17 // I toast, Bryn, i toast!

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Charlotte alzò un indice facendoci segno di aspettare che riprendesse fiato. Aveva corso dalla porta dell'edificio al parchetto senza fermarsi, temendo che qualcuno potesse vederla.

Non si doveva preoccupare in realtà, nessuno ci stava osservando e se lo stava facendo, non poteva toccarci, per ora.

Deglutì sentendo la gola pizzicare dal freddo, poi ci sorrise. «Sono riuscita a imparare due tipi di incantesimi»

«Grande!» fu la reazione di Tyler, che le diede immediatamente il cinque. «Ce li puoi far vedere?»

Charlotte si guardò intorno cercando qualcosa, poi indicò un pezzo di rete di ferro che delimitava il parchetto. «Guardate»

Dalla sua mano destra fuoriuscirono delle scintille blu che scoppiettavano come tanti piccoli fuochi d'artificio. Era impressionante.

Charlotte ruotò la mano e il pezzo di rete seguì il suo movimento, accartocciandosi su se stesso.
La ragazza sorrise e fece un paio di balzetti, facendo oscillare i suoi capelli corti afro. «Che ne pensate?»

Tyler fu di nuovo il primo a parlare. «E... stato... FIGHISSIMO! Cos'altro sai fare?»

«So cuocere perfettamente un toast con uno schiocco di dita. Me l'ha insegnato Ulegard mentre stavamo facendo merenda, è un'abilità molto utile ad essere sincera»

Il ragazzo aveva la mascella praticamente a terra da quanto era stupito.

Bryn invece si teneva in disparte con le braccia incrociate e lo sguardo pensoso.

Allison era poco più distante di me e stava guardando nervosamente il telefono. Probabilmente stava provando a controllare gli spostamenti di Thomas come le avevo visto fare per tutto il giorno.

Anche se la situazione era critica, doveva restare tranquilla. Thomas era suo fratello, non le avrebbe mai fatto del male, non era nella sua natura di "bravo ragazzo". Però avrebbe potuto ferire me, che in qualche modo l'avevo fatto arrabbiare.

«Fun fact!» esclamò Charlotte, sprizzante di gioia. «Toast deriva dal latino "tostum" che significa "arrostito". Il pane era uno degli alimenti più consumati nell'Antica Roma...»

Un insolito ronzio iniziò a torturarmi l'orecchio destro, obbligandomi a tapparmelo.

«...però si induriva facilmente e diventava difficile da mangiare. Non so chi e non so come, ha scoperto che tagliarlo a fette e cuocerlo allungava la sua conservazione e dopo quasi due millenni, nel 1893, Alan MacMaster costruì il primo tostapane, perfezionato poi nel 1919 da Charles Strite»

Tyler era al settimo cielo. «I ROMANI CHE MANGIANO I TOAST?!»

«Be' più o meno-»

«Devo scriverlo assolutamente a una persona che conosco, sono sicuro al cento percento che impazzirà anche lei»

Prese velocemente il telefono, digitò velocemente un paio di frasi e lo inviò.

«Ma-» disse Bryn mostrando la chat con Tyler.

Il ragazzo ridacchiò al suo scherzo. «Che c'è? Sei così pensierosa che ho ben pensato di aggiornarti sul presente! Resta con la mente qui, fallo per i toast romani! I TOAST, BRYN, I TOAST!»

Gideon controllò l'orologio del telefono. A breve Lidia sarebbe tornata da scuola e aveva in mente di prepararle qualcosa da mangiare.
A giudicare dal suo sguardo nervoso, era arrivata l'ora di andarcene. E infatti...

«Iniziamo ad incamminarci verso casa» disse Gideon, riponendo nella tasca il suo telefono.

Charlotte mi prese a braccetto, iniziandomi a raccontare tutto quello che aveva imparato. Tyler, incuriosito, mi prese anche lui a braccetto, dall'altro lato, e si mise ad annuire con finta saccenza.
Con la coda dell'occhio notai Bryn e Allison parlare dietro di noi, ma la voce di Charlotte copriva le loro.

// PARALLEL //Where stories live. Discover now