Tell me about X FACTOR [larry]

17.

Harry
Arrivati agli studi mi gettai nel mio letto e senza rivolgere la parola a nessuno, nemmeno a Niall, mi tirai fin sulla testa le coperte. Dovevo riflettere. Avevo sviluppato una strana ossessione e cotta per quel cretino di Louis Tomlinson?
Lo stesso che: mi aveva considerato una disgrazia peggio della morte, mi aveva umiliato davanti ai suoi migliori amici, mi aveva insultato dichiarando guerra, mi aveva prestato la sua maglia, mi aveva fatto i complimenti per l'audizione, mi aveva stretto a se quando stavo male anche se non era costretto a farlo, mi aveva salvato la vita perché rischiavo di essere investito, mi aveva portato sul London Eye e poi al palazzo della regina e mi aveva offerto una pizza e un gelato...mi aveva baciato dolcemente sotto un albero con i vestiti fradici e...
NO QUESTO NON ERA DAVVERO ACCADUTO, NON POTEVO CONTINUARE A CREDERLO REALE!
Ma forse volevo che lo fosse?

Ancora sotto le coperte strizzai gli occhi a causa di una forte fitta alle tempie. Ora ci mancava solo l'emicrania per il troppo sforzo emotivo.
Una mano prese a sfregare sulle mie gambe da sopra il lenzuolo. Non avevo il coraggio di scoprire il viso e guardare chi fosse. E se era Louis? No, sarebbe stato troppo imbarazzante guardarlo in faccia dopo quello su cui avevo appena riflettuto.

"Ehi Hazza, lo so che non stai bene, lo riconosco il tuo comportamento...problemi di cuore?" Niall!! Ma come diavolo...perché mi conosceva così bene?

Mugugnai versi indistinti per fargli capire che lo avevo sentito.

"Dai scopriti! Voglio solo parlare...ho mandato via gli altri, anche Louis. Lui e Zayn sono andati a fumarsi una sigaretta della buonanotte e Liam l'ho spedito a prendere rifornimenti per la nottata. Nialler ha fame e non potrà stare senza spuntino di mezzanotte" scoppiai a ridere. Solo lui poteva essere così, ma in fondo gli volevo bene.

Lasciai che la mia testa uscisse allo scoperto incontrando immediatamente gli occhi accusatori e da pervertito di Niall.

"Oh il mio piccolo Harry si è preso una cotta e so anche per chi!!" canticchiò l'irlandese.

"Non è vero non l'ho mai detto!" esclamai in preda al panico.

"E perché sei così nervoso eh? Non fare il finto tonto con me ragazzino, lo so che ti piace Louis! In eff-" cercai di interrompere i suoi pensieri con: "no ma che sei scemo a me no-" e lui continuò senza darmi ascolto "in effetti è davvero un bel ragazzo, secondo me anche tu gli piaci, li riconosco i finti etero io" immediatamente gli tirai un calcio facendolo cadere per terra.

Cominciò a ridere a crepapelle dicendo parole sconnesse di cui intercettai solo: "Louis, tu, lui, cotta, lo sapevo, i miei Larry" ma che diamine voleva dire i miei Larry.

"Niall non pensavo che una botta al sedere di provocasse tutti questi disturbi mentali" constatai sconcertato.

Con calma le sue risa si affievolirono, si asciugò le ultime lacrime ai lati degli occhi e spiegò: "Tu ti chiami Harry e lui si chiama Louis, quindi, dato che a breve sarete una coppia, siete la mia ship ovvero i Larry" si emozionò a pronunciare quelle parole.

"Grazie per il tuo interessamento così, ehm...affettuoso, ma da quando di comporti così se conosco un ragazzo che mi piace?" lì feci un danno irrimediabile.

"AAAAAAA LO HAI DETTO!! HANNO SENTITO TUTTI!! TI PIACE LOUIS!!" mi scaraventò un cuscino in faccia e vidi il suo corpo fremere dall'eccitazione. Okey non era normale.

Arrossii senza controllo e in quel momento fecero ritorno i ragazzi.
La scena che si trovarono davanti non era delle migliori. Io sotto le coperte che stavo bruciando dentro e un esemplare di biondo tinto che saltava come un grillo da una parte all'altra della stanza.

Appena intercettò Liam lo trascinò dentro, prese i pacchetti di patatine che teneva tra le braccia e urlò: "LIAM I MIEI FEELS NON STANNO BENE, I LARRY SONO REALI IO LO AVEVO DETTO!!! NON CI POSSO CREDERE! CIOÈ LORO ANCORA NON LO SANNO MA IO SI, SONO COSÌ SIMILI!!!" Liam lo guardò spaventato. Credo volesse fuggire da un momento all'altro e dormire nella vasca da bagno pur di togliersi da quella scomoda situazione.

All'improvviso intervenì Zayn: "Che palle non ci posso credere! Devo pure darti 15 sterline ora! Pensavo non fosse umanamente possibile per lui o che almeno fossero durati di più! Niall ti odio. Con quali soldi le compro le sigarette ora?" non potevo crederci, Zayn, quel Zayn, aveva scommesso con Niall su me e Louis?

"Eh si kebabbaro, ora me li devi" sorrise furbo il mio migliore amico.

"Però" si illuminò Zayn.

"Però?" ripetè l'altro a pappagallo.

"Lo ha ammesso uno solo di loro no?" beh si stava riferendo a me sicuramente.

"Si e quindi cosa c'entra?" inarcò un sopracciglio Niall.

"Che non possiamo esserne sicuri al cento per cento. Uno solo lo ha ammesso, ma l'altro? E se l'altro non provasse lo stesso? Non credo sia così semplice che lui lo ammetta dai e poi lo hai visto? Non credo che succederà mai o almeno non così presto, non può cambiare da un momento all'altro in pochi giorni" questo fece male. Zayn aveva ragione. Lui conosceva bene Louis. Come potevo essermi fatto illudere così tanto da Niall?

A quel punto guardai Louis che stranamente mi stava già osservando. I suoi occhi erano privi di emozioni. Cosa stava pensando? Aveva capito tutto? Avevo rovinato tutto? L'unica cosa a cui pensavo era il fatto che tra circa 8 ore ci sarebbero stati gli annunci dei concorrenti definitivi ammessi al programma.
Non ero più sicuro di voler restare lì a quel punto. Scostai lo sguardo da Louis e mi infilai nuovamente sotto le lenzuola.

Poi: "Va bene ragazzi, non so cosa stia succedendo, ma francamente non mi interessa. Ora vorrei dormire, domani è il giorno che segnerà le nostre vite, quindi, buonanotte e fottetevi con affetto tutti quanti!" e sentii un peso gettarsi sul letto a una piazza e mezzo.

Nessuno parlò più e le luci si spensero.
Quella si che era stata una giornata da pazzi da rinchiudere in un manicomio.
Mi addormentai poco dopo e per mia sfortuna sognai di annegare all'interno dell'oceano.

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Questo capitolo è la degenerazione più totale. Buon non san valentino a tutti e buonanotte ahah.