.Capitolo 15.

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<<Come ti stavo raccontando..... c'era una volta una giovane donna, con due bellissime bambine, che purtroppo perse il marito, a lei tanto caro in un incidente stradale, e così si risposò con un uomo, di giorno bravissimo, di notte un mostro violento....>> iniziò Agnese, senza peso, come se stessa davvero raccontando cappuccetto rosso o una fiaba così.
Istintivamente, e anche troppo preso da quello che stava per narrarmi, mi accoccolai a lei, ascoltandola attentamente. Agnese non si fece scappare l'occazione di un mio momento di vulnerabilità, prendermomi tra le braccia come se nulla fosse, tornando rapidamente alla storia per non farsi sgamare: c'era qualcosa di estremamente intimo in quel momento, sapevo che stava per parlarmi di un pezzo del suo passato, e per nulla al mondo mi sarei azzardato a non darle tutte le mie attenzioni, e lei mi rendeva partecipe stringendomi al petto.

<< ovviamente ti chiederai, ma come è finita questa donna a sposare un mostro del genere? Non aveva un pò di buon senso? Vabbè hai capito che sto parlando di me, inutile girarci intorno. Beh, la storia ha inizio da un pò prima....

Devi sapere che io non ho mai avuto problemi con la mia famiglia, anzi! Sono figlia di una coppia molto religiosa, e per anni sono stata la loro bambina perfetta: non facevo mai i capricci, non dicevo mai di no, mi vestivo e atteggiavo come volevano loro, ero la bambola di mia madre in pratica e per questo ero premiata e riempita di complimenti! Cosa mai poteva andare storto?? Beh, arrivò l'adolescenza e la piccola bambina dal vestitino a fiori divenne la ragazzaccia ribelle, dai jeans strappati e catena al collo. Loro non capivano le mie richieste di autonomia e di una mia identità, volevano la piccola Barbie da vestire e truccare, da mostrare agli amici della chiesa alle cene, non la ragazza che si domanda se la nostra religione ha senso, a truccarsi e vestirsi come vuole lei, ma peggio ancora, inizia ad interessarsi ai ragazzi e al sesso.

Le cose peggiorarono piano piano...io disobbedivo e mi ribellavo, atteggiandomi da "puttana", cercando di farmi valere e per questo venivo castigata: il loro modo preferito per punirmi era chiudermi in camera e smettere di parlarmi per giorni, dicevano che mi avrebbero parlato quando mi sarei rinsavita....mah...
Così, io che ero abituata a mille complimenti e attenzioni, manipolata come un burattino, senza volontà e amor proprio, venni privata di tutto ciò solo perchè stavo scoprendo me stessa, così andai a cercare quelle attenzioni  altrove....dai ragazzi...più grandi.... e poi sai che successe: scopai con uno a 15 anni, spunta fuori Elena, e i miei mi cacciano di casa. Fine!

O meglio, poi per fortuna le cose migliorano: dopo mesi in comunità, a 17 anni incontrai Samuel, che mi tirò via dalla strada, mi misi a studiare e a lavorare, tra i 21 e i 23 nacque Ginevra, adottiamo Viola poco dopo...tutto sembrava andare per il meglio! Poi lui mi lascia a causa di un incidente, e io mi ritrovo di nuovo a non avere la più pallida idea di che fare.

Incontro per caso Cedric, una sera al bar mentre sto lavorando come cameriera, cercando di sostenere da sola 2 bimbe senza i miei genitori, e io, forse più per il bene loro che mio, mi risposo. Avevano bisogno di un padre e io di supporto, ho dovuto.... non avrei mai immaginato che razza di animale fosse.

Mi convinse a lasciare studio e lavoro, a fare la casalinga, senza indipendenza economica ed ignorante, mi avrebbe trattato come una regina, disse. Poi arrivarono i primi urli, i primi pugni al muro, e poi i primi schiaffi, per delle stupidaggini come la cena pronta in ritardo, una domanda scomoda come "dove sei stato?", un pochino di polvere in giro, anche leggere un libro in santa pace per lui era un insulto, come se stessi cercando di istruirmi per superarlo...il giorno dopo tornava tutto normale, mi riempiva di quelle attenzioni che come donna desideravo avidamente, mi faceva i regali e trattava le mie figlie come principesse. 10 anni Sirio, ci sono rimasta per 10 anni.... e ormai io ero vittima del suo umore ora per ora, altro che giorno per giorno. Aveva iniziato a maltrattarmi anche verbalmente, a darmi della grassa, della schifosa. Mi tradiva, aveva le camicie piene di rossetto, ma a me non lo faceva mettere.

Redamancy: &quot;L'Amore che ritorna&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora