Ti prego, resta.

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A volte c'è chi fuma , chi si taglia o persino chi si droga per riuscire a sfogarsi.

Poi ci sono io, quella che si sfoga osservando le gocce di pioggia cadere dalle nuvole e schiantarsi al suolo per poi scomparire per sempre.

Oggi il tempo è esattamente alla portata di come mi sento.

Uno schifo.

Dopo esser tornata a casa fingendomi malata, Logan ha annunciato a tutta la famiglia quello che ho letto sul giornalino.

Partirà.
Fra una settimana partirà per Los Angeles per intraprendere il suo grande futuro sportivo.

Mamma e Mark sono rimasti al settimo cielo dalla notizia, sembravano i genitori più orgogliosi del mondo.
Logan mentre ci spiegava che l'aveva rintracciato un grande allenatore del calcio, mi lanciava qualche occhiata.

Ma l'unica cosa che potevo fare io era guardare il piatto e giocare con il cibo facendo finta di niente, anche se le lacrime minacciavano di uscire ogni tre secondi.

Come avrei fatto io?
Cosa potevo fare?

-Tutto bene?- mi chiede Jessy mettendosi affianco a me ad osservare la pioggia.
-Si, solo che non mi sento bene- mento stringendomi di più nella coperta e bevendo la cioccolata calda dalla mia tazza rossa.

-Va bene, ma devi restare con Kat a casa, ha la febbre- mi avvisa.
Annuisco.
-Comunque mi dispiace- aggiunge abbassando lo sguardo.
-Per cosa?-chiedo sapendo già la risposta.
-Lo sai Julie, potrei mostrari forte quanto vuoi con gli altri, ma non con me- dice lasciandomi sola.

Sorrido perchè so che ha pienamente ragione, dietro una maschera tutti ci sanno stare, o meglio si sanno nascondere.

Mentre continuo ad ammirare la pioggia, noto che fuori al vialetto gli altri stanno andando a scuola, compreso Logan.

Hanno già organizzato una festa di addio in suo onore.

Per questo non so se essere felice o triste, forse finalmente avró un po' di pace senza di lui. Ma ce la faró davvero?

Mentre sorseggio la mia cioccolata calda, sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla.

-Che c'è?- chiedo infastidita a Kat.

Lei mi guarda con occhioni dolci e mi indicandomi il tavolino.

Sbuffando le preparo il materiale per disegnare e così si mette all'opera.

Mi rimetto al posto di prima e la osservo disegnare, noto che mano a mano che disegna sorride.

Poggio la cioccolata calda sulla credenza e mi avvicino a lei curiosa.

Ha disegnato un principe mano nella mano con un principessa e dietro un bellissimo castello.

Mi guarda orgogliosa del suo disegno e io le sorrido.

Mi allontano un attimo e stringendomi di più nella coperta mi riavvicino alla finestra osservando le foglie cadere dagli alberi a causa del vento.

-Sai Kat...-inizio a dire ottenendo la sua attenzione.
-...ho iniziato a dubitare nelle favole quando ho notato che alla fine del libro, nella frase 'e vissero felici e contenti' mancava la parola insieme...- aggiungo.

Lei mi sorride dolcemente scuotendo la testa, poi mi si avvicina abbracciandomi.

Quel gesto mi lascia sorpresa, ma la stringo più forte a me accarezzandole i capelli.

-Vietato dire 'non ce la faccio'- mi sussurra all'orecchio.

Mi immobilizzo un attimo per la sorpresa, ha parlato, Kat ha parlato.

Le prendo il viso fra le mani e con le lacrime agli occhi le dico:-Parli? Parla ancora ti prego-

Lei scuote di nuovo la testolina e ritorna a completare il suo disegno.

Io resto immobile vicino alla finestra, Kat ha parlato e ha detto una cosa bellissima.

Mi stupisco sempre di più di quella bambina.

Il resto della mattinata lo trascorro a pensare, poi una volta che gli altri tornano, mi rinchiudo in camera.

Fa ancora più male sapere che quello stronzo parte e mi lascia sola, avevamo promesso di odiarci, non di dimenticarci.

-Te la senti davvero fratello?- questa è la voce di Luke che parla in corridoio.
-Si- risponde Logan freddamente.

Quanto lo odio in questo momento, ho tutto il diritto di odiarlo.

Decido di andare in camera sua per parlargli, ma non trovandolo lì, sbircio un po' in giro, vedo foto sue di quando era piccolo, qualche videogioco sparso per la stanza e magliette, calzini, boxer buttati per terra.

Disordine più totale.

Sorrido alla scena, ma il mio sorriso scompare appena Logan entra in stanza.

Finalmente.

-Allora parti- dico continuando a guardare le sue foto.
-Si- risponde lui prendendomele dalle mani bruscamente.

-Quindi era questo che mi nascondevi- dico.
-Non credo nelle relazioni a distanza- risponde guardandomi negli occhi facendomi sciogliere.

-Puoi sempre, come dire...rifiutare-
-Rinunciare al mio futuro per una storia come le altre che potrebbe finire fra neanche una settimana, fammi pensare...no.- dice sarcastico.
-E se noi durassimo? E se io non ce la facessi da sola?- chiedo speranzosa.

-Ce la farai- mi dice.
-E tu?-
-Ce la faró- mi risponde rimettendo quelle foto al suo posto.

-Quando parti?- gli chiedo.
-Tra una settimana, ho già deciso- mi risponde senza far trapelare nessun tipo di emozione nella voce, mentre a me le lacrime minacciano di uscire a ogni sua parola.

-Quindi questo è un addio- dico con voce spezzata.
-Torneró fra due anni- risponde.

Distolgo lo sguardo dal suo e mi avvicino alla finestra.
-Due anni...wow! Hai deciso tutto così in fretta- commento sarcastica.

-Staremo bene sia io che tu, non ci saranno problemi, non dovremo fingere di odiarci difronte ai nostri genitori, non soffriremo più, capisci?-
-E quando tornerai? Ce la faró a guardarti in faccia? Tu credi davvero che io sia felice di questa tua scelta, lo credi davvero?- chiedo con gli occhi lucidi.

-Questa storia è sbagliata, noi siamo sbagliati, le circostanze non ci permettono di stare insieme. Il mio sogno, la nostra famiglia che dopo il matrimonio diventerà una vera famiglia. Secondo te davvero lo accetterebbero?- dice facendomi voltare verso di lui.

-Potremo sempre evitarci, come abbiamo sempre fatto, ma ti prego non andare via da me. Perchè vuoi partire? Perchè?- chiedo con voce spezzata avvicinandomi a lui.

Alla mia domanda si allontana da me, guardando verso il basso.

-Perchè? Dimmi perchè?- lo supplico in lacrime facendo qualche passo avanti verso di lui.

Piano piano alza la testa, guardandomi intensamente con quegli occhi smeraldo.

Alla fine si avvicina a me, iniziando ad accarezzarmi una guancia delicatamente, sussurrando le parole più potenti che avessi mai sentito:
-Perchè io ti amo, ti amo Julie.-

#spaziodautrice
Scusate i capitoli corti!
Ma sono in viaggio e internet mi va lentissimo e ho anche poco tempo per scrivere.
Non mi incolpate se non riesco ad aggiornare subitissimo, non è colpa mia ahahah.

Alla prossima.❤️

Vaffanculo, ti amo.Where stories live. Discover now