Capitolo 27

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«Ma quindi tu vieni sempre qui?» mi azzardai a chiedere a Liam mentre guidava l'auto.

«No, solo il venerdì e ci rimango per poco, se te lo stessi chiedendo, non faccio nulla qui dentro» scrollai le spalle.

Sinceramente non m'interessava.

Arrivammo a casa
«Puoi spegnere lo stereo prima che scendi?» mi chiese ed io annuii.

Provai a spegnerlo dallo schermo ma non ci riuscii.
«Si spenge da sotto al cruscotto» disse
«Oh» aprii il cruscotto e lo sentii ridere mentre io mi trovavo in difficoltà.

«Lascia a me» disse e si porse verso di me per spegnerlo.

«Cazzo» disse quando perse la presa del cruscotto e con una mano si poggiò sulla mia coscia per non cadere.

La tolse subito
«Scusa» disse
«Non... Non fa niente» dissi e poi lo guardai.

Spense la macchina e mise entrambi le mani sul volante mentre continuava a fissarmi.

Distolsi lo sguardo e feci per aprire la portiera.

«Vorrei prima sapere una cosa» disse ed io mi fermai
«Dimmi»
«Voglio sapere perché mi hai baciato» e porca-.

Mi morsi il labbro e cercai di non guardarlo.

«Non lo so» che cazzo avevo appena detto.

«Eh?» disse aggrottando la fronte ed io sospirai.

«Dimentica quello che ho fatto» si, avevo bevuto alcolici invisibili a quanto pare.

Sospirò
«Ricciolina, non farti strane idee,tu... non mi piaci» ma che grande palo Ashley, eppure non ti sei neanche dichiarata eh.

Risi
«Neanche tu, a cosa stavi pensando?» risposi.

Qualcosa dovevo dire, non mi piaceva neanche.

MA ERO BIPOLARE?

«Davvero?» chiese ed io annuii
«Neanche se...» si sporse di nuovo verso di me e mi poggiò una mano sulla guancia.

Che voleva fare?

«Non cederesti mai?» mi chiese
«No» dissi anche se avrei voluto dire si.

Ma non volevo avere nulla con chi effettivamente non amavo...

«Non ci credi neanche tu» disse, iniziò a mancarmi l'aria, nonostante avesse l'aria condizionata accesa.

Scese lentamente con la mano fino alla coscia ed io sospirai.

Distolsi lo sguardo e poi gli bloccai la mano.

«No Liam» dissi e lui fece schioccare la lingua sul palato.

«Allora ti credo, nessuna mi avrebbe rifiutato» sorrisi
«Perchè molto probabilmente non hanno niente di meglio da fare» dissi
«Perchè, tu avresti qualcosa di meglio da fare?» mi chiese poggiandosi contro il sediolino.

«Bhe...non sono una che la da facilmente, a differenza loro» dissi e lui rise
«E menomale direi» disse ed io aggrottai la fronte
«Perchè?» chiesi
«Perchè quelle che cedono subito, io non le sopporto» rispose.

A beh.

«Pensa che io a te invece non ti sopporto e basta»
«Onorato allora» rispose ed io mi voltai per non fargli vedere il mio sorriso.

«Ma se non sopporti quelle che cedono subito, perché allora te le scopi ugualmente?» chiesi
«T'interessa così tanto?» mi morsi il labbro
«Comunque, lo faccio per togliermele di torno»
«E ti sembra un motivo per farlo? E se fossero innamorate di te?»
«Innamorate di me? Mi stanno appresso solo per l'aspetto esteriore ricciolina, nessuno altrimenti mi avrebbe sopportato o amato, quindi non m'interessa» sembrava... Triste.

Gli poggiai una mano sulla gamba e poi lo guardai
«A me vai bene così, non m'interessa del tuo aspetto esteriore» dissi scuotendo la testa.

Avvolte lo odiavo era vero, per quello che faceva, però in fondo... Aveva i suoi perché.

«Sali adesso che è tardi... Sicura di non voler proseguire lo stage?»
«Ci penserò» risposi e lui annuì.

