever. Upptäck nu