9 // This is Halloween

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«Boo!»

Tyler si beccò un pugno sulla spalla da Bryn. «Ahia!»

«Te lo sei meritato» disse sistemandosi il cappottino di pelle.

Guardammo tutti Charlotte, vestita da strega. Il cappello nero a punta era piuttosto ingombrante, ma era in tono col vestito blu scuro. Le lunghe maniche si aprivano alla metà, lasciando che le punte toccassero le sue ginocchia coperte solo da un paio di collant scuri. Gli stivaletti neri e una bacchetta di legno coronavano il tutto.

«Giuro che quando ho comprato il costume non sapevo cosa sarebbe successo»

Bryn sorrise. «Ti crediamo»

«Figo! Quindi se tu facessi delle magie nessuno lo noterebbe» Tyler sguainò la sua spada di plastica. «Dov'è Pendragon?»

Ero dietro di loro, in realtà. Stavo provando ad accendere la mia lanterna ma il vento non faceva durare la fiamma prima di richiudere il portello.

«Eccoti!» esclamò contento. «Andiamo a vincere la sfida del costume migliore!»

Avevamo buone probabilità di farcela. Tyler sembrava uscito dal set del Signore degli Anelli, con la sua lucente armatura di plastica dura. Ciò che lo copriva dal freddo, oltre al pesante maglione rosso lasciato sotto la corazza, era un lungo e pesante mantello color porpora. Buffo, aveva scelto il soprannome "Merlin" e non si era vestito da mago, forse perché era troppo scontato.

Attorno a noi, alcuni gruppi di studenti si vantavano dei loro abiti da Joker o da Jason di Venerdì 13, ma non si avvicinavano minimamente alla terrificante bellezza dell'abito di Bryn.

Era una tenuta da combattimento bordeaux e nera di pelle, stracciata in alcuni punti come se avesse lottato. Si era schizzata della tempera rosso sangue sulla guancia e, una volta asciugata, si era coperta il volto con una maschera bicolore come i vestiti. I buchi per gli occhi erano coperti da una rete nera e al buio sembrava che non avesse i bulbi oculari.

La cosa inquietante era un pugnale attaccato alla sua cintura. Prima lo aveva mostrato al gruppo e la lama era così scura che sembrava ossidiana. Dubito che fosse di plastica, ma nelle mani di Bryn non era pericoloso.

Strinsi la presa sulla mia lanterna e salii i gradini dell'ingresso cercando di non inciampare.
I corridoi erano pieni di studenti emozionati e travestiti, che sorseggiavano qualcosa. Il liquido era rosso, che fosse succo all'arancia rossa? Possibile, ne volevo un po'!
Passai la lingua sulle labbra, sentendo l'odore di cioccolato e dolci vari provenire dalla palestra.

«Bene, squadra» esordì Tyler puntandoci contro la sua spada. «Io mi getto sui dolci e provo a farmi notare dai giudici. Voglio quel bonus per le interrogazioni»

«Tutti lo vorremmo» Charlotte alzò gli occhi al cielo.

Percepii qualcuno avvicinarsi a me di soppiatto. Era una presenza di media altezza, che poteva essere classificata come innocua. Mi girai lentamente, ma venni afferrata per le spalle prima di compiere un giro completo.

«Greenwood!» esclamò Anderson. Come immaginavo, si era vestito da scienziato pazzo.

Camice bianco abbottonato e schizzato di sangue, guanti di pelle neri e larghi che coprivano parte delle maniche, occhialini protettivi, capelli sparati, lunga cicatrice, sì era proprio uno scienziato pazzo.

Di fianco a lui, la sua ragazza vestita da infermiera provava a mangiare un pezzo di torta alla zucca senza sporcarsi il vestito.

«Pensavo che ti saresti vestita a tema scientifico anche tu» disse contrariato, incrociando le braccia. «E cosa saresti?»

// PARALLEL //Where stories live. Discover now