«Allora... Se caso mai decidessi di venire, ci vediamo lunedì ricciolina» disse ed io gli sorrisi.

«Ciao Liam» dissi uscendo dall'auto e poi chiusi la portiera.

Forse... Sarebbe stato meglio tenermelo amico.

• • • •
Pov ~Liam~
• • • •

Appena mi assicurai che la ricciolina salì a casa, tornai al night club da Grace.

«Allora?» appena entrai mi sedetti sul divanetto.

«Penso di dovermi allontanare da lei» dissi
«E perchè?» chiese ed io mi voltai per guardarla
«Perchè mi piace, Grace! E non succedeva da anni» dissi passandomi una mano sul viso e la sentii ridere.

«Che cazzo ti ridi»
«Guarda che lo avevano già capito tutti, stavamo solo aspettando che lo capissi tu» sospirai
«E sentiamo, cosa ti piace così tanto di lei?» continuò.

«Mi piace il modo in cui parla, avvolte sembra... Dolce, altre volte invece riesce persino a mettermi con le spalle al muro, è l'unica che riesce a tenermi testa e ogni volta che la vedo faccio fatica ad evitare il suo sguardo, perché quando casco nei suoi occhi e come se sprofondassi e non riuscissi più a salire a galla. Quando sono con lei mi sento come a casa, non so neanche spiegartelo» dissi e lei si sedette accanto a me.

«Sarà difficile dimenticarla, sei sicuro di volerti allontanare? Gli hai promesso lo stage»
«Vedrò come fare, l'affiderò al suo vero tutor» risposi e lei sospirò.

«Secondo me dovresti andare avanti, Amelia non tornerà più Liam» mi poggiai con il capo sulla sua spalla, stanco e chiusi gli occhi.

Lei iniziò ad accarezzarmi la schiena.

«Ho paura che lei faccia la stessa sua fine» dissi
«Non è colpa tua se Amelia è morta, non potevi saperlo, siamo comunque nati per morire Liam, quindi o ti prendi Ashley, o starai da solo per il resto della tua vita dato che non vuoi avere relazioni» disse e poi mi allontanò mantenendomi per le spalle.

«E se non fosse innamorata di me? No, non gli dirò niente» lei sospirò e si portò una mano sul viso.

«Sei un caso perso tu» disse ed io mi alzai.

«Liam...» mi voltai appena lei mi chiamò
«Che c'è»
«Venerdi prossimo mi hanno chiamata per una gara di moto comunque... E mi stavo chiedendo...» si morse il labbro mentre non faceva altro che sfregarsi le mani sulle gambe in modo nervoso.

«No lascia stare, non ci andrò» disse e poi si alzò per andare verso il palco.

«È perché devi lavorare?» lei annuì.
«Allora vacci, non sei più costretta a stare qui» dissi e aggrottò la fronte.

«Come? Non ho un altro lavoro, sei matto?» sorrisi
«Potresti lavorare come mia nuova segretaria» dissi e lei strabuzzò gli occhi.

«Ma dici sul serio?»
«Era da un po' che ci stavo pensando, ma per proteggerti ho preferito fosse opportuno che tu rimanessi un altro po' qui, almeno finché non avessi scoperto... Quello che volevo scoprire, quindi se ti va, da lunedì il posto è tuo» mi saltò addosso e mi abbracciò, ricambiai l'abbraccio e poi la feci scendere.

«Grazie, ti devo un favore» scossi la testa
«Già hai fatto tanto per me e io non ho mai fatto nulla, questo è il minimo» dissi e lei aggrottò la fronte
«Sei l'unica che conosce tutto di me, ci sei sempre stata e mi hai supportato in qualsiasi momento, mi hai aiutato a rialzarmi dopo la morte di Amelia, perché stavo sprofondando. Quando ho ideato il piano anche se agendo in modo sbagliato, tu sei stata la prima ad essere al mio fianco nonostante tutto e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo» dissi
«Ci siamo aiutati a vicenda, se non fossi stata la migliore amica di Amelia non mi avresti mai trovata tu» disse ed io sorrisi.

«Ci vediamo lunedì allora» dissi e lei annuì.

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𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Where stories live. Discover now