Mi frega, mi frega eccome.

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-Respiraaaaa- rassicurai per la centesima volta Alis.
-Nonono! Come faccio? Ottio come sto? Come mi comporto?- rinizió a sparare parole a raffica la mia amica.

Mi alzai, le misi le mani sulle spalle e la guardai negli occhi.
-Sii te stessa e ricordati che sei bellissima- dissi.

Si calmó e mi abbracció improvvisamente.
-Non so cosa farei senza di te- mi confessó.
L'abbracciai ancora più forte, ci conoscevamo da pochi mesi, ma sembrava l'unica persona che riusciva a capirmi.

-Dai stupida! Ora andiamo a mangiare, poi vai a fare colpo su Simon- dissi per sdrammatizzare.
-SIII, ancora non ci credo che mi ha invitato a uscire con lui questo pomeriggio- disse tutta sognante.

Un po' mi dispiaceva perchè io sarei rimasta sola tutto il pomeriggio visto che i prof ci avevano lasciato via libera per Parigi.
Forse sarei andata a fare qualche passeggiata da sola o forse sarei rimasta in albergo a torturarmi sullo strano comportamento di Logan e la sua bipolarità.

-Pensi a Logan?- mi chiese Alis mentre cercava di mettersi le scarpe.
-Si nota così tanto?-chiesi sarcastica.
-Dai che si risolverà tutto- mi rassicuró.
Speriamo sia vero.

Dopo un po' uscimmo dalla stanza per raggiungere gli altri. I professori avevano deciso di portarci in un McDonals enorme, nel vero senso della parola.

Io e Alis ci mettemmo in un posto a quattro con altre due ragazze.
Si chiamavano Jemma e Carlotte, erano molto simpatiche ed entrambe erano bionde e ricce, si assomigliavano parecchio.

Mentra ordinavamo notai Logan dall'altra parte della stanza, seduto a un tavolo con altri quattro ragazzi.
Al suo fianco c'era Simon, gli altri due non li conoscevo.
A un certo punto incrociai il suo sguardo, così abbassai subito i miei occhi sul mio amato hamburger, ma incuriosita riguardai nella sua direzione e notai che mi stava ancora fissando.

-Tutto bene?- mi chiese Carlotta preoccupata.
-Si si si- risposi cercando di sembrare credibile.
-No scusa, ti avevo vista piuttosto pensierosa-
-Lei è fatta così- intervenì Alis salvandomi da quella imbarazzante conversazione.

Parlammo del più del meno per tutto il pasto cercando di conoscerci di più, quando dei ragazzi dietro al nostro tavolo iniziarono a lanciarci delle patatine.

-Basta! Ora vado là e do una bella lezione a tutti!- urló furibonda Jemma.
-Io ti aiuto- disse Alis.
-No aspettate, ho un'idea migliore. Giochiamo al loro stesso gioco!- intervenni io.
-Che hai intenzione di fare?- mi chiese Jemma.

Senza rispondere presi della patatine e le iniziai a tirare nel tavolo di quei ragazzi.
Le altre si guardarono tra loro sorridenti e fecero lo stesso.

Dopo varie imprecazioni da parte dei ragazzi scoppiammo a ridere tutte e quattro, orgogliose di noi stesse.

-Cazzo ridete? Come vi siete permesse?- si alzó un ragazzo da quel maledetto tavolo e venne verso di noi.
Era alto, molto alto e piuttosto robusto.

Meglio Logan. Pensai.

Perchè dovevo pensare a lui anche in situazioni come queste?

-Chi la fa, l'aspetti- gli risposi tranquilla continuando a mangiare le patatine.
-Senti ragazzina, tu a me così non ci parli- disse arrabbiato avvicinandosi sempre di più.

Irritata mi alzai e gli buttai addosso tutta la Coca Cola.
Scoppiarono tutti a ridere, persino i suoi amici.
È possibile che mi debba cacciare sempre nei guai?
Non era la prima volta che mi ritrovavo in una situazione del genere.

