Capitolo 41

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«Sei stanca?» domandai alla ricciolina e lei alzò il capo
«Spero tu stia scherzando» disse ed io risi.

«Senti Liam... non voglio stare sopra, per chi mi hai preso?» pensavo che volesse andarsene, mi aveva fatto prendere un colpo.

«Allora ti accontento, che dici» dissi facendola finire sotto di me ed io iniziai ad accarezzargli il petto.

Lentamente scesi fino ai seni e iniziai a c'entrare il contorno di essi, stavo aspettando che si contrasse ma non lo fece, quindi andai avanti.

Abbassai lo sguardo, cosa che non mi ero permesso di fare fino ad ora.

Iniziai a palpargli un seno e lei sospirò.

Sapeva che doveva dirmi se dovevo fermarmi, ma avevo la constante paura di fare troppo oppure che lei non volesse.

Ma lo avrebbe detto no?

Decisi di andare avanti ed io mi azzardai a prendere un capezzolo fra i denti.

Lei mi strinse i capelli
«Liam!» l'avevo fatta male? Diamine ma che mi stava succedendo, di solito facevo anche peggio e adesso avevo una paura assurda.

Alzai il capo e notai che il suo petto si alzava e si abbassava in modo irregolare.

La baciai, più volte e incrociai la mia mano con la sua, non volevo che sembrasse che stavo agendo da solo, in effetti era quello che stavo facendo, ma volevo renderla partecipe in qualche modo, cosa che con le altre non avevo mai fatto.

«Lssciati andare ricciolina, sei troppo tesa» dissi e pensai che non sapesse cosa fare, così iniziai a guidarla io.

Afferrai il suo polso e portai la mano al mio petto, poi la lasciai.

Lei iniziò ad accarezzarmi e lentamente scese fino al bacino.

Cazzo, la lentezza della sua mano mi avrebbe fatto perdere il controllo.

Io iniziai a giocare con l'elastico dei pantaloncini e quando lei capii cosa avevo intenzione di fare, glieli sfilai.

Adesso dovevo sentirmi dire che potevo andare oltre perché il suo sguardo non mi bastava.

«Sai, di solito con le altre non mi facevo tanti problemi» dissi
«Problemi del tipo?» chiese
«Non mi preoccupavo di come stavano ad esempio» lei mi evitò lo sguardo e le guance diventarono più rosse.

«E menomale che io non sono "le altre"» disse ed io sorrisi
«Per questo ho bisogno che tu mi dica una cosa» dissi.

Portai una mano nel suo interno coscia e lei mi rivolse di nuovo la sua attenzione.

«Posso toglierla?» chiesi e lei si morse il labbro.

Dato che non mi rispose, decisi di fare di testa mia finché non mi avrebbe dato una risposta concreta.

Gli alzai una gamba, leggermente e poi calai il viso fino al suo interno coscia.

Chiusi gli occhi e mi godetti quel contatto, nel frattempo gli tenevo la caviglia e poi alzai il capo.

Era più stordita che cosciente adesso.

«Quanti shottini ti sei fatta?» chiesi ironico e poi gli diedi un bacio casto.

«Zero» rispose
«Oh, peccato che non sembra» dissi
«Haha, divertente guarda» disse ed io sorrisi leggermente, poi tornai sui seni e mentre ne palpavo uno, presi fra le labbra un capezzolo.

«Liam cazzo però» disse e inarcò la schiena all'improvviso quando lo afferrai con i denti.

«Sei stata scortese prima, non mi hai dato una risposta» dissi e poi gli uscii un "si" spezzato.

𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Onde as histórias ganham vida. Descobre agora