YOU CAN'T JUDHE A BOOK BY ITS COVER

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Era la vigilia di Natale e le temperature avevano da poco iniziato a sfiorare lo zero. La città era un tripudio di luci e colori. 

Le ragazze erano riunite in soggiorno ad addobbare un albero di 2 metri che Scarlett aveva comprato proprio quella mattina,  in un negozio a qualche isolato dal loro appartamento. "Niente palline quest'anno" aveva detto spalancando la porta di ingresso con un piede;  entrambe le mani erano occupate dal grosso arbusto. Aveva acquistato solo dei grossi fiocchi rossi e delle bacche da piazzare qua e là sull'albero oltre che in punti strategici della casa. Tra una risata e l'altra agghindarono in breve tempo il massiccio abete e Charlotte completò l'opera d'arte con delle foto che le ritraevano insieme, poi si precipitò ad abbracciare Scarlett la quale le scompigliò i lunghi capelli con fare affettuoso. Infine, Diamond consigliò di aggiungere un'altra serie di lucine a led su una piccola mensola, per illuminare maggiormente un angolo morto dell'attico,  ancora poco arredato. 

Quel giorno avevano deciso che non sarebbero andate al ristorante. Avevano delegato molte delle cose da fare ai ragazzi dello staff che si erano mostrati molto comprensivi. 

Victoria aveva spiegato loro di voler trascorrere l'intera giornata con sua figlia, dispiaciuta di doverla lasciare sola proprio il giorno di Natale. Il giorno seguente , infatti, era previsto un evento molto importante al locale, visto che un certo Burkan Deniz,  famoso produttore televisivo turco, lo aveva affittato interamente per festeggiare la fine delle riprese della prima stagione della sua serie tv. Ed era stato questo il modo in cui Victoria aveva scoperto che l'attore protagonista fosse proprio Vulkan Kurt. Ebbene si,  lo stronzo. Aveva deciso di non voler indagare oltre, la sua vita non le interessava affatto. Non si era neanche chiesta se fosse sposato o fidanzato. Era più facile immaginarlo circondato da donne, magari una per ogni giorno della settimana . Atteggiamento che gli calzava a pennello. 

"Capisci quanto ho lavorato per questo? Non potrei mai rinunciarci. Ascoltami. Hai delle ambizioni Viky, c'è qualcosa che desideri più di qualsiasi altro? Certo che ne hai altrimenti non saresti qui, dall'altro capo del mondo a studiare su quei cazzi di libri che ti piacciono tanto" . Quelle parole avevano riecheggiato troppo a lungo nelle sue orecchie per essere dimenticate. Scosse la testa come a volersene liberare una volta per tutte e pensò al fatto che almeno lui ci fosse riuscito a realizzare il suo sogno. 


<< Pianeta terra chiama Viky, pianeta terra chiama Viky ... anzi com'era? signora Victoria Thompson?  >> disse Scarlett, imitandone la voce squillante assunta durante la riunione ed aggiungendovi una pernacchia. 

Viky alzò gli occhi al cielo ed imbarazzata sollevò il dito medio assicurandosi che non la vedesse sua figlia. 

<< oooh signorina Wilson quando è diventata così cafona? devo ammettere che questa città tira sempre fuori il peggio di lei >> rise portandosi con fare melodrammatico la mano davanti alle labbra. 

<< ed è questo il motivo per cui mi chiuderò in casa per 12 mesi Scarlett! >> disse piuttosto seria dirigendosi verso la libreria a muro sulla quale stava finendo di disporre alcuni dei suoi romanzi preferiti. 

Dopo qualche istante, Scarlett la raggiunse posizionandosi al suo fianco. Teneva il tablet tra le mani con fare circospetto e Viky sapeva perfettamente  che avrebbe voluto dirle o chiederle qualcosa, ma che stava cercando le parole giuste per farlo. Difatti prese tempo. Prima le chiese se avesse ricevuto notizie dall'avvocato Cooper in merito alla richiesta di divorzio da Archie ricevendo una risposta negativa, poi se avesse voglia di mangiare o di bere qualcosa e dopo aver fischiettato come una marmotta,  le chiese se avesse visionato l'elenco degli ospiti della cena di natale al Kindy. 

TWICE - Like a stormWhere stories live. Discover now