Capitolo 57

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Pov's T/n
Subito dopo essere arrivati davanti al nuovo complesso mi fermai qualche secondo per ammirarlo
-È proprio nello stile di mio padre, fa sempre tutto in grande-
Sussurrai tra me e me
Appena entrati notammo in lontananza Rhodey che parlava con un ologramma
-Li arresti-
Ordinò quest'ultimo
-Va bene lo farò sicuramente! Ci sentiamo un'altra volta segretario-
Disse l'uomo davanti a noi
-Non ci si vede da un po'. Lasciatevelo dire, avete veramente un aspetto di merda-
Continuò lui dando la mano a Steve
-È bello rivederti-
Esclamò guardandomi
-Anche per me-
Ammisi io
In pochi secondi i miei occhi divennero lucidi e Rhodey mi abbracciò 
-Mi dispiace di averti abbandonata-
Mormorò mentre mi accarezzava i capelli
In tutta risposta io mi allontanai e gli sorrisi dolcemente.
-Ciao Bruce-
Disse Nat cogliendo l'attenzione di tutti
-Dobbiamo parlare di una cosa importante, ci stanno invadendo-
Come sempre nella vita, i momenti "belli" vengono spesso spazzati via come se nulla fosse
-Non succedeva nulla di troppo strano da quasi un anno, mi sembrava strano-
Riflettei io
-In che senso?-
Mi domandò Wanda
-Nelle nostre vite non succede nulla di normale: robot assasini, semidei arrabiati, streghe sociopatiche, associazioni criminali che fanno test sulle persone. Un titano malvaggio è ciò che ci mancava sulla lista-
Feci notare
-Io ti dò pienamente ragione, ma questa volta combattiamo contro qualcosa di molto più grande, ha un esercito, una popolazione pronta a morire pur di arrivare al suo scopo. Al momento sappiamo solo che vuole le gemme e una parte di queste è in Visione quindi dobbiamo proteggerlo-
Ci spiegò Bruce
-Ho riflettuto a proposito di questo discorso e penso sia molto meglio distruggere la gemma così da non doverci preoccupare anche di questa cosa-
Disse Visione
-Ma così tu morirai, la tua essenza è in quella gemma, non possiamo distruggerla-
Iniziò Wanda
-È la cosa giusta da fare-
Esclamò Visione
-Non ti lascerò morire, ci sarà di sicuro una soluzione-
Continuò la rossa
-C'è un modo! Quando siamo stati in Wakanda, T'Challa ci ha presentato sua sorella, che ha un laboratorio informatico all'avanguardia. Possiamo chiedere a loro di aiutarci-
Esordì io
-Li vado a chiamre-
Terminò Steve allontanadosi dalla stanza
-Allora, come vanno le cose?-
Mi domandò sottovoce lo zio Rhodey
-Io e Pietro abbiamo vissuto sotto falso nome in una piccola casa a Brooklyn. È stato bello essere delle semplici persone per un pò di tempo-
Ammisi io
-Non ti è mancato tutto questo?-
Chiese lui riferendosi alla missione
-Mi è mancata la squadra, mi siete mancati tutti solo che avrei preferito incontrarvi in circostanze differenti-
Dissi ridacchiando
-Tu invece, come te la passi?-
Gli domandai
-Dopo lo scontro ho dovuto fare la riabilitazione, poi mi sono trasferito qua. Inizialemente viveva qua pure Tony ma dopo il matrimo...-
La fase però fu lasciata in sospeso 
-Ho già saputo che si sono sposati, sono felice per loro. Ho sempre saputo che erano destinati a stare insime-
Esclamai io cercando di eliminare l'imbarazzo
-Comunque prima di arrivare qua ho incontarto Tony a casa di uno stregone; Doctor Strange; ci siamo ritrovati a combattere contro due alieni molto grossi e da allora non ho più sue notizie. Quindi Rhodey se lo senti digli di richiamare-
Ci interruppe Banner
Mio padre aveva incontarto Bruce, si era tenuto in contatto con Rhodey, aveva persino trovato il tempo per sposarsi ma come al solito non aveva mai nemmeno un secondo per risponedere ad una mia telefonata. Era inutile che continuavo a tentare, ormai eravamo dei semplici sconosciuti.
-Possiamo andare in Wakanda. Ci aspettano là per domani pomeriggio-
Annunciò Steve facendo il suo ingresso nella stanza
-Sarà meglio andare a riposarci tanto nessuno a bisogno di noi qua. Quali sono le nostre camere?-
Domandò Nat
-Vi guiderà Jarvis-
Esclamò lo zio
Appena entrata nella mia camera tutto mi sembrò triste, quelle degli altri erano decorate secondo i loro gusti mentre quella mia era semplicemente una camera degli ospiti. Così uscì dalla stanza ed andai a bussare alla porta di Pietro.
-Posso dormire qua?-
Gli chiesi
-Certo-
Accettò lui passandomi una sua maglietta per usarla come pigiama
-Come ti senti piccola?-
Chiese lui abbracciandomi
-Ora che sono tra le tue braccia va meglio-
Esclamai io inalando l'inebriante profumo del ragazzo di fianco a me.
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Se la storia è di vostro gradimento lasciate una stellina o un commento. Al prossimo capitolo⚡💙

Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now