Capitolo 33

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Pov's T/n
*30 minuti dopo*
-Credo che tu abbia bevuto abbastanza per oggi piccola-
Esclamò Pietro strappandomi la bottiglia dalle mani
-Forse hai ragione, ora però portami in terrazza-
Dissi io saltandogli addosso
-Credevo che tu odiassi la velocità-
-Ti ho fatto credere che fosse così ma in realtà mi piace stare tra le tue braccia mentre corri, adoro il tuo profumo-
Ammisi io
-Sei nella fase della sbronza nella quale dici tutta la verità?-
Mi domandò lui ridendo
-Sei uno stronzo, ci vuole ben altro per farmi ubriacare-
Dissi dandogli uno schiaffo sulla nuca
-Sei carina quando ti arrabbi-
Sussurrò lui a qualche centimetro dalle mie labbra
-Sono sempre carina-
Sussurrai io girando la faccia dal lato opposto
-Perché l'hai fatto? Stavo per baciarti-
Esclamò lui mettendomi giù
-Questo lo so perfettamente mio caro Speedy ma credo che questo bacio debba essere speciale-
Ammisi io alzando le spalle
-Cosa intendi?-
Mi domandò lui mentre si sedava su uno sgabello
-Vedi, il nostro primo bacio è avvenuto mentre eravamo abbastanza brilli-
-Ma è stato un bel bacio-
-Questo lo so cretino ma fammi finire. Il nostro secondo bacio è avvenuto sul tuo letto di morte-
-È stato dolce ma non tanto bello da ricordare-
-Per questo il nostro terzo bacio deve essere migliore rispetto agli altri, deve essere un ricordo che porteremo con noi per sempre-
Conclusi io
-Quindi quanto ancora devo aspettare per baciarti?-
-Sei proprio uno scemo-
Gli risposi io dandogli uno schiaffo sul braccio
-Possiamo andare in terrazza ora?-
Domandai io
Senza ricevere risposta mi ritrovai già all'esterno
Ci coricammo su un divano all'ombra e restammo ad ascoltare il rilassante silenzio abbracciati
-Ti va di uscire?-
Mi domandò Pietro
-Come?-
Chiesi io inclinando la testa verso di lui
-Vuoi uscire con me?-
-Certo, dove dobbiamo andare?-
-Non intendevo uscire per andare in giro, ti sto chiedendo un appuntamento-
Esclamò lui ridendo
Ad interrompere la nostra discussione furono le urla di mio padre provenienti dal bar
-Ma dov'è finita T/n?-
Gridò mio padre mentre apriva la portafinestra
Sentendo quel rumore mi alzai di scatto e mi sedetti su una poltroncina poco più lontana dal posto dove mi trovavo in precedenza
-Tesoro eccoti, è meglio se entri ora, ti vogliono conoscere-
Esclamò mio padre mentre mi aspettava al uscio
-Certo, non vedo l'ora-
Risposi io
Mi girai verso Pietro e lo vidi sorridere segno che aveva perfettamente capito che quella risposta non era per mio padre ma bensì per lui
-Quanto hai bevuto?-
Mi domandò mio padre entrando in casa
-Meno di quanto avrei voluto. C'era una vocina alle mie spalle che mi ripeteva di non bere troppo-
-Stai diventando così grande, pure la tua coscienza ti avverte di non fare stupidate-
Esclamò lui dandomi un bacio sulla fronte
In realtà sapevo perfettamente che quella voce non apparteneva alla mia coscienza ma era di un ragazzo che mi aveva completamente ammaliata
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Se la storia è di vostro gradimento lasciate una stellina o un commento.
Comunque ieri sera ho visto "Black Widow", film veramente mozzafiato. Al prossimo capitolo⚡️💙

Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now