Capitolo 45

838 55 6
                                    

Pov's T/n
-Di cosa si tratta?-
Domandai io sedendomi al mio posto
-Domani si terrà un importante conferenza a Vienna per gli accordi di Sokovia-
Iniziò mio padre
-Forse ti è sfuggito un piccolo particolare. Io sono sfavorevole a questi accordi-
Esclamai alzando leggermente la voce
-Tesoro, appunto per questo mando là te e Pietro, per farti capire che è la cosa giusta da fare-
-Lui vorrebbe accettare-
Dissi io lasciando Pietro spiazzato
-Come fai a saperlo?-
Mi chiese il diretto interessato
-Speedy, non hai aperto bocca durante tutta la discussione segno che la tua testolina stava elaborando qualcosa di importante. Ormai ti capisco-
Ammisi fissandolo negli occhi
In risposta ricevetti solo un lungo silenzio
-Non siamo qua per fare terapia di coppia. Domani mattina partirete con il jet alle 9:00, alle 11:00 si aprirà il dibattito e voi dovrete essere già là seduti in prima fila. Mi raccomando portate vestiti adeguati-
Dopo quella affermazione mio padre si dileguò dalla stanza
-Senti piccola, io capisco le tue motivazioni ma secondo me vivremo più facilmente grazie agli accordi-
Esclamò Pietro
-Ognuno ha le proprie idee, il mondo è bello proprio per questo-
Dissi io con un finto sorriso sulle labbra
-Spero solo che queste decisioni non ci separino-
Ammisi abbassando lo sguardo
-Nulla ci può dividere-
In futuro quelle parole sarebbero state uno dei miei punti deboli.
*9:10 del mattino successivo*
-È impostato il pilota automatico, per qualsiasi cosa potete chiedere a Jarvis-
Annunciò mio padre fuori dal portellone
-Ci vediamo tra qualche ora-
Dissi io salutandolo e chiudendo il jet
-Quanto manca ancora?-
Mi domandò Pietro dopo nemmeno 10 minuti dalla partenza
-In realtà non lo so. Jarvis quanto manca all'atterraggio?-
-Grazie all'opzione turbo impostata dal signor Stark, arriveremo a Vienna tra mediamente 50 minuti-
-Forse è meglio parlare di quello che è successo-
Mi avvisò Pietro
-Non ho voglia di parlare per ora-
-T/n tu fai sempre così, quando succede qualcosa ti chiudi a riccio ed è impossibile comunicare con te-
-Sono solo stanca di tutta questa situazione, vorrei essere una normalissima ragazza, senza problemi di tipo alieno o magico però allo stesso tempo mi sento un egoista a dire o a pensare cose del genere-
Ammisi io
-Piccola, tu non sei egoista. Anche io all'inizio dei test fatti con Strucken mi volevo tirare indietro ma poi Wanda mi ha fatto capire che lo stavamo facendo per qualcosa di molto più grande. Per aiutare gli altri-
-Come fai a dire sempre la cosa giusta?-
Gli chiesi accennando un sorriso
-È un dono di natura-
Rispose lui baciandomi dolcemente
Dopo quasi un'ora atterrammo a Vienna
-Pensi che vado bene vestita così?-
Domandai io uscendo da una delle camere del jet
-Wow. Dovresti mettere più spesso questo tipo di tailleur-
Esclamò lui
-Ti conviene chiudere la bocca o entreranno le mosche-
Scherzai io
-Tu invece dovresti asciugare la bava che hai accanto al labbro-
Rispose
-Ma di che diavolo parli?-
Domandai io imbarazzata uscendo dal jet
-Mi stai mangiando con gli occhi-
Notò lui ridendo
-La prossima volta porta una camicia meno trasparente mio caro-
Continuammo la nostra conversazione sul taxi mandato dal segretario di stato
-Parlando di cose serie, secondo te è davvero la cosa giusta accettare l'accordo?-
Gli chiesi con sguardo triste
-Forse è la cosa migliore per tutti-
Ammise lui fissandomi negli occhi
————————————————
Se la storia è di vostro gradimento lasciate una stellina o un commento. Al prossimo capitolo⚡️💙

Questa ti era sfuggita ~Pietro Maximoff~ [In Revisione]Where stories live. Discover now