34 // Et nos cedamus amori

15 3 57
                                    

// Morgan //

Schiusi gli occhi dopo quelle che mi erano sembrate ore. Non avevo fatto sogni importanti, solo un piccolo incubo su Nyx e sui suoi mostri, ma una volta sveglia mi ero tranquillizzata.

Mi guardai intorno, sentendo la mano di Gideon accarezzarmi la mia.

«Dov'è Thomas?» fu la prima cosa che chiesi.

Lui mi guardò intenerito. «Sta bene, è insieme a sua sorella fuori dalla base dei Figli di Reyen»

Mi stropicciai gli occhi confusa, notando che il mio braccio era totalmente guarito.

«Quanto ho dormito?»

«Un anno»

Sbarrai gli occhi, poi notai la sua lieve risata e gli tirai un pugno sul braccio. «Ah ah, spiritoso! Dico sul serio, Gideon!»

«Hai dormito per tre giorni, Morgs... Ma almeno ti sei ripresa. La madre di Bryn ha provveduto a darti le cure necessarie per farti guarire completamente»

Riuscii a mettermi a sedere, tenendo il cuscino dietro la schiena. «Che mi sono persa?»

«Molte cose» ammise Gideon. «Charlotte ha rinunciato ai suoi poteri, donandoli a Ulegard che li ha conservati in un piccolo scrigno in attesa che qualcuno decida di assumersi l'incarico di averli. Facendo ciò, è tornata ad essere una persona senza poteri e una volta uscita dalla base insieme alla sua famiglia, ha dimenticato tutto. I loro ricordi sono stati eliminati, non potranno più essere ripresi»

Abbassai lo sguardo, giocherellando con un lembo della coperta blu. «E gli altri?»

«Tyler è tornato a casa con suo zio, anche loro senza ricordi. Lo stesso vale per Bryn e suo padre, che ora pensano che Freya sia sempre rimasta con loro quindi non fare mai allusioni al passato dove lei mancava. Per loro non esiste più e sono felici così»

«E i fratelli Anderson?» chiesi.

Gideon si fece più cupo. «Thomas ha voluto la cancellazione della memoria per sé e per Allison, così da eliminare Nyx. La ragazzina aveva un serio problema di bipolarismo originato dalla morte dei genitori e dalla perdita di qualsiasi appoggio da parte degli altri. Ora sta meglio ma...»

«Non si ricorda di me, immagino» sospirai.

«Si invece. Si ricorda di te come la ragazza che l'ha difesa dai bulli alle scuole medie, ma per quanto riguarda la vostra relazione... niente» Si massaggiò il lieve strato di baffetti che gli era cresciuto nel frattempo. «Oh e ho sentito Thomas ieri, a quanto pare la vostra rivalità infantile è ancora accesa ma si preoccupa lo stesso per te. Voleva sapere come stessi. Per loro tu sei stata investita da un motorino»

«Di nuovo?» Accennai un sorriso.

«Shh, loro non lo possono sapere» Si fermò a ragionare su cos'altro dire. «I mostri di Nyx sono scomparsi, il castello degli Adepti è crollato e gli invitati alla festa stanno tutti bene e non hanno memoria dell'accaduto. E, cosa molto più importante: i nostri genitori stanno bene. Sono a casa e credono che io sia a lavoro mentre tu sia a casa di Charlotte a dormire»

«Un pigiama party di tre giorni? Caspita, quanto sono permissivi» dissi ironica.

«Sono ancora intontiti dall'incantesimo del sonno. Anche se Marisol lo ha spezzato (non so ancora come), sono ancora un po' assonnati e pensano di avere entrambi la febbre»

«Oh...»

Smisi di giocherellare con la coperta e mi alzai lentamente, scoprendo che indossavo dei vestiti simili a quelli che usava Marisol: una camicia azzurra, dei pantaloni eleganti e un maglioncino bianco senza maniche.

// PARALLEL //Where stories live. Discover now