Quel ragazzo diventó tutto rosso per la rabbia, prendendomi con violenza il polso e trascinandomi con sè.
-E vattene stronzo!- urló Alis in mia difesa.

-È possibile che butti il cibo a tutti?- mi chiese Logan irritato, liberandomi dalla presa di quel ragazzo tutto muscoli niente cervello.

Rimasi sorpresa dalla sua azione e dalla sua comparsa.

Possibile che ogni volta che mi cacciavo nei guai, c'era sempre lui ad aiutarmi?

-Chi sei? Il suo fidanzato?- chiese il ragazzo di cui ancora non sapevo il nome a Logan.
-No e ora vattene prima che ti appiccico al muro- disse Logan minaccioso.
-Andiamocene- intervenni io, prendendo Logan per mano prima che scoppiasse una terza guerra mondiale.

Feci cenno alle ragazze che andava tutto bene e portai Logan al bagno per calmarlo.

-Non ti intromettere più! CE LA FACEVO DA SOLA- sbottai acida.
-Da sola? Ma l'hai visto quello?- chiese sarcastico.

Non risposi.

-È possibile che ti devi mettere sempre nei guai? Ieri sull'albero, oggi con questo! Ma che ti passa per la testa! Qualche volta fatti i cazzi tuoi!- mi urló contro.

-Ma che diavolo te ne frega? Lasciami in pace- ribattei acida.
-Sai quanto me ne frega? Vorrei poter dire niente, invece non è così. Mi frega, mi frega eccome.-

Mi lasció spiazzata con quelle parole, non sapevo che dirgli.

-Allora perchè fai così? Perchè mi hai detto tutte quelle cose brutte?-

Abbassó di colpo lo sguardo.
-Rispondimi- lo incitai io mettendogli un dito sotto il mento per alzargli la testa, così da rincontrare i suoi magnifici occhi verdi.

-Non posso- rispose soltanto.
-Dimmi perchè? Almeno dimmi il perchè?- iniziai a urlare, ne avevo abbastanza di tutta questa situazione, dovevo sapere, ne avevo il diritto.

Non rispose e se ne andó via e io come una stupida lo lasciai andare.

Cosa mi nascondeva?

In fondo aveva ragione, siamo fratellastri, ma l'amore vince su tutto, no?
C'è qualcosa che non quadra in questo fottuto cerchio.

-Andiamo i prof ci chiamano- mi informó Alis entrando in bagno distogliendomi dai miei oscuri pensieri.

-Dai Julie andiamo, mi racconti dopo cosa è successo, ora stai tranquilla- mi rassicuró.

Le sorrisi e uscimmo dal bagno, mi sentivo proprio uno schifo.

Mentre uscivamo notai che Logan mi stava fissando.
Perchè faceva così? Perchè?

Da un lato mi piaceva, dall'altro mi infastidiva.

Lo riguardai un'altra volta incrociando i suoi occhi, perdendomi nell'intensità di quel verde per infiniti secondi.

Anche con un semplice sguardo riusciva a farmi provare tante emozione.

E ancora una volta aveva ragione mio padre, l'attrazione mentale è molto più forte di quella fisica. Di una mente non ti liberi neanche se chiudi gli occhi.

Logan, Logan, Logan, cosa mi stai nascondendo?

***
Lungo il tragitto per ritornare il albergo, caddi almeno due volte.
Per fortuna c'era Alis a sostenermi quando crollavo.

Ricercai un'altra volta con lo sguardo Logan e lo trovai avvinghiato a Deasy, la stronzetta.

A quella scena mi venne il voltastomaco.

Neanche mezz'ora fa mi aveva fatto una scenata confessandomi che ci teneva tanto a me.

Ora invece, sapete come mi sento?
Mi sento ridicola solo per averci creduto, anche solo per un secondo.

#spaziodautrice
Scusate per il capitolo mini! Ma nei successivi ne accadranno delle belle!
Chissà cosa nasconde Logan! Ahahaha.

Grazie a tutti.❤️
Alla prossima.❤️

Vaffanculo, ti amo.Where stories live. Discover now