Vaffanculo, ti amo.

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Il tanto atteso giorno purtroppo è arrivato.

Mentre Logan saluta gli altri di sotto, io me ne sto rinchiusa in camera a pensare.

Oggi è domenica, sono le otto di mattina e fra precisamente un'ora partirà.

Dopo un po' entrano in camera Jessy e Zoe.
-Se n'è andato- mormora Zoe con un filo di voce.

Senza rispoderle mi rigiro dall'altra parte del letto facendo finta di niente.

-Te l'ha mai detto nessuno che sei una cretina?- mi aggredisce Jessy togliendomi le coperte di dosso.

-Te l'ha mai detto nessuno che mi devi lasciare in pace- gli urlo in faccia riprendendomi le coperte.

-Sei solo una vigliacca- dice guardandomi dritto degli occhi.
-Non sono una vigliacca- dico alzandomi.
-Invece si, l'avresti almeno salutato se non lo fossi- mi rinfaccia.
-Ci siamo salutati ieri sera- mi difendo io.
-Ma vuoi capire che tornerà fra due anni? Lo vuoi capire si o no?- mi urla in faccia un'altra volta.

Rimango interdetta dalle sue parole, a quanto pare l'unica a non rendersi conto della gravità della situazione, sono io.

-È partito?- chiedo iniziandomi a mettermi le scarpe.
-No hai ancora tempo, sono le otto e mezza, sicuramente lo troverai in aeroporto se ti sbrighi- mi informa Zoe.

Mi pettino velocemente i capelli e prima di chiudere la porta di camera dico:-Grazie sorelle, per esserci sempre-
Loro mi sorridono, mentre io in qualche modo corro fuori casa.

Vado a sbattere contro Luke che sta rientrando.
-Hai portato Logan in aeroporto?- chiedo frettolosamente.
-Si, ora sono tornato- mi risponde confuso.
-Bene, devi accompagnare anche me, andiamo- dico trascinandolo fuori.

-Alla fine ti sei decisa, ma lo sai che ormai partirà vero?- mi chiede.
-Lo so, lo so- rispondo con un velo di tristezza nella voce.

A quel punto parte e dopo dieci minuti arriviamo.
Scatto come un razzo fuori dalla macchina, ringraziando Luke, mentre corro dentro quel maledetto aeroporto.

Mi giro intorno e dopo vari tentativi, finalmente lo vedo.

Per un momento mi fermo, lo guardo allontanarsi, mentre cammina velocemente dirigendosi verso il suo volo.

Mi da le spalle e io riesco a sentire il rumore dei suoi passi farsi più leggero.
È come se attorno a me non ci fosse nessuno, come se la gente che cammina affianco a me non esistesse.

Lo fisso e sento che si sta portando via una parte di me...e non una parte piccola, ma si porta con se tutto il mio cuore e ad ogni passo fa sempre più male.
Quel vuoto al petto è enorme, sento l'aria gelida attraversarmi e passarmi dentro al petto come se ci fosse un buco.

Mi stringo le braccia al petto, ma non serve a niente. Sento un calore improvviso e le lacrime iniziano a scendere non appena mi rendo conto che sta partendo.

Lui non si volta neanche una volta ed io non so minimamente quanto tempo è passato.
Le mie gambe si muovono da sole, vanno verso di lui, corro veloce per raggiungerlo mentre piango ininterrottamente.

Sfioro le persone e le supero, fin quando non lo raggiungo e fortunatamente ce la faccio.
Allungo la mano sfiorando la sua così da farlo girare.

Mi guarda sorpreso, ci guardiamo per alcuni instanti profondamente, finchè non si decide a spezzare il silenzio.

-Perchè sei venuta?- mi chiede dolcemente.
-E me lo chiedi? Mi hai salutato con 'Arrivederci Julie'! Ti rendi conto? Non ci rivedremo per due anni?- urlo disperata.

Vaffanculo, ti amo.Where stories live. Discover now