Capitolo 39

1K 27 1
                                    

Cercai Liam dappertutto e quando lo trovai, seduto in auto, corsi verso di lui.

«Liam!» quando lui mi vide, uscì dall'auto.

«Vorrei tanto sapere che ci fai qui» disse serio ed io sospirai
«Bhe, l'hai visto da solo» risposi
«Preferivo che me lo dicessi»
«Non saresti stato comunque d'accordo»
«Oh, allora lo sai» disse ed io roteai gli occhi al cielo
«Sto bene Liam e mi sono divertita»
«Non lo metto in dubbio, ma potevi farti seriamente male, queste gare sono folli e pericolose»
«Anche la tua Grace poteva farsi male e guarda caso era quella che andava più veloce di tutti» dissi aspra
«E non so quante volte ti abbia già detto che so quello che faccio» continuai.

«Lo so benissimo però tu-» si fermò ed io inclinai il capo
«Cosa?»
«Tu sei diversa...» era il momento giusto per dirglielo?... forse?

«Possiamo parlarne stasera?» domandai
«A casa mia» disse ed io sgranai gli occhi.

«Come?» risposi incredula, non pensavo che lo dicesse così su due piedi
«Non fare tardi» disse e poi se ne andò lasciandomi da sola lì.

«Ehy Ashley, che ci fai qui da sola?» chiese Alice venendomi incontro.

«Nulla... ho visto Liam così abbiamo parlato un po'...»
«Oh e vi siete baciati di nuovo?» disse ghignando ed io gli misi un braccio sulle spalle.

«No» risposi e lei roteò gli occhi al cielo.

«Vabbe c'è la farete a mettervi insieme su» si, come no.

«Andiamo va» dissi e poi tornammo in mezzo alla folla.

«ASHLEY COMPLIMENTI!» urlò Michelle saltandomi addosso.

«Axel mi ha baciata» mi sussurrò all'orecchio ed io strabuzzai gli occhi.

«CHE?!» Alice e Michelle mi tapparono la bocca e Axel si girò confuso verso di noi.

«Sul serio?» dissi e le due annuirono
«Tu li hai visti?» chiesi ad Alice, lei sorrise.

«Beh si» wow.

«E tu? Che farai ora?» domandai a Michelle e lei si morse le labbra.

«Non lo so...» disse e poi abbassò lo sguardo.

«Secondo me stareste bene insieme» dissi incrociando le braccia al petto e Alice annuì.

«Dite?» chiese a noi la facemmo voltare.

«Vai» dissimo all'unisono e la spingemmo contro di lui, lei gli finì addosso ed io e Alice scoppiammo a ridere.

Era la solita imbranata.

Dopo averci trucidate con lo sguardo, ci voltammo dato che gli amici di Axel ci vennero in contro.

«Ehy, complimenti sei stata brava» disse Justin e poi mi abbracciò.

«Grazie»
«Chi si aspettava che qualcuno avrebbe superato Axel» rispose Kim ed io sorrisi.

In seguito, tornammo ognuno a casa propria e ovviamente accompagnai Alice, anche perché era tardi e non l'avrei lasciata a piedi a quell'ora in mezzo alla strada.

Senza neanche salire a casa, decisi di bussare a Liam.

Ero abbastanza nervosa di salire di nuovo a casa sua.

L'ultima volta, mi ci aveva portata lui e non era una delle migliori situazioni.

Guardai l'ora ed era l'una.

Cazzo, anche stasera tardi? Menomale che domani non avrei avuto l'università, avrei potuto dormire di più.

«C'è ne hai messo di tempo» disse ed io roteai gli occhi al cielo
«Con permesso» dissi ironica e poi entrai.

Appena misi piede in casa, un'ondata di profumo alla menta mi invase le ranici.

Il salotto al piano terreno era piccolo e confortevole, ma lui mi prese per mano e salimmo sopra nell'attico.

«Aspetta qui, ho dimenticato di fare una cosa» disse e mi lasciò sola in cucina.

Altro che cucina, era gigante.

Mi sedetti su uno sgabello e lo aspettai.

Passarono minuti infiniti, nei quali, la mia testa aveva sperimentato il tavolo come fosse un cuscino.

Decisi di alzarmi e andare a cercarlo.

Partii dalla camera da letto e bussai.

Entrai senza che nessuno mi rispose e vidi un disastro la terra.

«Liam, ma che diamine è successo?» chiesi vedendo che si stava sciaquando le mani sotto la fontana.

«La mia intenzione, era quella di spegnere la luce della stanza, ma per sbaglio ho fatto cadere il vaso di fiori e il vetro si è spaccato a terra come vedi.

«Ti sei fatto male?» domandai andando verso di lui.

«Per fortuna no, è tutto apposto» lo aiutai a mettere di nuovo in ordine e poi mi sedetti sul materasso.

Era la camera dove mi ero svegliata quella mattina.

«Allora, di cosa dovevamo parlare?» mi chiese ed io sospirai.

«Sei ancora arrabbiato?»
«Nah» disse ed io sgranai gli occhi
«Come?»
«A patto che la prossima stronzata che deciderai di fare, mi avviserai prima» roteai gli occhi e poi lo abbracciai.

Lui rimase sorpreso
«Grazie»
«E di cosa» disse ed io scossi la testa.

Mi poggiò una mano sul capo e poi mi scostai di poco.

«Allora... riguardo alla parte in cui ti dovevo effettivamente parlare... allora» per quanto ancora pensavo di girarci attorno?

No, non trovavo le parole per dirglielo.

«Ecco io...» mi voltai e mi misi una mano nei capelli, spostandoli nervosamente.

«Hai accettato il coltello?» mi voltai appena Liam parlò e addolcì lo sguardo.

Annuii
«Tu...» sospirai e presi coraggio
«Mi fai stare bene Liam, mi sento protetta quando sono con te... e... e non pensavo che l'avrei mai detto» mi morsi il labbro
«Si, provo qualcosa nei tuoi confronti, più del rapporto professionale o dell'amicizia» dissi e lui sorrise.

«Voglio stare con te Liam» dissi alla fine, l'unica cosa che avrei dovuto dire dall'inizio.

Avrei voluto usare altre parole ma facevo schifo nell'esprimere i miei sentimenti.

Lui si avvicinò e me e portando una mano sotto al mio mento, mi alzò il capo e lui si abbassò un po', subito dopo mi baciò.

Misi una mano dietro la sua nuca e presi l'iniziativa di approfondire quel bacio, si sedette sul letto ed io sulle sue ginocchia rivolta verso di lui.

«Non avevi detto che non me l'avresti detto venerdì, ma prima?»
«Vuoi un cazzotto?» risposi e lui scoppiò a ridere.

«Sei sempre la solita» disse
«Figuriamoci» in una mossa brusca, mi fece finire con la schiena contro il materasso e mi mancò l'aria all'improvviso.

«Allora accetto la tua proposta di matrimonio»
«CHE?»
«Sto scherzando ricciolina» tirai un sospiro di sollievo e lui mi diede un bacio sul naso.

«Allora?» chiesi
«Allora cosa» fece finta di non capire
«Liam»
«Pensavo che l'avessi capito, stavo solo aspettando te» disse e poi senza che mi lasciasse controbattere, tornò a baciarmi.

Si, stavamo insieme adesso, ed io stavo morendo dentro.

~~~~~~~~~~


𝔻𝐨𝐧'𝐭 𝐲𝐨𝐮 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫? 𝐈 𝐲𝐚𝐬.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora