23.

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Daniel

Poche ore dopo, eravamo ancora nella sala d'attesa, piena di tensione che faceva sentire tutti noi tristi e soli, anche se non lo eravamo, avevamo l'un l'altro.

Rose si era calmata, tipo, due ore fa, e ora era silenziosa, fissando solo davanti a sé. Tutti potevano dire che era profondamente sprofondata nei suoi pensieri e sembrava che nessuno, tranne il dottore, fosse in grado di spezzare i suoi pensieri.

Mi guardai un po' intorno e vidi che tutti sembravano esausti, come se avessero un disperato bisogno di dormire.

Non potevo essere in disaccordo, le borse sotto i miei occhi erano chiaramente notevoli e mi ha colpito il fatto che anche tutti gli altri le avessero come le mie.

Max stava solo guardando avanti a se, quello che aveva già fatto per ore. Rose aveva chiuso gli occhi e faceva dondolare nervosamente la sedia avanti e indietro, mentre James si strusciava le dita sui jeans.

Tuttavia, nessuno ha parlato e non c'è stato alcun progresso da quando il dottore è venuto a informarci di Desy.

"Perché ci vuole così tanto tempo, non ce la faccio più," si lamentò improvvisamente Max, "deve davvero passare così tanto tempo prima che possiamo vederla cazzo?!" Alzò il tono ed espirò profondamente.

"Sono sicuro che non ci vorrà più così tanto ormai," finsi un sorriso storto, giusto per assicurarmi che Max non perdesse la testa.

"Hai ragione," esclamò James, "laggiù," indicò il dottore, che si stava rapidamente avvicinando a noi. Era lo stesso medico di prima, per fortuna.

Tutti alzarono lo sguardo con un'espressione nervosa leggibile nei loro occhi.

"Buongiorno.. abbiamo fatto dei piccoli controlli su Desy, e sembra essere stabile, il che significa che può ricevere visite. ricordatevi di stare tranquilli, non si è ancora svegliata."

Mi alzai dalla sedia, proprio come hanno fatto gli altri, ma il dottore ci ha subito interrotti.

"Ehm, mi dispiace dirtelo, ma per evitare situazioni troppo caotiche, sono solo due alla volta autorizzati a far visita alla signorina Taylor. Mi dispiace."

Strinsi le labbra in una linea sottile e cercai di nascondere la delusione che bruciava dentro di me. Ovviamente sapevo che sarei stato io quello che avrebbe dovuto aspettare, dato che Max e Rose avevano semplicemente un motivo in più per farle visita, cosa che capivo, ovviamente.

"Va bene.. se noi..?" Rose si fermò di fronte a me e inarcò le sopracciglia, indicando il corridoio dove giaceva da qualche parte Desy

"Certo, andate"

Rose annuì con gratitudine e seguì Max, che aveva già lasciato la sala d'attesa.

Gemetti e mi appoggiai allo schienale, chiudendo di nuovo gli occhi mordendomi il labbro inferiore, cercando di non essere troppo deluso.

Lanciai un'occhiataccia a James, le lacrime gli stavano lentamente scivolando lungo le guance e lui le asciugò velocemente quando si accorse che lo guardavo.

"Va tutto bene, capisco che faccia schifo la situazione .." Feci una smorfia e gli accarezzai la spalla in modo amichevole, "siamo tutti incasinati con la testa ora,.."

James sospirò sonoramente e imprecò sottovoce.

"Solo-dovrei essere io quello più importante per Desy, ero abbastanza sicuro che le piacessi, ma poi è arrivato Max e ha rovinato tutto.." James disse all'improvviso, incrociando le mani a pugno per la rabbia.

"Non sono sicuro se..."

"No.. so cosa stai cercando di dire, che non era Max la sua intenzione e tutte quelle stronzate. E probabilmente non lo era. Ma si sono comunque innamorati e se Desy muore o è gravemente danneggiata al cervello, quello che farò non ti piacerà ." James sputò e si appoggiò al muro, altre lacrime gli stavano scivolando dalle guance.

Starlight || Max VerstappenWhere stories live. Discover now