Capitolo 47

1.1K 24 0
                                    

«Allora che ha detto?» chiesi anche se poi dopo, mi resi conto che forse non voleva parlare davanti a Liam.

«Mi hanno promosso il film, verrà messo nelle sale il mese prossimo» disse ed io sgranai gli occhi.

Liam sorrise
«Allora siete una regista, caspita, lavoro impegnativo complimenti» disse e mia madre gli sorrise
«Grazie e tu invece sei il proprietario dell'azienda di architettura più famosa qui a Los Angeles, no?» Liam sbiancò.

E questo mia madre come faceva a saperlo?

«Bhe si, era di mio padre, poi è passata a me» disse e lei annuì.

«La cultura è di famiglia a quanto pare» disse e poi continuammo a mangiare.

Sicuramente mia madre lo era venuto a sapere grazie a chi gli forniva informazioni direttamente dall'azienda.

Appena finito, iniziai a sparecchiare e Liam si alzò e mi aiutò.

«Ehy, faccio io, tu siediti» gli dissi quando posammo i piatti in cucina.

«Non se ne parla e poi non c'è la faccio più a rispondere al quarto grado di tua madre» risi.

«Potrei aiutarti anche a lavare-»
«Non se ne parla proprio» dissi
«Ah bene allora vuol dire che me ne andrò prima» disse ed io roteai gli occhi.

«Sono tre piatti Liam, finirò in cinque minuti»
«Sono tre piatti, tre bicchieri sei posate, due pentole e un mestolo»
«Ma quanto sei pignolo» dissi e lui sorrise.

«Non voglio sentire proteste, ti aiuto io» disse ed io sospirai
«Come vuoi» dissi e poi tornammo in sala da pranzo.

«Io vado a riposarmi un po', Ashley chiamami tu per quando vuoi uscire» disse ed io annuii.

Ci lasciò soli e continuammo a sparecchiare
«Sai perché tua madre sapesse del mio, effettivo, vero lavoro?» mi chiese dopo un po' ed io mi morsi il labbro.

«Forse sarà stata la stessa persona che gli ha fornito informazioni per tutto il tempo» dissi e lui sospirò
«Se lo becco lo uccido» disse ed io risi.

«Penso che ora si fidi di me e credo che non mi faccia più seguire da nessuno, almeno spero»
«Ci mancasse» disse e poi iniziammo a lavare le posate.

«Oi non ne mettere troppo Liam» dissi togliendogli il sapone dalle mani
«Ma a me piace tanta schiuma» disse lui ed io sorrisi
«E allora gioca nell'acqua bimbo, che vuoi che ti dica» risposi
«Sisi».

Avevamo quasi finito, mancava solo l'ultima pentola, quando a Liam venne una fantastica idea
«Questo ti serve?» disse ed io aggrottai la fronte, poi mi voltai
«Cosa?» chiesi e lui subito mi mise la schiuma in faccia.

Chiusi gli occhi altrimenti avrebbero iniziato a bruciare.

«Jackson, questa me la paghi» dissi nervosa e lui scoppiò a ridere
«Mhhh, e se prendessi... questo» sentii qualcosa sul capo
«Ecco, ora sembri una noce di cocco»
«Ma come osi» dissi e mi tolsi la schiuma dal viso.

«Vieni qui Liam, facciamo una bella maschera viso» dissi cercando di fermarlo
«Ma non ti azzardare neanche» disse lui e alla fine facemmo un casino in cucina con la schiuma.

Feci per scivolare ma Liam mi afferrò in tempo
«Stavi precipitando ricciolina» scimmiottò ed io gli feci la linguaccia
«Questo "precipitando" da dove salta fuori» chiesi e lui rise
«Oh, chissà»
«E dai Liam»
«L'hai detto tu, solo che eri ubriaca» che figura di merda.

«Oh»
«Dovrei scattarti una foto in questo momento»
«Ma smettila!» dissi e finalmente riuscii a mettergli la schiuma sul viso.

«Dannazione» disse ed io me ne andai soddisfatta.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora