BARKING UP THE WRONG TREE

40 8 2
                                    


                                                                           Sappi che sceglierei te, sceglierei te mille volte, che fosse          per me sarei già lì ad abbracciarti per tutta la notte, o tutta la vita.

(Charles Bukowski)



                                                                                 VULKAN'S POV

La vidi fuggire via, scivolarmi dalle mani come sabbia finissima e cocente. Le ustioni non le avrei medicate, sarebbero rimaste lì, a ricordarmi del suo passaggio. Così come il mucchio di macerie lasciate dall'irruenza con la quale si chiuse alle spalle la porta del mio appartamento. 

Sventrato. Così mi sentii. 

Inghiottito dal più oscuro dei buchi neri. 

In un battito di ciglia, mi privò del suo contatto delicato, del suo profumo inebriante, dei suoi occhi tempestosi come mare d'inverno, mi defraudò dei suoi respiri che erano l'essenza dei miei.

Mi accasciai sul tappeto della cucina e mi maledissi di essere nato. La vita non faceva altro che mettermi alla prova.

Si divertiva a regalarmi momenti fugaci di felicità, con l'inganno che potessero essere eterni. 

Il "per sempre" non era stato coniato per me. Avrei dovuto averlo imparato, eppure, continuavo a farmi illudere, a farmi prendere a bastonate da chi sollazzava nella potenza del proprio ego e si divertiva a corrompere il mondo con il lerciume del proprio denaro.

<< Vulkan dobbiamo andare >> parole pungenti come aghi conficcati nella pelle.

Alp non avrebbe mai pronunciato quella frase se non fosse stato costretto a farlo. Era sempre lui a parare i colpi indirizzati a me, per evitare che fossi io a farmi male. Alp era la spalla di cui avevo abusato per asciugare lacrime che si erano cristallizzate l'attimo prima di sgorgare dai miei occhi. Forse, se avessi pianto mi sarei sentito meno schiacciato dal peso del mio stesso corpo. Eppure, tutte le volte che ne avevo sentito l'esigenza, quelle furfanti si erano divertite a giocare a nascondino nei miei stessi dotti lacrimali. 

<< Salvami >> fu la prima volta che usai un tono così drammatico con lui. 

Non rispose. Restò impalato a sperare che potessi rinvenire dal mio delirio.

" Victoria è qui in montagna, da Baris "

Il messaggio di Alp aveva squartato in due il mio universo sprovvisto di stelle. Un tifone si era impossessato di me fino ad ingarbugliarmi le viscere ed  una bottiglia di vetro scaraventata contro il finestrino del camper in cui dormivamo durante le riprese, ne era stato il risultato. Me ne infischiavo che qualcuno potesse sentirmi. 

Sapevo quanto labile fosse la psiche del mio amico avvocato e che avesse sviluppato un attaccamento insano ed ossessivo nei confronti di Victoria. Glielo leggevo negli occhi quello che avrebbe voluto farle, ma l'avrei ucciso con le mie stesse mani se avesse provato a farle del male. Se l'avesse sfiorata senza il suo consenso.

<< Devo stare con lei >> mi rimisi in piedi, sorreggendomi al muro fresco di pittura. La testa prese a girarmi e mi ricordai di aver bevuto tutto quel vino a stomaco vuoto. Erano passate più di 24 ore dall'ultima volta che avevo mangiato. 

TWICE - Like a stormWhere stories live. Discover now