Ti troveró.

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Rifletto due secondi sul significato del messaggio e rimango spiazzata.

Esco immediatamente dalla classe prendendomi una bella sgridata dalla prof, ma ora non importa.

Rileggo più volte quel messaggio, mentre l'ansia mi assale.

Dove sei Alis?

La chiamo più volte, ma senza risultati.

Decido di chiamare anche Logan, ma ogni volta mi scatta la segreteria.

Presa dall'ansia, esco da scuola senza permesso.

Il tempo non è dalla mia parte, infatti piove fortissimo, non che mi dispiaccia, io adoro la pioggia, ma oggi proprio non ci voleva.

Guardo gli orari dei pullman, ma sbuffo appena leggo che a quest'ora non passa un bel niente.

Ormai bagnata fradicia inizio a correre verso casa di Alis, ci vorranno 15 minuti per arrivarci.

I tuoni si fanno più forti e la pioggia più intensa, una volta arrivata mi rifugio sotto la sua veranda. Mi scrollo un po' di pioggia dai vestiti sistemandomi i capelli, per poi bussare furiosamente alla porta.

Solo dopo aver bussato mi accorgo che la porta è socchiusa, la apro meglio e rimango sconvolta.

È un casino. Vasi rotti, sedie per terra, piatti, vestiti, scarpe, tutto sparso per terra.

Con un nodo in gola faccio un giro per la casa, è tutto in ordine tranne il salotto e la cucina.

Chiamo la polizia o non la chiamo? Questo è il dilemma.

Tremante decido di chiamarla ma vengo bloccata da delle voci provenienti da fuori.

Mi affaccio alla finesta della cucina, avendo tutta la visuale del garage.

Vedo una macchina nera enorme, con affianco due uomoni mascherati che discutono fra loro, di uno riconosco la maglietta della squadra di calcio della nostra scuola.

Chi puó essere?

Nel frattempo dai finestrini dell'auto scorgo due teste e riconosco solo la testa rossa di Alis.

Non faccio in tempo a chiamare la polizia che gli uomini rientrano in macchina e se ne vanno.

Esco di casa con il fiatone raggiungendo il garage, rimango spiazzata appena vedo per terra il cellulare di Logan ormai distrutto.

E se l'altra persona è lui?
Ma che ci faceva con Alis?

Mentre la macchina misteriosa sta facendo retromarcia, mi affretto a raggiungerla in qualche modo, anche se è umanamente impossibile.

-Fermi!-urlo più che posso piazzandomi davanti a essa.

Non so se sia coraggio o pazzia la mia.

La macchina mi sfreccia davanti e per poco non mi investe, facendomi così cadere per terra su un'enorme pozza di fango.

Mi rialzo in lacrime e inizio a correre verso la sua direzione.

Sento che c'è qualcosa che non va, sento che potrebbe finire male.

Ma io sono troppo lenta e quella macchina troppo veloce. Impreco bestemmie mentalmente e maledico questo dannato tempo appena mi ritrovo di nuovo con la faccia per terra.

Cerco di rialzarmi, ma un dolore lancinante alla caviglia fasciata mi costringe e rimanere per terra. Osservo le mie mani ormai fradice di fango, le stringo in un pugno e trattengo altre lacrime.

Non ho tempo di disperarmi, nè di piangere.

Mi rialzo più determinata di prima, prendo il cellulare dalla tasca con l'intento di chiamare qualcuno. Da sola non ce la faró mai, mi serve aiuto.

Non intendo arrendermi alla prima difficoltà, perchè io sono fatta così, non mi arrenderó mai Logan, te lo giuro, dovessi cercarti anche in capo al mondo. Io lo farei. Per te.

#spaziodautrice
Perdonatemi il super ritardo, ma è colpa del cellulare! Mi si è rotto e sono stata senza non si sa quanto tempo. Lo so che non è una motivazione valida, ma avevo i capitoli tutti salvati lì ahaah.

Vabbe vi prometto che aggiorneró domani il prossimo capitolo o addirittura questa sera.
Mi scuso di nuovo con tutti!

Vi amo.

Alla prossima.❤️

Vaffanculo, ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora