Capitolo 1

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Miriam
Finalmente sto partendo.
Sono pronta per ricominciare.

Mi tremano le mani il cuore mi batte così forte che potrei quasi dire che vorrebbe uscirmi dal petto
Sento il sangue caldo scorrere nelle mie vene
Le emozioni che provo aumentano ogni singolo secondo finché finalmente non entro in quel maledetto aereo che mi ospiterà per quasi 10 ore.

Okay,alla fine c'è l'hai fatta
Si c'è l'ho fatta mia cara coscienza

Il volo,l'ansia che si prova quando l'aereo inizia a correre sulla pista fino ad alzarsi in aria su nel cielo.
Lo stupore che si prova vedendo la propria città e le altre dall'alto è bellissimo come d'altronde vedere l'immensità delle acque e la grandezza delle montagne.

E mentre sono sul mio aereo penso alla mia vita precedente che sto abbandonando,i problemi familiari relazioni e amicizie tossiche che finalmente ora non mi perseguiteranno più o almeno spero.

a convincere mia madre a farmi partire è stato molto semplice, lei non ha mai indossato bene il ruolo di quella che dovrebbe essere una mamma ma Penso che un minimo ci tenga a me nonostante preferisca il suo lavoro da perfetta donna in carriera ricca sfondata.

Prima che partissi ha incaricato la sua assistente di cercarmi un posto dove stare e di versare regolarmente le tasse scolastiche o versarle per qualsiasi altra cosa che mi servirà.

Mi sarebbe piaciuto vedere mia madre almeno in aeroporto ma non si è presentata,non sono delusa lo sapevo,me lo aspettavo d'altronde in 16 anni a casa tornava una volta al mese per una settimana
Le uniche persone a tenermi compagnia erano le mie tate e i peluche finché non conobbi Noah il mio migliore amico.

Tra un pensiero e l'altro mi addormentai
E al mio risveglio mi affacciai al finestrino e la vidi
New York,è fantastica i grattacieli sono altissimi le strade illuminate è piena di vita d'altronde sono le 10:40 del mattino qui,in Italia dovrebbero essere le 16:40 del pomeriggio non vedo l'ora di scendere e visitate questa fantastica città

Sono atterrata a New York...
È bellissima...
Sento che qui potrò essere felice...

Scendo incredula dall'aereo cercando di convincermi del fatto che sono a New York la mia gioia e infinita
Il mio sorriso tra un po' arriva dietro le orecchie ma non voglio rimanere a fissare ancora i magnifici negozi che si trovano in aeroporto così porto le mie cuffie alle orecchie faccio partire Someone To You
E vado alla ricerca di un taxi per farmi portare a casa

"Grazie e arrivederci" dico al tassista che mi ha appena accompagnato mi giro ed eccola lì,casa mia.
È bellissima e una piccola villetta fuori c'è un cancello e uno splendido giardino e Bianca con le montature delle finestre nere devo dire che c'è una differenza assurda tra questa casa e i palazzi cadenti della mia vecchia città

Si ma ora vai a bussare
Si un'attimo ora vado quanto sei scontrosa coscienza

Se non sbaglio ci vive già una ragazza,questa casa e di un amico di mia madre che ha messo in affitto alla ragazza non dispiaceva avere una coinquilina. anzi,quindi sono venuta qui

"ciao tu sei Miriam vero?la ragazza italiana?"
Mi chiede una ragazza a dir poco bellissima ha dei capelli abbastanza lunghi ricci e gli occhi castani

<<Si,sono io...e tu sei?>>le chiedo curiosa

<<si scusa,io sono Emma...sarò la tua coinquilina, vieni entra ti faccio vedere la casa>>
È una ragazza molto dolce,Penso che mi troverò bene con lei.

Mi ha mostrato tutta la casa la cucina il bagno
Tutto manca solo la mia camera

"Al piano di sopra ci sono tutte le camere da letto"
Mi dice dolcemente

Ricomincio da me Donde viven las historias. Descúbrelo ahora