Capitolo 39

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Miriam

Sono passati tre giorni da quando non vedo Chris quando mi portò al lago mi parlo un po' di come si sente in questo ultimo periodo per aver fatto ciò che non avrebbe dovuto e io l'ho ascoltato senza parlare non sapendo ormai più che dire.

Continua a chiamarmi giorno dopo giorno e io continuo ad evitarlo lo amo e per questo voglio che Impari la lezione.

Ho deciso di perdonarlo e ho deciso che tra poco diventeremo una famiglia ma prima deve soffrire ancora un po',so che ha compreso la gravità del gesto che ha commesso e so che lo ha sempre saputo dall inizio che ha sbagliato ma amplierò il suo senso di colpa

Ormai sono le 22 di sera e sono stesa nel letto a pensare che tra poco forse risentirò il calore del suo corpo che mi avvolge

Poggio una mano sul mio pancino ancora piatto quando improvvisante mi viene una voglia di quei crostini che compravo sempre al bar da piccola non ricordo bene il nome ma ricordo di averli visti qualche giorno va al supermercato qui vicino.

Non so con quale forza di volontà mi alzo dal letto infilo le scarpe e scendo al piano di sotto con una tuta grigia e la maglietta del pigiama che coprirò con il giubbotto

"Miriam dove vai a quest'ora?"
Mi dice Noah alzandosi dalla sedia

"Si Miriam e tardi"
Continua Emma

"Tranquilli ragazzi devo andare al supermercato quello qui dietro farò presto"

"Vengo con te"
Dice Noah

"No noah dovresti cambiarti e io dovrei aspettarti ho troppo voglia di crostini e anche di...di cioccolato"
Dico uscendo dalla porta di casa

Mi incammino e quella solita sensazione di essere seguita arriva ma continuo a camminare.

Entro nel enorme supermercato aperto per tutta la notte prendo un carrello e dentro metto tutte le cose di cui ho voglia a partire dai crostini per poi passare al gelato e ai cioccolatini

Arrivo alla cassa dove la cassiera mi guarda male

"Signora non ho tutta la notte"
Le dico passandole uno dei dieci pacchi di crostini per poi accorgermi di aver esagerato a mettere tutte queste schifezze nel carrello

Dopo aver pagato esco dal supermercato con una busta piena di cibo quando un rumore mi fa girare di scatto il lontananza vedo qualcosa muoversi sotto un palo della luce mi avvicino e vedo un piccolo cagnolino inizia ad agitarsi e ad abbaiare mi piego sulle ginocchia e gli porgo delicatamente la mano che lui annusa si avvicina subito a me è sotto la luce la guardo meglio

Ha due occhietti verdi e il suo pelo e molto chiaro e sporca e mal nutrita

Credo sia un cocker (scusate se sbaglio) Mi guardo in torno per vedere se appartiene a qualcuno ma l'unica cosa che vedo in lontananza è solo uno signore sulla 60ina che ha due bottiglie di alcool in mano da come ondeggia capisco che è più che ubr...

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Credo sia un cocker (scusate se sbaglio)
Mi guardo in torno per vedere se appartiene a qualcuno ma l'unica cosa che vedo in lontananza è solo uno signore sulla 60ina che ha due bottiglie di alcool in mano da come ondeggia capisco che è più che ubriaco ed è il momento di tornare a casa

"CIAO"
Le sento urlare da lontano ma decido di lasciarlo perdere...cerco di sciogliere il guinzaglio dal palo ma non riesco mi assale un po' di panico mentre guardo quel vecchio avvicinarsi così faccio la prima cosa che mi viene in mente

<<pronto Miriam?>>

<<Chris!>>
Rispondo agitata

<<sono al supermercato dietro casa mia ti prego vieni>>
Stacca immediatamente la chiamata senza dire niente e capisco che molto probabilmente non verrà sto per chiamare Noah quando Quel vecchio mi fa girare bruscamente facendomi cadere il telefono

"Ma buonasera bellezza"
Mi dice ma lo ignoro facendo finta di nulla e faccio respiri profondi per mantenere la calma

"Le serve qualcosa"
Dico

"O si"
Dice cercando di accarezzarmi i capelli ma sposto bruscamente la sua mano

"Non mi tocchi e se ne vada"

"Oh ma dai bambolina"
Dice spingendomi vicino al palo porto una mano sulla pancia per paura che faccia del male al mio bambino mentre la piccola cagnolina abbaia e si nasconde dietro di me

"Non lo ripeterò se ne vada"
Dico

"Sta zitta"
Dice avvicinandosi così dopo aver perso la pazienza gli suono uno schiaffo in pieno volto ma capisco che è stata una pessima idea

Fa scivolare le due bottiglie per terra per poi cacciare un piccolo coltello dalla tasca che avvicina al mio collo

"Adesso fai la brava e non mi fai arrabbiare e chiaro"

"Ma chi ti credi di essere"
Continuo ma la pressione del coltello sul mio collo aumenta sento scorrere qualcosa di fluido da quest ultimo

"La prego mi lasci andare"
Dico in un mare di lacrime cercando di coprirmi la pancia

"Che fai ora piangi puttanella? Ora ti faccio vedere io"
Dice mentre si sbottona la cintura ma il rombo di una macchina fa girare entrambi una reng rover nera
Si ferma a due centimetri da noi facendo cadere quel vecchio per terra

"sei impazzito per caso"
Urla l'Ubriacone e dalla macchina vedo scendere Chris

"Non ti picchio a sangue perché sto cercando di essere un uomo migliore quindi adesso alzati e sparisci dalla mia vista entro tre secondi altrimenti ti ritrovi sotto terra"
Gli dice con occhi di sangue e il respiro corto il signore inizia a correre mentre io sono ancora ferma impalata

Corro verso Chris e l'abbraccio così forte da far mancare il respiro ad entrambi

"Perché diamine sei uscita di casa a quest'ora"
Dice aspirando l'odore dei miei capelli

"Io volevo delle cose da mangiare"

"E non potevi chiamare me piccola"
Alzo lo sguardo quando sento il dolce soprannome che mi ha dato e capisco solo ora quanto mi sia mancato unisco le mie labbra alle sue e lo bacio come non ho mai fatto

Un bacio dolce e aggressivo pieno di amore mi stringe a lui ma il dolce lamento della cagnolina ci fa separare

"Chris Ho trovato questa piccolina non possiamo lasciarla qui"

"Non se ne parla domani mattina il supermercato sarà pieno di persone qualcuno lo vedrà e lo prederà"

"Ma Chris la notte e lunga morirà di freddo ha fame e io non la lascerò qui e parla al femminile e una femmina"
Si abbassa e sgancia il guinzaglio dal palo prende la mia busta il telefono e mette entrambe in macchina

"Sali piccola andiamo a casa"
Ma il suo sguardo cambia improvvisante

"Miriam sanguini!"

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