Capitolo 29

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Miriam

Corro ad aprire la porta e subito Noah mi avvolge con le sue enormi braccia muscolose e mi solleva da terra

"Si okay può bastare amico eh"
Gli dice Chris staccandomi dal Noah

"Ciao amicaaa"
Mi urla Emma e ci abbracciamo come se non ci vedessimo da anni ma sono passati meno di 4 giorni

"Angelina"
Dice Noah correndo verso la donna ha sempre avuto un debole per lei.

Noah e Emma si presentano a Joah e a Medellín quella donna...ora ho capito perché Chris la odia così tanto e una vipera

Noah si gira dando le spalle a Medellín facendo una faccia schifata e mimando un "antipatica" con le labbra senza emettere suoni

Chris poggia una mano sul mio fianco e mi tira verso il suo petto mi poggia un delicato bacio a stampo sulle labbra

Noah ci divide e ci trascina verso il tavolo dove ci sediamo e mangiamo tutte le prelibatezze solite verso mezzanotte ci spostiamo in soggiorno e concludiamo la serata giocando a qualche gioco da tavola

È stata una serata stupenda mi sono divertita tanto e mi sono sentita dopo tanti anni a casa e amata Chris chiude la porta e si avvicina lentamente a me mi gira facendo sbattere la mia schiena contro il suo petto si allontana un po' e piano piano mi sfila il vestito

"Allora ti sei divertita?"
Mi chiede dando tanti piccoli baci umidi sulla mia spalla sinistra

"Si molto una delle giornate più belle della mia vita grazie"

"Ovviamente però la tua giornata più bella è stata quando mi hai conosciuto"
Dico e roteò gli occhi verso l'alto mentre si avvicina di più al mio punto debole,il collo.

Sposta i capelli sulla spalla destra e mi Bacia il collo dolcemente come se fossi una prelibatezza mi accarezza i fianchi e si avvicina di più a me in un rapido movimento ci ritroviamo distesi sul letto io sotto il suo possente corpo.

Dopo baci e preliminari entra in me affondando tutto il suo membro e così continuiamo fino ad addormentarci l'uno accanto all'altro

La mattina dopo mi sveglio e sono sola nel letto scendo di sotto e trovo tutti tranne Chris

"Buongiorno Angelina ma Chris?"
Le dico dandogli un dolce bacio sulla guancia liscia

"Quel pazzo di mio figlio ha detto che ieri ha mangiato troppo è sta mattina alle otto meno venti ha deciso di andare a correre"

"È matto"
Dico sorridendo mentre vedo John salire le scale la curiosità di fargli qualche domanda cresce in me e così salgo e busso alla sua porta

"A cosa devo la tua visita alle 9 del mattino"
Mi chiede facendomi accomodare in camera sua

"Senti John vorrei chiederti una cosa...perché tu e Chris siete così in conflitto"
Gli chiedo sedendomi sul suo letto leggermente sfatto

"Sai bambolina una volta feci una cosa che a Chris non andava tanto bene diciamo che a lui non piacciono questo tipo di cose e quindi quando lo scopri si arrabbiò molto e a me piace vederlo soffrire perché lo odio con tutto me stesso siccome mi ha quasi ucciso e credo che ora lo farò anche con te"
Mi dice accarezzandomi i capelli e subito capisco che è stata una pessima idea scatto in piedi ma mi afferra i fianchi spingendomi dalle spalle e facendomi finire contro il muro freddo libero un polso e gli tiro uno schiaffo che ricambia così forte da farmi perdere l'equilibrio

"Puttana del cazzo"

Le lacrime scorrono sulle mie guance mentre i ricordi di quei giorni si impossessano della mia mente cerco di urlare ma la voce è come scomparsa come inghiottita dalla paura con un po' di lucidità da terra gli tiro un calcio e scappo aprendo la porta.
Appena apro quest'ultima mi ritrovo avanti Chris.

"Che cazzo stavate facendo?"
Mi dice freddo

"Chris io i-io"
Gli dico in panico così mi sposta bruscamente Ed entra nella camera

"Che cazzo avete fatto brutto stronzo"
Gli dice tirando un pugno in pieno volto al cugino

"Mi ha fatto un lavoretto di bocca"
Dice e un'altro pugno arriva dritto sul suo naso e molti altri che lo seguono

"Chris non è successo niente te lo giuro"

"NON È VERO SEI UNA CAZZO DI TROIA LO SAPEVO SEI SOLO UNA PUTTANA"
Mi urla contro e le due donne salgono le scale per vedere cosa stesse succedendo e vedo Angelina impalata è preoccupata

"CAZZO CHRISTIAN NON È SUCCESSO NIENTE LI DENTRO"

"NON DIRE CAZZATE HAI I CAPELLI SPETTINATI E ARRUFFATI HAI AGLI ANCOLI DEGLI OCCHI DUE LACRIME E QUEL BASTARDO HA APPENA DETTO CHE GLI HAI FATTO UN POMPINO BRUTTA TROIA PENSAVO CHE MI AMASSI"
Continua camminando poi a passo svelto verso camera sua

"Perché gli hai detto una cosa del genere?"
Chiedo scioccata a John

"Te lo detto mi piace vederlo soffrire"

"Angelina aiutami non è successo niente te lo giuro"
Gli dico implorandola con gli occhi mi porta in stanza chiedendomi spiegazioni e così faccio fortunatamente lei e dalla mia parte e ha deciso di aiutarmi con Chris

Mi avvicino e busso alla porta di camera nostra la apro lentamente e vedo Chris chiudere una valigia si gira appena mi vede e me la lancia letteralmente addosso Causandomi un dolore assurdo

"Vattene da casa mia NON VOGLIO PIU VEDERTI SPARISCI"

"Quando capirai...non chiamarmi"
Gli dico con il cuore a pezzi e così porto tutto il mio dolore fuori da quella casa e ritornando da Noah e Emma.

Sprofondo sul letto e scoppio a piangere non mi ha dato il tempo di spiegare cosa fosse successo e nel mentre il dolore che provavo riaffiora

La sua reazione mi fa capire che lui non ha mai avuto un minimo di fiducia in me e tantomeno nella nostra relazione ha pensato subito a cosa avessi fatto io invece di chiedere.

La mia guancia ha iniziato a scurirsi e gonfiarsi procurandomi un brutto dolore ma decido di lasciar perdere e di addormentarmi il dolore fisico ora mi è molto soggettivo sto pensando al mio cuore che si sta sgretolando.
Chiudo gli occhi e mi addormento

Chris Pov

Ho visto un espressione di dolore quando gli ho lanciato la valigia con violenza addosso e poi la delusione quando l'ho chiamata Troia e sbattuta fuori casa

Ormai è un'ora che rimugino su ciò che ho fatto non so come siano andate le cose ma so che forse avrei dovuto lasciarla parlare era terrorizzata quando è uscita da quella camera però non sono riuscito a controllarmi

Ora sono chiuso in camera mia sul letto e abbraccio un cuscino che sa di lei mentre mia zia e John sono in ospedale siccome ho continuato a pestare quel biondo

"Christian ora basta apri la porta"
Mi dice mia madre così sbuffo e la apro lentamente rivelando il minuto corpo di mia madre a confronto del mio

"Io ho fatto quello che dovevi fare tu.gli ho parlato..."
Annuisco incitandola a continuare

"E voglio solo dirti che non ha fatto lo schifo che pensi ansi ha solo cercato di capire cosa fosse successo fra te e John ma quel ragazzino ha fatto ciò che non doveva ma non sarò io a spiegarti cosa mi ha detto"

I dubbi iniziano a crearsi nella mia testa

"E se ha fatto qualcosa contro la sua volontà?"
Mi chiedo infondo non sarebbe la prima volta che John fa una cosa del genere

Corro di sotto mentre mi infilo le scarpe prendo le chiavi della macchina e corro fuori partendo verso casa di Miriam.

Ricomincio da me Where stories live. Discover now