Election [I libro, Rose Evolution Saga]

Capitolo - XXVI (R)

Ero certa che Maximilian si riferisse alla pausa che i Rappresentanti si erano visti costretti a concederci prima dei colloqui, almeno fino a quando Asia non si presentò alla porta della stanza e me lo ripeté. Il giorno stesso della sentenza.

«E la Quinta Prova?» domandai subito.

«La svolgere senza un allenamento strutturato. Per chi resterà dopo il colloquio ci saranno solo allenamenti individuali».Mi ricordò così della possibilità di evadere dalla Base Alpha anzitempo, risparmiandomi l'ultima prova, e anche la probabilità di diventare parte del nuovo Quarto Gruppo e finire l'Elezione nei panni di una cavia. «Una volta saputo l'esito vedremo cosa fare».

Mi scrutò l'occhio, un tempo sanguinolento. Annuì soddisfatta, ormai stava tornando al suo colore naturale e tutto grazie a lei e le sue premure: aveva ribaltato l'intera infermeria per farsi dare qualcosa che velocizzasse il processo, e una pomata per le ustioni da scossa della tuta che avevo diviso segretamente con William. Se fosse stato per i Responsabili avrei dovuto aspettare che le ferite facessero il loro corso, secondo il Dottor Born ci sarebbero volute settimane.

Osservai attentamente la mia Assistente, intirizzita in un altro dei suoi eleganti completi. Asia non era arrabbiata per il suo possibile,imminente licenziamento, sembrava solamente triste. Mi piaceva credere che in parte lo fosse per me, perché nonostante l'inizio irruento e tutta la fatica che le avevo fatto fare, in quei mesi di clausura aveva avuto un ruolo importante.

«I colloqui si terranno nelle stesse stanze?»

«Sì.I Rappresentanti aspetteranno le valutazioni degli Osservatori prima di annunciare i verdetti, ma a sentire i miei colleghi pare abbiano già il quadro completo.»

Dalla curva che le sue labbra formarono sembrava davvero che per me ci fosse una speranza di scampare all'ultima prova obbligatoria. Forse la protesta di Shawn aveva adirato i Rappresentanti al punto da volerci tutti fuori dai piedi. Se però l'ultima parola spettava a Dena Engineer, non sapevo cosa aspettarmi.

Lungo il tragitto sperai con ogni fibra del mio essere di non trovare nuovamente l'Osservatore Augusto Bogaert a presiedere al mio colloqui. L'ultima volta mi aveva provocato un crollo di nervi con le sue assurde insinuazioni, questa volta poteva fare molto peggio.Ricordandomi dell'espressione abbattuta di William, anche lui sperava in una riuscita migliore dell'ultimo colloquio.

Quel momento era la parte più difficile della competizione, e lo era per tutti allo stesso modo. In quelle stanze venivamo massacrati in vari modi dagli Osservatori, la differenza stava nel livello di sopportazione. Il mio scarseggiava di quei tempi.

La lunga fila si perdeva lentamente oltre le fauci metalliche dell'ascensore. C'era da aspettare un bel po'... L'averci riuniti tutti nello stesso luogo avrebbe sicuramente scatenato una rissa. In quei tre giorni ne erano successe di cose: litigi, quasi risse, ancora litigi e una rissa vera. Tutto per colpa di quella stupida Quarta Prova e della insopportabile Grande Alleanza che non perdeva occasione di ricordare a tutti il modo in cui ci avevano messo con le spalle al muro. I pasti alla mensa erano diventati una tragedia. I militari si erano visti costretti a saltare la cena e appostarsi lungo le pareti, pronti ad intervenire non appena qualcuno avesse gridato "Grande Alleanza" e i vassoi avessero spiccato il volo. E tutto partiva da sole due persone: Amyas Garxot, dalla parte della Grande Alleanza, e Thimer Imanol per il gruppo leso. Due concorrenti che fino ad allora avevano mantenuto un profilo basso e che, tutto a un tratto, erano finiti a capo dei due schieramenti.

Secondo William i veri ideatori della Grande Alleanza restavano Brunuas,Esral, Eoin e Iruwa; l'unico sollecitatore della controparte Shawn O'belion. Anche nel caso avesse ragione, quelle persone non si erano mai viste coinvolte in nulla. Shawn, come Brunuas ed Esral,erano insolitamente tranquilli.