Capitolo 54

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«E invece Alice?» disse Kim
«Alice cosa» domandai
«È fidanzata?»
«Perchè?» lui scrollò le spalle
«Cosa dovrebbe importarti allora» continuai.

Si alzò e poi si sedette sul tronco insieme a me.

«È un problema se mi piace tua sorella?» i nervi iniziavano a farsi sentire.

Mi alzai
«Me lo stai chiedendo anche? Dopo quello che è successo?»
«Giusto, perché lo sto chiedendo a te. Dopotutto non siete neanche fratelli di sangue» lo afferrai per il colletto della camicia
«Come hai potuto dirlo» dissi e lui scoppiò a ridere
«Sto semplicemente dicendo, che dato che non è tua sorella, posso benissimamente provarci con lei» gli diedi un pugno in pieno viso.

«Lei è mia sorella, stronzo!» dissi alzando la voce e poi mi colpii un forte mal di testa.

«Ma come cazzo puoi dirlo eh? Perchè continui a negare l'evidenza!» mi diede un pugno nello stomaco e poi mi afferrò per i capelli.

«Non c'entra niente che non abbiamo lo stesso sangue coglione, il nostro legame va al di là di questo!» dissi cercando di liberarmi dalla presa.

Gli diedi un altro pugno sulla guancia e lo feci allontanare, poi lo afferrai sbattendolo a terra
«A mia sorella può piacere chi vuole, come avrebbe potuto piacere anche a te, io non mi sarei messo in mezzo, ma dopo quello che hai detto, non ti meriti neanche di camminargli affianco»
«Perchè, l'ho mai toccata? No! Gli ho mai fatto del male? No!»
«IO MI FIDAVO DI TE!» gli urlai in faccia e mi afferrò per il colletto della maglia
«Non ho mai tradito la tua fiducia, ma non puoi impedirmi di frequentarla solo perché pensi che sia tua sorella!»
«Tutto quello che stai dicendo, non ha un minimo di senso!» dissi e lui mi diede un pugno sul viso.

«MA CHE CAZZO STATE FACENDO COGLIONI!» Elijah mi afferrò per le spalle e mi fece allontanare.

Justin afferrò Kim.

«NON VOGLIO PIÙ VEDERTI, STRONZO!» urlai
«FIGURIAMOCI!» rispose
«Ma che cazzo è successo» chiese Elijah ed io me lo scostai di dosso.

«Datevi una sistemata e calmatevi, non vi siete mai messi le mani addosso, stupidi» disse Justin ed io voltai lo sguardo.

«Dillo a lui» risposi
«Ma sentilo» disse Kim
«Smettetela, vi state comportando da immaturi» si mise in mezzo Elijah
«Tanto è quello che siamo, no?» dissi ammiccando a Kim, anche se quella frase già l'avevo sentita dire da qualcuno, forse lui.

Non ricordavo niente al momento, mi faceva solo male la testa.

«Io torno a casa, vaffanculo» dissi.

«Ti accompagno» disse Elijah
«Vado da solo»
«Non se ne parla proprio, domani Justin ti riporterà la moto. Muoviti coglione» mi fece salire in macchina ed io me ne stetti in silenzio per tutto il tempo.

«Si può sapere cos'è successo?» continuava a chiedere ma io roteavo gli occhi al cielo
«Non deve interessarti»
«Eccome se m'interessa se siete arrivati a tanto, no?» ma vaffanculo.

Continuai a farmi i cazzi miei finché non arrivai a casa.

Appena scesi dall'auto, sbattei la portiera e poi caddi a terra come un coglione.

«Non dovresti bere così tanto, forza andiamo» disse aiutandomi ad alzare e poi mi accompagnò fino alla porta.

Mancai la toppa un milione di volte finché non persi la pazienza e feci per dare un pugno contro essa, ma Elijah mi bloccò il braccio.

«Non ti azzardare, dammi» disse prendendo la chiave e l'aprì al posto mio.

Si chiuse la porta alle spalle e poi mi accompagnò in bagno.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Место, где живут истории. Откройте их для себя