Non accontentarti, tu meriti di più.

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-Dai Logan dobbiamo tornare dentro, sicuramente gli altri ci staranno cercando- dissi incoraggiandolo ad alzarsi.

-No, il voglio stare qui con te-

Risi alla sua affermazione, quando era ubriaco mi faceva davvero tenerezza.

-Dai alzati- dissi facendo gli occhioni dolci.

Alla fine si alzó e mi si paró davanti con un sorrisetto stampato sul volto.

Mi cinse i fianchi con le mani e inizió a lasciare una scia di baci lungo il collo.

Perchè a ogni suo tocco dovevo sentirmi così bene? Perchè proprio con lui?

-Dai smettila- dissi dandogli una pacca sui suoi pettorali, per farlo allontanare. Ma non si mosse minimamente.

Non mi lasció andare e continuó a stringermi sempre più forte causandomi una serie di brividi.

Ripresi subito lucidità, dovevo staccarmi immediatamente da lui, era troppo ubriaco e non sapeva quello che faceva.

Gli pestai un piede e mi liberai dall'abbraccio.
-Ahia-sbraitó lui.
-Perchè hai reagito così prima?-gli chiesi schietta.

Mi guardó sorpreso per qualche secondo che mi sembró un'eternità.

-Niente, solo che Dylan è un coglione-
-Non è un coglione, è un grande amico per me-
-Sisi amico, ci credo-
-Scusa ma chi sei te per dirmi quello che posso e non posso fare?- urlai furiosa.

Come sempre la nostra conversazione prese una brutta piega.

-DYLAN È UN COGLIONE- mi urló barcollante senza rispondere alla mia domanda.
-Sei geloso?- lo provocai.
-Io? Geloso? Pff- disse indiferente.
-Beh allora lasciami stare- urlai.
-Sei venuta tu da me!- ribattè.

Battei per terra i piedi furiosa e me ne ritornai dentro da sola, anche da ubriaco era bipolare.
Prima faceva il dolce poi lo stronzo.

Quanto lo odio.

Per fortuna ritrovai subito gli altri e dopo un po' ritornammo a casa.

-Tutto bene?- mi chiese Jessy dall'altra parte della camera.
-Si- risposi con un filo di voce, per poi addormentarmi.

***
Mi alzai di botto per le urla improvvise di Tommy e Mary.
Guardai l'orologio sul comodino che segnava le 10:05.

Quelle pesti mi avevano svegliato troppo presto visto era domenica volevo dormire ancora un po'.
Vabbe con loro ci avrei fatto i conti dopo.

Mi alzai dal letto ancora assonnata e notai che in stanza non c'era nessuno.
Strano.

Avevo anche un po' di maldi testa a causa di ieri sera e a quanto mi ricordavo avevo di nuovo litigato con Logan.

-JULIE TRA POCO VIENE NONNA JASMINE A TROVARCI MUOVITIIII- urló Jessy entusiasta entrando all'improvviso nella camera.

-Nonna Jasmine, davvero?- chiesi sorpresa.

È nostra nonna paterna, purtroppo è rimasta vedova all'età di 36 anni, ed è la nonna migliore del mondo.

-SIIII- mi rispose eccitata.

Alla sua risposta sfrecciai come una furia in bagno.
La porta era chiusa, ma l'aprì senza farci troppo caso.

Iniziai a lavarmi la faccia e i denti, quando la porta della doccia si aprì mostrandomi Logan che mi uardava con aria divertita e maliziosa.
Mentre io ero rimasta immobile a causa del suo fisico perfetto, e per fortuna che portava almeno un asciugamano, altrimenti gli sarei già andata addosso.

Vaffanculo, ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora