Tutto un gioco.

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Tornata a casa, mi fiondo direttamente nella mia camera per non incontrare nessuno.

Già sento risate e urli provenire dalla cucina. Saranno sicuramente arrivati gli amici di Zoe per il progetto della quale mi ha parlato questa mattina.

Annoiata, sgaiattolo in salotto, su quel comodissimo divano che amo tanto.

Prendo un pacco di patatine dalla credenza e inizio a guardare un nuovo film horror.

-Julie che fai? Vieni a mangiare si o no?- mi interrompe Tommy.
-Shh- rispondo per poi riprendere a guardare il film.
-Uffaaa! Vieni si o noooo- mi urla nelle orecchie il mio fratellino.
-Aspetta aspetta lo sta mangiando vivooooo...-dico per poi prendere un pugno di patatine e mettermelo in bocca.
Sono decisamente fissava con questi film.
Tommy fa una smorfia e si siede affianco a me, inizia a guardare con me il film e mi finisce tutte le mie patatine.

Non so quanto tempo passó, forse solo 10 minuti prima che ci interruppero di nuovo.
-Abbiamo mangiato senza di voi mi dispiace- esclama Mary. Le lancio un'occhiataccia, pri ma di riprendere a guardare il film.
-Cosa state guardando?- chiede improvvisamente.
-Shhh- esclamiamo in coro io e Tommy.
Mary sbuffa e rassegnata si aggiunge con noi sul divano e come una matta inizia a ridere. Solo lei puó ridere così alla visione di un film del genere.

Ci avvicinoamo alla tv tutti e tre, stanno trasmettendo la scena finale, la parte più bella e tragica.
Quando sento dei passi e la porta del salotto si apre di scatto.

-Julie dovremmo fare il progetto, ci serve il salotto... Potresti...-
-Shhhhhhhhhh- urliamo noi tre in coro infastiditi.
Alzo il volume con il telecomando e ci avviciniamo ancora di più alla tv.
-Per me la uccide- dico.
-Secondo me no- risponde Mary continuando a ridere.

Sento delle imprecazioni da parte di Zoe e delle risate di sottofondo.
Alla fine quel demone la uccide.

L'urlo delle ragazza si propaga per tutta la stanza. Lancio un' imprecazione, maledicendo in tutte le lingue del mondo questo film per il finale così brutto.

-Ok ora smammate tutti e tre- ci ordina Zoe.
-Sisi calma-rispondiamo in coro.

Sono più o meno una decina di persone compresi gli amici di Logan, tra cui Simon il suo migliore amico. Non saluto nessuno visto che non conosco nessuno tra loro.
Acceno un sorriso prima di uscire dalla sala per rintanarmi in camera mia.

Che figura di merda.

***
Mentre sto ascoltando della musica, bussano alla porta. Proprio ora devono venire a disturbarmi.

-Chi è?- chiedo scocciata:

Nessuno risponde e la porta si apre.

Mi ritrovo davanti l'ultima persona che avrei voluto vedere, Logan.

Sbarro gli occhi e mi alzo bruscamente dal letto.
-Che vuoi?- chiedo fredda.
-Siediti- dice chiudendosi la porta alle spalle.
-Per quale motivo?-
-Ho detto di sederti punto e basta!-urla.
-Perchè? Dimmi il perchè?Che vuoi ancora?-
-Siediti e zitta!!!-
-Tu a me zitta non lo dici.-
-Io ti dico quello che mi pare, quindi siediti e stai in silenzio, ti conviene.-mi minaccia.
-Mi conviene? Perchè? Cosa devi dirmi? Gran figlio di puttana...-
-Vuoi stare zitta cazzo! Ti devo parlareee-
-Vai parla stronzo-

Un po' di speranza si accende in me, sperando davvero che vuole chiarire la situazione.

-Io non provo nulla per te, come te lo devo dire? Sto con Allison la MIA ragazza, devi smetterla a guardarmi o fare la vittima. Era tutto un gioco capisci?
Grazie a Allison sono cambiato e tu non c'entri niente, non mi frega niente di te, ti odio-continua il discorso, guardandomi sempre negli occhi.

E io che ci ho creduto fino all'ultimo secondo.
Cosa provo in questo momento?
Dolore? Tristezza? Rabbia? Gelosia?
No.
Non provo assolutamente niente.
Vuoto totale.

I suoi occhi non mi hanno trasmesso niente mentre ha detto di odiarmi.

Non so che dire, lui sicuramente se ne accorge, infatti mi lascia lì, come un'ebete,in piedi a fissare quella porta dove qualche secondo prima c'era la stessa persona che mi odia ma che mi fa battere il cuore a mille.

Lui si che è un ragazzo bipolare. Prima ci prova spudoratamente con me, poi mi butta via.

Ma che c'ho scritto in faccia:'PRENDIMI PER IL CULO QUANTO VUOI TANTO IO NON SOFFRO?'

Tutto il dolore che provo lo reprimo in rabbia.
Mi sarei vendicata, eccome se gliel'avrei fatta pagare.
Ormai non so neanche io cosa provo più per lui. Forse lo amo, forse lo odio, forse è solo una cotta passeggera, forse non è niente o forse è tutto.

Ma adesso ho deciso. Giocheró al suo stesso gioco, perchè se c'è una cosa che so fare, è fingere, fingere che davvero non mi importi niente, fingere di odiarlo quando in realtà mi fa letteralmente impazzire.

Vaffanculo, ti amo.Where stories live. Discover now