11.

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Louis
Neanche il tempo di svegliarsi che già mi ero beccato un vaffanculo dal ricciolino.

Sembrava iniziare nel modo giusto quella seconda giornata di audizioni.

Ci sarebbe stata la prova di...uhm...la prova di? Okey, avrei chiesto ad Harry appena si fosse degnato di uscire dal bagno.

Mi scostai le lenzuola da dosso, come mi fossi coperto la sera prima sarebbe rimasto un mistero, e presi anch'io dei vestiti puliti dalla valigia.

Circa mezz'ora dopo Harry era pronto e ci incamminammo verso la mensa, se così può essere definita.

"Quindi oggi che si fa?" chiesi ad Harry, come pianificato in precedenza.

"C'è la prova di danza" rispose senza troppa attenzione.

"Sei agitato?" lo era certamente, glie lo leggevo in faccia.

"No e poi non sono affari tuoi" ora era tornato a farmi il muso? Davvero Harry? Già ci scanniamo il primo giorno e dopo che sembrava avessimo risolto adesso ricominci con questa stupida guerra?
BAMBINONE ecco cos'era!

"Harry senti, io no-" provai a fermarlo, ma ormai i nostri amici ci avevano intercettato interrompendo la conversazione.

"Bene svegliate principesse sul pisello" così ci salutò Zayn, mentre portava un pezzo di pane e marmellata alla bocca.

Liam sputò l'acqua nel bicchiere e Niall, beh, ghignava in direzione mia e di Harry.

Sembravamo conoscerci tutti da anni ormai, era bello davvero, ma queste battute erano alquanto fuori luogo.

"Si sì ciao anche a voi" e presi posto affianco a Zayn tirandogli una pacca sulla schiena. Non gli avevo fatto male era leggera, solo per scherzare...

"Volete chiudere quelle bocche che se no vi entrano i moscerini?!" Harry?

"Harry, ti sei svegliato con la luna storta?" Liam stava guardando intensamente il riccio seduto al mio fianco. Anzi, al mio fianco nonostante avesse lasciato tra noi uno spazio grande quanto un cratere.

"Si, okey? Siete irritanti. Non mi conoscete e quindi non dovrebbe interessarvi come sto e cosa mi passa per la testa, chiaro?" Zayn continuò a mangiare, Liam annuì abbassando gli occhi e Niall lo squadrò con un cipiglio sul volto.

Da quando era così nervoso e sgarbato con gli altri? Non lo conoscevo da molto, ma da quello che diceva il biondo, Harry era un ragazzino tranquillo.

Continuammo a fare colazione con la tensione che alleggiava nell'aria. Era così spessa che potevo tagliarla con il coltello.

Terminato il cibo nei piatti, ci dirigemmo direttamente verso la sala delle audizioni, la stessa del giorno prima.

Eravamo tutti molto agitati.
Sapevo, però, che Liam non se la cavasse male nel ballo e nemmeno io. Zayn non era mai stato un portento, quindi la cosa mi preoccupava leggermente.

Dopo esserci accomodati sulle solite panchine dietro al palco, guardai Harry dietro di me.

Si era seduto in fondo nell'angolino. Che diavolo aveva? Stava male perché gli avevo chiesto di dormire ancora insieme? Forse avevo corso troppo, uhm.

Mentre chiamavano altri concorrenti, decisi di parlare con Harry.

Sorpassai Liam e Zayn, rischiando di pestargli più di una volta i piedi, e silenziosamente scovolai accanto al riccio.

"Harry?" fece finta di non sentirmi.

"Harry, tutto apposto?" mi ignorò di nuovo.

Appoggiai una mano sulla sua spalla e sobbalzò per poi indietreggiare rapidamente.

"Harry, possiamo parlare?" spezzai la piccola distanza tra noi.

"Cosa vuoi Lou?" sprezzava gioia da tutti i pori...

Mi aveva appena chiamato Lou? Oh, beh un passo avanti.

"Capire perché avessi cambiato umore così in fretta sta mattina" non facevo che pensare a quello da ore.

"Ve l'ho detto, non sono cose che vi riguardano" sempre più acido.

"Ci sono solo io qui" provai a rassicurarlo.
In realtà eravamo in una sala piena zeppa di ragazzi, ma non glie lo feci notare sperando non lo facesse nemmeno lui.

"Non so ballare, felice ora?" incrociò le braccia e si voltò dalla parte opposta a me.

Il problema era solo questo? Quindi non era effettivamente arrabbiato con me.

Tirai un sospiro di sollievo.

Senza dire nulla lo avvolsi in un abbraccio. Semplicemente sentivo che era la cosa giusta da fare per tranquillizzarlo.
Come si dice, il silenzio vale più di mille parole.

Per mia fortuna non accennò a spostarsi, al contrario, appoggiò il mento sulla mia spalla solleticandomi il collo e il volto con la folta massa di capelli.

"Lou, se dovessero eliminarmi perché non so ballare?" mi domandò all'improvviso.

Lo allontanai dal mio corpo per guardarlo negli occhi.

"Non succederà, fidati di me. Hai una voce stupenda, quindi non preoccuparti del resto" gli sorrisi con sincerità e lui ricambiò.

"Va bene, grazie" gli arruffai i capelli e intravidi un chiaro rossore sulle sue guance.

Tornai al mio posto e aspettai il mio turno.

Stranamente, mi sentivo la schiena perforata da qualcuno alle mie spalle.

Ero certo che due grandi occhi verdi mi stessero analizzando.
A dir la verità, non mi dispiaceva quella sensazione. Bizzarra e diversa dal solito, ma molto bella.

Mi stavo affezionando ad Harry più di quanto avessi dovuto?

Tell me about X FACTOR [larry]Where stories live. Discover now