Capitolo 36

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Pov's T/n
-Wow-
Sussurrai io a pochi centimetri da Pietro dopo esserci staccati dal bacio
-Perché sei così sorpresa? Ci siamo già baciati-
Esclamò lui
-È stato diverso dalle altre volte-
-Intendi dire che le altre volte ha fatto schifo?-
-Ma no scemo, questa volta  c'era qualcosa di diverso a livello sentimentale, è stato speciale-
-Io direi di rendere questo momento ancora più speciale-
Ammise lui
-Cosa intendi dire?-
-Noi due ci siamo conosciuti in un bosco quindi direi che questo è il luogo ideale per farti questa domanda-
Sussurrò lui tra se e se
-Ti ho sentito Speedy, cosa stai architettando dentro quella testolina?-
-Non sono bravo in queste cose, è la mia prima volta e...-
-Di cosa stai parlando?-
Domandai io ridendo
-Vuoi essere la mia fidanzata?-
Senza dargli risposta gli saltai addosso e lo baciai
-Sai, non ho ben capito se fosse un si-
Scherzò lui
Così in tutta risposta mi rifondai sulle sue labbra
-Credo di essere stata abbastanza convincente-
Ammisi io ridendo
Ad interrompere la nostra chiacchierata fu lo squillo del mio telefono
*Inizio chiamata*
-Dimmi papà-
-Tesoro dove sei? Stai bene?-
-Mai stata meglio-
-Va bene, comunque noi ti stiamo aspettando-
-Va bene arrivo-
*Fine chiamata-
-Ti accompagno e poi vado via-
Disse lui
-In realtà ho un'idea migliore-
Ammisi io
Dopo essere arrivati in salotto in meno di un secondo, scesi dalle braccia di Pietro
-Chi è questo ragazzo?-
Domandò Howard rivolto a mio padre
-Piacere, Pietro Maximoff-
Disse lui allungando la mano per stringergliela
-Maximoff credo proprio che sia arrivata l'ora di andare via, ci vediamo domani-
Sentenziò mio padre
-Io invece credo che lui possa rimanere qua con noi-
Ammisi io
-Senza offesa ma lui non fa parte della famiglia, è una riunione privata-
Continuò mio padre
-Invece lui fa parte della famiglia-
Dissi io
Mio padre mi guardò con uno sguardo interrogativo
-Io e Pietro stiamo insieme-
Esclamai io gioiosa prendendo per mano quest'ultimo
-Mi sa che noi tre dobbiamo fare una lunga chiacchierata-
Disse mio padre indicandoci
-Ma scusa T/n e quel povero ragazzo del intervista?-
Domandò Maria
-Mamma non lo sai? Qua i propri ragazzi si tradiscono, è una moda-
Esclamò Alexis
-Senti stronza, io non ho tradito proprio nessuno, James l'ho lasciato dopo nemmeno 5 minuti dalla fine della conferenza. Prima di parlare informati-
Dissi io
-Scusami se lo dico ma allora sei proprio una poco di buono, ti butti tra le braccia di un ragazzo appena conosciuto. Che sfacciata-
Continuò lei
-Credo che stiate esagerando con le parole-
Si intromise mio padre
-Per tua informazione, Pietro lo conosco da ormai parecchio tempo e abbiamo un legame abbastanza forte, anche quando non credo che mi dovrei giustificare con te-
-Scommetto che il legame che avete si è formato per colpa di un bambino-
Esclamò lei sadicamente
-Sai Alexis, è vero-
Improvvisamente lo sguardo di mio padre mi incenerii
-È successo tutto per colpa di un bambino. Eravamo in Sokovia pronti per andar via quando sentì delle urla provenire dalla strada così senza pensarci mi ci fiondai. C'era un bambino incastrato che non riusciva a scappare così lo presi in braccio e in quel esatto secondo una macchina ci salvò da una raffica di proiettili. Quella macchina però non si era spostata di certo da sola infatti a terra c'era Pietro in fin di vita. Quando è morto lui anche una parte di me lo era, il nostro legame si è solidificato grazie a questo evento causato da un bambino-
Ammisi io freddamente mentre la mano di Pietro si stringeva intorno alla mia.
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Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now