1. is it bad, right?

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Il giorno successivo venni svegliata dalla luce del sole, alto nel cielo limpido, senza nessuna nuvola e, soprattutto, senza le tende

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Il giorno successivo venni svegliata dalla luce del sole, alto nel cielo limpido, senza nessuna nuvola e, soprattutto, senza le tende. La sera prima ero stata così impegnata a setacciare la camera disfando il meno possibile le valigie, che mi ero dimenticata di tirare le tende ed ora, venivo svegliata senza pietà dalla mia sbadataggine.

Sbuffai. Affondai il viso contro il cuscino, inspirai il profumo di pulito delle lenzuola che di familiare non aveva assolutamente nulla e tentai di rimandare l'inevitabile il più possibile, ma il mio stomaco scalpitava. Non mangiavo dalla colazione del giorno precedente: avevo saltato il pranzo per l'ansia di andare a New York e la cena per la rabbia e la delusione.

Mi buttai, letteralmente, giù dal letto.

Mi trascinai senza alcuna voglia fino al bagno e mi soffermai per un momento davanti alla finestra, la fonte di luce mattutina. Il sole era alto nel cielo, nemmeno una nuvola. Avrei dovuto essere felice forse per quel meraviglioso tempo, ma un'angoscia sottile continuava ad attanagliarmi il petto. Il sole aveva uno strano effetto su di me. Tuttavia, non si poteva di certo dire che la vista fosse brutta. Avevo come l'impressione che quello fosse proprio Central Park, con alberi secolari, sentieri sinuosi, i colori che mi ricordarono per un momento il tramonto visto dall'oblò del giorno prima, dall'aereo, segno che l'autunno stava arrivando in città.

Venni colta dal desiderio di immortalare quella vista. Mi avvicinai al comodino, raccolsi il cellulare e lo staccai dalla presa e, proprio quando stavo per aprire la fotocamera, le notifiche attirarono la mia attenzione.

Da: Peter Jones
Ciao Amy, come stai? Spero che il viaggio sia andato bene

Da: Papà
Ciao tesoro, capisco come organizzarci con il fuso orario e ti chiamo. Fammi un cenno se da tua madre è tutto okay!

Da: Meg
Heyy! Voglio una foto, ho googlato il Clayborne ed è un posto fantastico! Fatti sentire straniera xx

E se non fosse stato per il messaggio della mia migliore amica, probabilmente avrei lanciato il mio telefono direttamente a Central Park. Restai per qualche istante a fissare il display luminoso, quelle lettere che si mostravano ai miei occhi. Rimasi a fissarlo così a lungo che lo schermo si spense di nuovo.

Decisi che avrei risposto più tardi. Dovevo riordinare le idee. Ero confusa, arrabbiata, spaventata, ma soprattutto confusa. Non mi aspettavo un messaggio da Peter, né tanto meno che papà non pensasse lontanamente a chiedermi come stessi. Strinsi le labbra in una linea sottile e ingoiai il boccone amaro.

Afferrai una morbida tuta dalla valigia, che avevo abbandonato in un angolo della stanza ancora intatta solo con un paio di vestiti fuori posto perché avevo cercato di recuperare il pigiama, e decisi che andava bene così.

Attraversai la soglia e mi guardai intorno, scoprendo il corridoio completamente deserto.

Inspirai a fondo. Prima o poi avrei dovuto incontrare Dante, no? Prima o poi sarebbe successo. Non avevo idea di quale fosse la routine lì, ed era piuttosto tardi. Per un momento pensai che tutti sarebbero stati fuori casa a quell'ora.

CLAYBORNE BLUESWhere stories live. Discover now