Capitolo 40

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«Comunque tutta questa pazienza io non l'avrei avuta» dissi mentre lui non faceva altro che guardarmi dall'alto.

Ero ancora stesa sotto di lui imbambolata come la cogliona
«Quale, di aspettarti?» io annuii
«Beh, di solito non sono paziente quindi se vuoi ti faccio vedere il tuo pegno»
«A perché, c'è un pegno?» dissi
«Si, questo» rispose e poi iniziò a farmi il solletico.

«Fermo, FERMO!» dissi cercando di fermarlo ma lui non smise.

«Liam ti prego» ansimai dopo un po' esausta e lui si bloccò a guardarmi.

Dannazione, stupida, in che cazzo di modo avevo parlato.

«Vuoi un altro cornetto?» dissi per sdrammatizzare.

«Nah, mangerò domani mattina»
«Approposito, domani non c'è lo stage, quindi avrai la giornata libera, approfittane per riposare» continuò ed io risi
«Oggi ho dormito come un ghiro, ti pare che io ora abbia sonno?» dissi e lui roteò gli occhi al cielo.

Mi misi a sedere
«Vado a prendere il pigiama, aspetta due minuti»
«Aspetta, dovrei dormire qui?» chiesi
«Se vuoi» rispose e poi si chiuse in bagno.

Aspettai dieci minuti e poi aprì leggermente la porta.

«Puoi darmi la maglia che sta sul letto?» mi chiese ed io mi alzai per dargliela.

Il suo telefono squillò e aprì subito la porta per uscire fuori.

«Pronto?» strabuzzai gli occhi appena lo vidi a petto nudo e con solo i pantaloncini addosso.

Feci anche fatica a voltarmi.

«Non è il momento, pensavo che fosse qualcosa d'importante Cameron» Cameron?

Staccò e gettò il telefono sul letto.

«Ma cos'è questo caldo» disse e accese il condizionatore.

Allora non ero solo io che sentivo caldo.

«Chi era?» chiesi
«Mio fratello» AVEVA UN FRATELLO?

«Oh, mica è successo qualcosa» lui sorrise e poi scosse la testa.

«No nulla» disse avvicinandosi a me e mi toccò la fronte
«Sei tutta sudata»
«Lo so, anche tu non sei da meno» risposi
«È strano che faccia così caldo, che dici?» disse ed io annuii continuando a fissargli le labbra.

Lui capii le mie intenzioni e mi afferrò per i fianchi per poi fiondarsi sulle mie labbra.

Gli accarezzai la pelle nuda della schiena e lui fremette.

Si staccò prendendo un profondo respiro ed io lo baciai di nuovo.

«Perchè non hai tolto il giubbotto?»
«Mi sono dimenticata in realtà» dissi e lui slacciò la cerniera.

«Ecco perché stai sudando» no, non stavo sudando per il caldo Liam.

Ero agitata e non sapevo neanche perché.

«Sei troppo tesa» mi sussurrò all'orecchio
«Tu dici?» dove voleva andare a parare?

«Nah, si vede a distanza di un miglio, perché stai così?» mi morsi il labbro non sapendo cosa rispondere e lui mi tolse una ciocca di capelli dal viso.

«Lascia stare»
«Lascia stare?» disse ironico ed io roteai gli occhi al cielo.

Mi scostai da lui e poi mi voltai.

Mi sentivo a disagio e non sapevo perché.

Sentii il suo fiato sul collo e mi avvolse i fianchi
«Liam» dissi inclinando il capo.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Where stories live. Discover now